Valparaiso – Recensione
di Davide “Canopus” | Valparaiso – Recensione
Titolo | Valparaiso |
Autore | Stefan Malz, Louis Malz |
Lingua versione provata | Inglese |
Editore versione provata | Dlp games |
Altri editori | Cranio Creations, Stronghold Games |
Numero giocatori | 2 / 5 |
Durata partita | Da 45 a 90 minuti |
Anno pubblicazione | 2018 |
Altri titoli | – |
Meccaniche | Programmazione azioni, deck building, trasformazione risorse |
Dipendenza dalla lingua | Nessun testo nel gioco |
Prezzo indicativo (in data recensione) | Circa 40€ per la versione italiana |
Ma vi ricordate Rococo? Quel gioco german di deck building che fa impazzire (letteralmente e non positivamente) i giocatori american, in particolare Maledice? Bene, i due autori ci riprovano con questo Valparaiso (o Valparaíso se vogliamo essere ortograficamente corretti) in un contesto completamente nuovo del commercio nella cittadina portuale sud americana e meccanica di programmazione azioni. In realtà non parlo di un titolo di ultima uscita, Valparaiso ha debuttato ormai due Spiel fa con la dlp insieme a Manitoba, ma tra un impegno ludico e l’altro sono riuscito ad approfondirlo solo di recente e ho deciso che valeva davvero la pena parlarne. Scopriamo il perché…
| Ambientazione
All’inizio del regolamento poche righe ci raccontano brevemente la storia della città di Valparaiso in Cile. Nel 1811 il Congresso cileno decide il libero scambio nella città, poco dopo il Cile proclama la proprio indipendenza e fa di Valparaiso la capitale amministrativa. Non c’è in effetti molto altro da dire, se non che sarete mercanti di Valparaiso in cerca di ricchezza e prosperità, tra i commerci oltremare via nave e nell’entroterra tramite i mercanti.
| Materiali
Ma quanto bella è la città di Valparaiso? Lo potete vedere dal tabellone. Un bel porto con il faro e gli spazi dove costruire i vostri edifici; il mare davanti alla città diviso in quattro spazi; l’entroterra con la tipica foresta sud americana da cui spuntano i villaggi collegati tra loro da una rete di strade e fiumiciattoli. Per i villaggi più esterni al tabellone, denominati mercati, sono presenti delle griglie con gli spazi per piazzare le tessere mercato insieme alla griglia generale che si vede in alto a sinistra. Completa questa cartolina il segna punti che si estende su due lati, con una ghirlanda sulla casella 18. Con un paesaggio simile potrebbero girarci una puntata di donna avventura. Quasi dimenticavo, tabellone doppia faccia a seconda del numero di giocatori.
Seguono le plance giocatori, raffiguranti il vostro angolo di porto con magazzino, casa del sindaco e nave, che a sua volta presenta 6 spazi dove stivare le merci. Sono poi presenti intorno alla plancia spazi dove piazzare le vostre 4 case e, sul basso, le carte che metterete in gioco nell’ordine in cui eseguirete le azioni. Oltre a queste, per ogni giocatore ci sono, in legno e tinta unita, 4 case, 1 dischetto segnapunti, 1 nave e 4 mercanti (meeple). Infine, ogni giocatore ha il suo mazzo di 8 carte azione, formato mini euro, 40 in tutto, con riportate in forma grafica le azioni principali e le secondarie alternative, queste ultime in genere prevedono la raccolta risorse.
Dello stesso formato abbiamo le carte traguardo, 24 in tutto, contrassegnate per gruppo tra A, B1 e B2 (così da regolare l’ordine in cui appariranno in gioco). Raffigurano un valore in punti vittoria in alto a destra e l’eventuale numero di giocatori minimo per utilizzarle in partita in basso. Anche queste carte presentano la descrizione grafica dell’azione principale e alternativa.
Completano la dotazione una clessidra, 70 monete in cartoncino di vario taglio, 75 cubetti per le 3 risorse in gioco tra rame (arancione), argento (grigio) e grano (bianco); il segnalino primo giocatore, che altro non è che una sagoma in cartoncino di un faro, e le 25 tessere mercato divise per gruppi, tramite una lettera sul dorso, e con indicato l’effetto e il massimo numero di volte in cui si può eseguire.