Donning the Purple: difendere l’impero, difendere se stessi

di Daniel “Renberche”

Roma nei secoli ha vissuto lunghi periodi con la paura del barbaro, fino a quando il barbaro non diventava romano. Uniti da un’aquila le casate si scontravano però per il dominio politico e anche in questo caso la storia non sarà diversa. Buona lettura!

In Donning the Purple i giocatori rappresentano delle casate romane intente a proteggere l’impero dalle invasioni barbariche, cercando però di far prevalere però la propria bandiera, senza farsi problemi ad assassinare l’imperatore di turno. L’autore del gioco è Petter Schanke Olsen per la Tompet Games ed è attualmente in campagna di finanziamento via Kickstarter. Si segnala che gli autori hanno messo a disposizione gratuita il Print and Play del gioco.

Numero di giocatori: 1 – 3
Durata: 70 – 90 minuti
Link al regolamento e PNP: link
Link al Kickstarter: link

Setup & Materiali

Posto il tabellone al centro del tavolo, posizionare i segnalini felicità, anno e prezzo del grano nelle apposite posizioni; posizionare due segnalini legione in ognuna delle quattro capitali regionali sulla mappa. Mescolare le carte evento, forum e complotto e porle in tre separate pile vicine al tabellone.

Ogni giocatore riceve casualmente una plancia, indicante il suo ruolo politico iniziale (tra questi uno sarà il ruolo di imperatore) e tre segnalini tenuta e tre monumento da porre negli appositi spazi. Distribuire undici segnalini forza, quindici monete a ciascun giocatore (dieci all’imperatore), una carta complotto e una carta agenda segreta, e il giocatore imperatore riceverà la carta addizionale e posizionerà tre segnalini acquedotto su di essa. Vicino all’indicatore del senato ogni giocatore pone i propri sei segnalini senatore in separate pile e un giocatore designato inizierà con un suo segnalino nel primo spazio libero.

Donning the Purple

Il Gioco

Un partita a Donning the Purple dura esattamente quattro round, ognuno dei quali rappresentante storicamente un anno, articolati in otto fasi sequenziali. Di seguito le fasi:

  1. Avanzata dei nemici. Posizionare due truppe nemiche in ogni regione, la procedura richiede un tiro di un D6 per determinare la provincia nella quale verranno poste, distruggendo eventuali costruzioni ma fuggendo se vi sono delle legioni stanziate. Fatto questo tutte le truppe nemiche si muoveranno simultaneamente di una provincia più vicina verso la capitale a patto che la forza totale sia superiore alle legioni stanziate, che verrano così distrutte (facendo perdere due segnalini forza al proprietario).
  2. Raccolto del grano. Tirare un D4 e posizionare un segnalino carestia nella regione corrispondente al valore uscito salvo il caso vi sia un segnalino acquedotto presente. Ogni regione produce quindi un certo numero di grano che andrà posto nella plancia dell’imperatore, salvo la presenza di truppe nemiche e segnalini carestia.
  3. Eventi. Il giocatore imperatore pesca cinque carte dal mazzo eventi e le risolve tutte nell’ordine di pesca, fatto questo pesca una carta forum rivelandola, questa rappresenterà uno spazio azione aggiuntivo fino alla fine del gioco.
  4. Azioni. Iniziando dal giocatore imperatore ogni giocatore esegue fino ad un massimo di due azioni (tre l’imperatore), ognuna delle quali al costo di una energia. Le azioni possibili sono:
    • Muovere la propria pedina: si può spostare la propria pedina fino a tre province di distanza, uccidendo eventuali nemici se le proprie forze sono sufficienti guadagnando così gloria e felicità.
    • Costruire una tenuta: al costo di tre monete posiziona una tenuta nello spazio libero più a sinistra della linea di produzione.
    • Costruire un monumento: al costo di cinque monete si posiziona un monumento nello spazio libero più a sinistra della linea di produzione.
    • Corrompere un senatore: posizionare un proprio senatore nello spazio libero più a sinistra nel tracciato del senato, pagando tante monete quanto indicato nella posizione.
    • Assassinare: è possibile assassinare l’imperatore o il senatore più a destra del senato. In entrambi i casi si deve sborsare un totale di cinque monete e tirare un D6, ed eventualmente utilizzare delle carte Complotto per aumentare le possibilità di successo o di difesa.

