Richard I – Recensione

di Alberto “Doc”

District Games dopo essersi fatta conoscere per la collana Warage che include il noto gioco di carte, un libro e un gioco di ruolo, decide di aprirsi verso nuove strade e lo fa con l’aiuto di un autore italiano ben noto, Andrea Chiarvesio, con cui porta sul mercato la loro ultima fatica, Richard I.
Regolamento alla mano e con diverse partite incamerate, vediamo di cosa si tratta.

Siamo ai tempi delle crociate in cui Richard I, il famoso cuor di leone è impegnato in Terra Santa mentre in Inghiterra fa le sue veci John (il “Senzaterra”). I giocatori, nelle vesti di nobili della corte d’Inghilterra, parteggeranno per l’una o l’altra fazione, influenzeranno le figure presenti a corte e l’esito steso delle crociate nel tentativo di  ottenere il maggior numero di punti prestigio con cui vincere la partita.

Setup e svolgimento

Determinato il primo giocatore, ogni partecipante sceglie apertamente a quale fazione appartenere se a quella di Richard I o di John. Il numero di posti per fazione è vincolato dal numero di giocatori e generalmente sarà paritario.
Si va poi a creare il mazzo delle crociate, formato da una base di carte influenza pari a una per colore eccetto quelle rosse e verdi che invece verranno inserite in maniera inversamente proporzionale alle relative fazioni così da bilanciare l’eventuale fazione che abbia un membro in meno rispetto all’opposta.
Viene poi formato il mazzo rifornimenti composto da dodici carte per ogni colore delle carte influenza. Da questo i giocatori pescano la loro mano iniziale di carte (6 o 7 in base la numero dei giocatori) e pescano successivamente una carta consigliere di Richard I o John. E siamo quindi pronti a partire.

Il turno di gioco prevede di:

  • pic2295316_lgSvelare l’evento crociata: è un mazzo con degli eventi che vengono annunciati a inizio turno e risolti alla fine di questo salvo diverse indicazioni sulla carta stessa che può dare dei boost a una o all’altra fazione se si verificano determinate situazioni durante il turno in corso.
  • Scegliere un personaggio da influenzare: i giocatori partendo dal primo di turno scelgono uno degli 8 personaggi presenti sulla plancia e diverso da quello selezionato nel turno precedente.
  • Svolgimento dell’azione associata al personaggio: i giocatori scelgono e risolvono una delle due azioni associate al personaggio selezionato.
  • Contribuire all’esito della crociata: ogni giocatore piazza sul mazzo crociate due carte influenza dalla propria mano. Chi non può giocarle perde un punto prestigio per ogni carta non giocata.
  • Verificare l’esito della crociata: il primo giocatore mescola il mazzo crociate e rivela un numero di carte pari al doppio dei giocatori presenti. Si andranno poi a valutare i tre diversi aspetti coinvolti nelle crociate:
    • Lo scontro militare: si confrontano carte rosse (forza militare crociata) con quelle verdi (forza militare Saladino). La fazione che ne ha in maggioranza vince il confronto e fa ridurre la forza dell’avversario della differenza fra le carte giocate. In caso di parità, nulla accade.
    • Il rientro di Richard I in Inghilterra: il contatore viene ridotto in ogni caso di uno e poi si confrontano le carte tempo (viola) contro le carte commercio (blu). Anche in questo caso la differenza fra i due valori vedrà una equivalente riduzione del tempo perché Richard I rientri se le carte commercio sono maggiori o viceversa un allungamento delle crociate se sono le carte tempo a prevalere.
    • Il tesoro di Richard I: vengono confrontate le carte ricchezza (gialle) contro le carte alleanze (bianche). La differenza farà muovere il segnalino tesoro di Richard I aumentando le entrate se le carte ricchezza sono maggiori o diminuendole se sono invece le carte alleanze a prevalere.
  • Applicare gli effetti della carta evento delle crociate: viene risolta la carta evento e ci si prepara per il turno successivo.

