Spiel 23: live blogging dell’evento da Essen

Nemesis non ha di certo bisogno di presentazioni, questa è il nuovo capitolo della saga, che sembra strizzare un po’ l’occhio al film Aliens: Scontro Finale. Questa volta sappiamo benissimo che il luogo in cui ci troviamo è pieno di alieni e noi arriveremo armati fino alla punta dei capelli per ripulire la zona. La natura di Nemesis è mantenuta, anche se con più alieni e con armi molto più grosse, ma ci sono meccaniche nuove come la gestione dell’ossigeno negli spazi, droni da combattimento sotto il nostro controllo, torrette di contenimento, ecc. Ma la cosa più interessante è la presenza di una gerarchia divisa in gradi, d’altronde siamo dei militari, e chi ha il grado più alto può dare ordini ai propri compagni anche se non c’è accordo tra le parti, magari perché il comandato ha obiettivi diversi. Rispetto al Nemesis originale, abbiamo una diversa gestione del rumore dato che in questa versione ne facciamo un sacco. La mappa non sarà completamente rivelata. Maledice è in sollucchero, dice che potenzialmente potrebbe piacergli di più pure del primo Nemesis.

Ogni Spiel ha sempre un gioco di Rosenberg molto atteso, quest’anno è Planta Nubo, con coautori “Ode” e Keller. Semplificando molto, stiamo parlando di un gioco bello corposo, ogni giocatore al suo turno deve selezionare 3 tessere azione usando dei segnalini strumenti che vanno piazzati tra le tessere seguendo certe regole di piazzamento. Le tessere sono comuni quindi sceglierne una può escluderla agli avversari. Lo scopo è massimizzare la coltivazione di fiori, rappresentati da polimini da disporre nella propria plancia/piantagione. Inoltre, si dovrà creare un motore intorno alla propria piantagione utilizzando delle carte che possono dare azioni o benefici. Tutto questo per ottenere semi ed esportarli così da arrivare a piantare delle foreste sulla propria plancia e ottenere punti vittoria. La partita dura 4 round. A Renberche piace tantissimo, ovviamente, e ha il sapore pungente dei grandi classici del genere. Non banale, molto godibile, certamente nulla di nuovo ma tutto funzionante come un orologio svizzero.

Un gioco che si intavola in 5 minuti. Set collection a tema preistorico dove dovremo gestire la nostra tribù. Sul tavolo abbiamo una tessera fuoco a cui intorno c’è un cerchio formato da diverse pile di tessere risorsa e, più esternamente, un altro cerchio concentrico formato da mazzi di carte. Partiamo da un draft scoperto al centro della tavola, intorno al fuoco, dove andremo a pescare dei membri della nostra tribù che metteremo nella nostra mano e ci permetteranno subito di guadagnare delle risorse (tante quante indicate sulla carta presa) che andranno prese in senso orario attorno partendo dalla pila di risorse posizionata sotto il mazzo successivo a quello da cui abbiamo preso la carta. Le carte in mano potranno essere giocate successivamente spendendo risorse. Ci sono limiti alle risorse che si possono possedere, quindi non si può giocare in accumulo, e ci sono capi tribù con diverse abilità come pescare carte in più o guadagnare risorse extra. I punti vittoria vengono forniti dalle carte in gioco. È possibile anche giocare con fazioni asimmetriche. Gioco leggero, veloce, ma meglio giocarlo in 4.

Per noi la fiera è finita, se volete un giudizio sommario è stata una bellissima edizione, sicuramente la migliore post pandemia. Per saperne di più vi ricordiamo le nostre live:

Nei prossimi giorni pubblicheremo un super contenuto con tutti i servizi lanciati durante le live ma non solo, anche tutti i video che non abbiamo trasmesso, e sono tantissimi.

Grazie per averci seguito/letto e buon gioco.

Vi lasciamo qualche nostra foto pre-partenza per il ritorno in patria.