    Alcune azioni sono riservate all’imperatore e sono:Donning the Purple

      • Scegliere l’erede: pagando quindici monete si può posizionare il segnalino nell’apposito spazio nella plancia
      • Muovere legioni: una o più legioni possono spostarsi da una provincia fino a due di distanza.
      • Addestrare nuove legioni: al costo di due monete ciascuna si possono aggiungere legioni alla mappa.
      • Costruire un acquedotto: pagando cinque monete si posiziona un acquedotto nella linea di produzione.
  5. Costruzione. Ogni giocatore può posizionare un proprio edificio che si trovi nei primi quattro spazi della linea di produzione in una provincia a piacere priva di nemici o altre costruzioni, i monumenti finiscono invece nella propria plancia; il giocatore col senatore più a destra può all’inizio scambiare l’ordine di due edifici nella linea.
  6. Distribuzione del cibo. Ognuna delle venticinque province, se libera da nemici, richiede all’imperatore un segnalino grano, che spenderà da quelli raccolti più eventualmente da una importazione pagata al valore attuale. Assecondare le richieste porta una aumento di una felicità, non riuscirci ne fa perdere tanta quante le province rimaste senza cibo.
  7. Riscossione tasse. Ognuna delle venticinque province, se libera da nemici e da segnalini carestia, genera una moneta per le tasche dell’imperatore, tutti i giocatori ne ottengono poi cinque per ogni tenuta costruita.
  8. Fine dell’anno. Se tutte le capitali sono occupate da truppe nemiche o tutti i segnalini nemico sono sulla mappa la partita termina con la sconfitta globale. Altrimenti i giocatori scartano carte complotto fino ad averne tre in mano, l’imperatore riceve tanti punti vittoria quanti indicati dal tracciato della felicità, si rimuove un segnalino carestia e si ricomincia con l’anno successivo.

Alla fine del quarto anno (salvo sconfitta precedente) la partita termina e si esegue il calcolo dei punteggi sommando: due punti per chi possiede il senatore più a destra del tracciato, due punti per chi ha costruito almeno tre monumenti, eventuali punti dalle carte forum e complotto, un punto ogni venti monete, i punti eventuali della carta agenda segreta, i punti ottenuti durate il gioco; il giocatore col totale più alto sarà il vincitore.

Questo è la base del gioco, in aggiunta ci sono altri elementi:

  • Morte: se un giocatore termina la sua riserva di energia è considerato morto ma l’unica conseguenza di rilievo è che perderà un punto vittoria e resetterà tutti i componenti come da setup.
  • Morte dell’imperatore: se questi muore ci sarà una nuova incoronazione e il prescelto sarà o l’erede, ovvero il giocatore stesso, se in precedenza ha selezionato l’azione, o il giocatore col senatore più a destra nel senato oppure attraverso un’asta.
  • Carte complotto: queste possono essere usate liberamente nel proprio turno per ottenere quanto scritto, oltre che essere usate negli assassinii.

In due giocatori non vi è la plancia del senatore vi è un’azione in più per turno e qualche altra modifica non strutturale è presente anche una variante in solitario che mantiene la linea generale del gioco, diventando una guerra personale contro i barbari.

Considerazioni

Sono abbastanza combattuto da questo Donning the Purple, da una parte un’ambientazione che mi è sempre congeniale, regole tutto sommato semplici e lineari e un meccanismo di base tipico di una certa categoria di giochi german, le mie perplessità però sono alla porta e riguardano tre aspetti principalmente: l’impatto della fortuna data dalle carte, il peso del ruolo dell’imperatore e, come in tutti i giochi con un pizzico di semi-cooperativismo il bilanciamento. Questi aspetti però difficilmente sono discernibili solo dalla lettura del regolamento e solo la prova sul campo potrà chiarirmi le idee, nel frattempo valuterò se cedere o meno al pledge o se aspettare la versione commerciale. Se l’ambientazione vi piace non posso non consigliare Time of Crisis.

Renberche

German per vocazione e genetica, ma amante anche dei giochi storici. Gioca a tutto ma si lamenta quando c'è un dado da tirare. Conosciuto anche come il nauta polacco, data la passione per i giochi in tema Est Europa. La mia top 3? Agricola, Twilight Struggle, Race! Formula 90. La mia bottom 3? Unlock, Avalon e Intrigue. Perché una formica come logo? Ovvio perché adoro i giochi con le formiche (e anche api, ma dovevo scegliere). Dov'è Alkyla? C'è un articolo a riguardo. Extra: divoratore di libri, fanatico di F1, socio CICAP e web master di questo sito.

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