 

Grafica e componentistica

Il tabellone di gioco si presenta molto bene con un materiale robusto e una grafica davvero gradevole. Anche la simbologia utilizzata per identificare rapidamente le azioni dei personaggi e il loro significato è chiara e piuttosto immediata cosa che facilita la scelta e lo svolgimento del turno.
Le carte sono di buona fattura e i disegni riportati sono essenziali e funzionali al gioco.
I segnalini in plastica fanno molto “ gioco anni 80” e credo che la scelta sia ricaduta su questo materiale piuttosto che sul legno per la varietà di colori necessari (otto diversi) e per la precisione che si ha sulla plastica del colore. Il legno, che personalmente avrei preferito, avrebbe potuto creare più di qualche somiglianza cromatica ed essere probabilmente più facile da confondere.

Sistema di gioco

pic2295319_lgil fulcro del gioco sta tutto nella scelta dell’azione da svolgere e nella carte da dare per modificare le sorti della crociata. Si tratta quindi di due scelte che seppur molto semplici possono portare a interessanti combinazioni per poter conseguire punti ai fini della vittoria. Le azioni abbinate ai personaggi offrono molte possibilità e anche giocando a pieno regime una scelta obbligata da comunque la possibilità di avere dei vantaggi nei turni successivi grazie anche al fatto che il primo giocatore cambia in senso orario ad ogni inizio turno e che l’ultimo giocatore ha la compensazione di poter pescare due carte addizionali (una forza militare del saladino e una a scelta). Ora non starò qui a snocciolare tutte le azioni nel loro specifico che prese come un elenco potrebbero dirvi poco, per questo c’è il regolamento. Mi limiterò quindi a riassumere quanto fanno per darvi un’idea più generale ma anche più precisa. Come dicevamo ogni personaggio ne ha a disposizione due, una è solitamente legata al recupero di carte per rimpinguare la propria mano, la seconda invece è generalmente rivolta alla spesa di carte influenza per conseguire punti vittoria tramite aste, possesso di carte o eliminazione di queste dalla propria mano. Ogni personaggio è poi legato ad un certo colore/i o ad una certa fazione esclusi un paio dal taglio più indipendente e quindi alcune di queste azioni sono ripetute ma cambiano fazione/colore di riferimento.
Molto importante a mio avviso non trascurare l’azione che permette la pesca di carte consigliere che consentono di avere vari vantaggi come bonus in punti a fine o durante la partita o effetti speciali per il cambio di carte dalla propria mano. Alcune di queste carte possono fare davvero la differenza.

Conclusioni

La prima cosa che voglio dire su Richard I è che il gioco nonostante il grande range di giocatori che permette al tavolo scala davvero bene e senza alcuna particolare lungaggine. Le partite anche in molti giocatori girano bene e rendono anzi più interessante la partita. Al diminuire dei giocatori forse si perde qualcosa ma anche in 3  la meccanica regge in maniera sufficiente. Consiglio comunque partite da 4 giocatori in su. In secondo luogo devo dire che se da un lato l’ambientazione è poco palpabile (le carte evento crociata cercano di dare il loro contributo alla causa ma ci riescono solo in parte), dall’altro le meccaniche girano davvero molto bene. Ho apprezzato molto le tre vie di confronto, il poter competere su più strade: ciò rende significative le azioni di tutti i personaggi evitando quella sgradevole sensazione di costrizione quando le scelte sono limitate. Non mancano gli aspetti aleatori che danno una certa variabilità e imprevedibilità al gioco, vedi la pesca delle carte dal mazzo rifornimenti o la risoluzione delle crociate o ancora le carte consigliere ma nessuno di questo è particolarmente condizionante o penalizzante se si sanno sfruttare bene le abilità dei personaggi. Infine la parte più divertente è sicuramente quella legata alla risoluzione della crociata vissuta un po’ come un evento calcistico (almeno così è successo nei miei gruppi di gioco) con situazioni del tipo: goal al primo minuto del saladino, ma riccardo non demorde e rimonta sullo scadere del primo tempo. Raddoppio dei verdi nella ripresa…! e cosi via…
Tirando le somme quindi , Richard I ha in primis il pregio di portare un titolo giocabile fino a 8 persone in tempi accettabili, caratteristica che credo farà contento più di qualche giocatore. E’ un buon titolo anche per chi vuole avvicinarsi al mondo del gioco da tavolo dato che permette di far vedere un buon ventaglio di alternative rimanendo all’interno di un turno semplice e lineare. E può avere interessanti spunti anche per i giocatori più scafati visto l’incrocio fra le combo e le tre vie con cui chiudere/vincere la partita.

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