Harry Potter: Death Eaters Rising, la guerra continua

di Daniel “Renberche” | Harry Potter: Death Eaters Rising

L’atmosfera che regnava non era di certo quella allegra e spensierata di sempre. Per quanto fosse chiaro ormai che Harry Potter fosse un mago, e quindi sapesse riconoscere certe situazioni, nessuno tra gli sciocchi Dursley gli aveva prestato attenzione, soprattutto quell’idiota di Dudley, che non perdeva occasione di deriderlo. Questi infatti, ignorando il consiglio che il cugino gli aveva dato di restare chiuso in casa, era uscito a far baldoria con la sua banda di amici, andandosene per i pub e accalcandosi in mezzo ad altri sprovveduti. Fino a quando un’improvvisa e invisibile tela si tesse nell’aria, la quale divenne per qualcuno quasi irrespirabile, quasi come se qualcosa togliesse di dosso la vita. Fortunatamente per Dudley Harry riuscì a salvarlo ma ormai la situazione era chiara: babbani o no, solo coloro che fossero realmente preparati potevano affrontare questa minaccia, per il bene di tutti. Buona lettura!

Harry Potter: Death Eaters Rising è un titolo della serie dedicata al fulminato maghetto, dopo le battaglie di Hogwarts e le sfide per apprendere le Arti Oscure. Qui saremo catapultati nel quinto capitolo della serie, intenti a reclutare i più forti maghi contro il ritorno di Voldermort. Il gioco è un cooperativo, uscito nell’ultimo autunno e da non molto disponibile anche in Europa (anche se non ancora così diffusamente), per ora non vi sono notizie di edizioni italiane, anche se l’Asmodee portando i due precedenti potrebbe localizzare anche questo. Gli autori del gioco sono Patrick MarinoAndrew Wolf e la casa che lo edita è sempre la The OP, precedentemente nota come USAopoly. Il gioco è una re-implementazione di Thanos Rising: Avengers Infinity War.

Numero di giocatori: 2 – 4
Durata: 45 – 90 minuti
Link al regolamento: click

| Setup & Materiali

Realizzare il tabellone centrale posizionando le tre tessere Zona, Ministero della Magia, Diagon Alley e Hogsmade, e mettendo la figura di Lord Voldemort al centro, rivolto verso uno dei luoghi casualmente. Sopra ogni zona vanno posti poi le due carte Luogo associate, in ordine casuale.

Ogni giocatore sceglie un’Affiliazione tra Hogwarts, Ordine della Fenice o Esercito di Silente. Si prende la relativa carta Quartier generale, un personaggio iniziale a scelta tra  Albus Silente o Minerva McGonagall (o McGrannit a seconda delle versioni) per Hogwarts, Nymphadora Tonks o Sirius Black per l’Ordine della Fenice infine gli immancabili Harry Potter o Hermione Granger per l’Esercito di Silente. In base all’affiliazione vi sarà un relativo segnalino Missione.

I segnalini Incantesimo vanno posti sul tavolo a faccia in giù, quelli Ferita e Corruzione sempre sul tavolo comodi ai giocatori, assieme agli otto dadi Mago. La carta relativa a Lord Voldermort va messa da parte, gli altri personaggi rimanenti, inclusi quelli non scelti dai giocatori e i Mangiamorte, vanno in un mazzo apposito. Da questo mazzo si pescano tre carte per ogni Luogo, e si mette la carta Lord Voldemort nel mezzo del mazzo.

| Il Gioco

Una partita a Harry Potter: Death Eaters Rising dura un numero non fisso di turni, in ognuno dei quali il giocatore di turno esegue le seguenti azioni nell’ordine:

  1. Viaggiare in un Luogo. Il giocatore sceglie dove inviare la propria squadra, composta dal proprio mago e fino ad altri due membri, a compiere una missione, posizionando il relativo token in uno dei tre luoghi a disposizione.
  2. Tirare il dado Voldemort e risolvere le azioni Lord Voldermort e Mangiamorte. Il dado Voldermort attiva la miniatura, l’effetto potrà causarne una rotazione della stessa e una attivazione dei Mangiamorte presenti, incluso il loro capo. Si pone inoltre nella zona un segnalino Corruzione.
  3. Tirare e assegnare i dadi Mago. Il giocatore attivo tira i quattro dadi riportati nella propria carta Affiliazione più gli eventuali forniti da abilità dei personaggi in gioco. Ogni dado ha un colore diverso e una diversa combinazione dei simboli Tratto. Le combinazioni di risultati ottenuti servono per diversi scopi quali: reclutare nuovi maghi, attaccare i Mangiamorte, attivare abilità indicate sulle carte, rimuovere ferite, etc.
  4. Fine del turno. I magi reclutati sono aggiunti alla squadra del giocatore, che guadagnerà segnalini Incantesimo se avrà ferito dei Mangiamorte; questi segnalini, utilizzabili anche fuori dal proprio turno, sono di supporto per i giocatori. Si verificano il livello di corruzione nei luoghi e le ferite dei maghi e si passa la mano al giocatore successivo.

Per vincere sarà necessario sconfiggere Lord Voldemort, mentre le condizioni di sconfitta sono maggiori, nello specifico:

  • un determinato numero di maghi sono stati sconfitti,
  • un determinato giocatore ha perso tutti i maghi della propria squadra e non ve ne sono da reclutare,
  • quattro o più luoghi sono corrotti,
  • una qualsiasi zona è completamente corrotta.

| Considerazioni

Questo il sunto di Harry Potter: Death Eaters Rising, il terzo capitolo della serie, che dopo una parentesi competitiva, ritorna all’originale idea di cooperazione tra i giocatori (in attesa dell’annunciato gioco gestionale Harry Potter: House Cup Competition). Non ho mai provato il gioco da cui trae origine, quindi le considerazioni si basano, come normalmente accade per queste anteprime, sulla lettura del regolamento. Il gioco è innegabilmente legato al dado, e l’impatto della fortuna mi sembra maggiore che negli altri due titoli precedenti basati invece sul deck building.  Mi è parsa una versione un po’ più semplificata de Il Segno degli Antichi, gioco che all’epoca non mi aveva convito molto proprio per la sua forte dipendenza dalla fortuna. Ovviamente servirà anche qui la prova sul campo per capire o meno se il gioco sarà godibile, se la magica atmosfera della saga di Harry Potter si farà sentire. Posso con un certo grado di sicurezza affermare che se ne avrò l’occasione non mancherò di aggiungerlo alla lista dei giochi in tema già posseduti. Nel frattempo non posso che consigliarvi gli altri della serie, Harry Potter Hogwarts Battle e Harry Potter: Battle Against Dark Arts, mentre se volete buttarvi sulle miniature ci sono Harry Potter Miniatures Adventure Game o la versione Funko Pop.

Renberche

German per vocazione e genetica, ma amante anche dei giochi storici. Gioca a tutto ma si lamenta quando c'è un dado da tirare. Conosciuto anche come il nauta polacco, data la passione per i giochi in tema Est Europa. La mia top 3? Agricola, Twilight Struggle, Race! Formula 90. La mia bottom 3? Unlock, Avalon e Intrigue. Perché una formica come logo? Ovvio perché adoro i giochi con le formiche (e anche api, ma dovevo scegliere). Dov'è Alkyla? C'è un articolo a riguardo. Extra: divoratore di libri, fanatico di F1, socio CICAP e web master di questo sito.

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