Giocare durante le festività (e non solo) in famiglia

Giochi di prese

Tutti i giochi della sezione si basano sul meccanismo del cd trick-taking game, la medesima meccanica della briscola per intenderci. Potranno, quindi, essere utilizzati facilmente con amici e parenti che son digiuni del mondo dei GdT, ma che vogliono ampliare (poco!) i loro orizzonti.

Nel settore dei giochi di prese, negli ultimi anni è emerso THE CREW, finalista anche del goblin magnifico, gioco cooperativo recentemente implementato – modificando il sistema delle missioni tramite un mazzo dedicato – dal suo secondo capitolo, The crew, missione negli abissi.

I giocatori osservano in silenzio gli obiettivi che devono essere soddisfatti (ad es.  presa del 3 giallo), seguendo quanto richiesto dal regolamento per ciascuna missione. A partire dal comandante si sceglie – dopo aver ben osservato le proprie carte –  quale degli obiettivi richiesti dal livello provare a soddisfare.

I giocatori non potranno mai comunicare verbalmente tra loro, ma solo attraverso il cd “token comunicazione” che può conferire informazioni esclusivamente in merito ad una tipologia di carta (la più alta/la più bassa/l’unica di quel colore). Apprezzabile anche lo sforzo “narrativo” di arricchire il gioco, con un breve paragrafo introduttivo a ciascuna missione.

 

Se cercate, invece, un gioco di prese con il brivido della scommessa, SKUL KING fa al caso vostro. In questo caso, i giocatori prima di giocare le loro carte, dovranno scommettere all’inizio del round (10 in totale) dichiarando quante prese riusciranno ad effettuare. Il numero di carte varia ad ogni round, nella prima manche si partirà con una carta ciascuno, nell’ultima con 10.  Anche il sistema di conteggio dei punti  riflette questa crescente difficoltà, conferendo ad ogni giocatori punti positivi se si è riusciti ad indovinare quante prese si effettueranno e negativi in caso contrario, proporzionalmente al round in corso.

 

THE FOX IN THE FOREST, invece, è la risposta per coloro che cercano un gioco di prese con regole veramente basiche, per due giocatori. Le particolarità di questo titolo sono legate esclusivamente ai poteri speciali conferiti ad alcune carte e alla necessità di non vincere troppe prese, per evitare di azzerare il proprio punteggio e diventare il “cattivo” della storia raccontata. Semplicissimo, necessita della conoscenza della lingua inglese però, non essendo stato localizzato.

 

Draft

Se sognate che un giorno i vostri amici newbies (“nubbietti”) possano giocare con voi a Terraforming Mars, sappiate che tutti i viaggi cominciano con un primo passo. In questo caso, vi consiglio di provare DRAFTOSAURUS!

Ogni giocatore pesca dal sacchetto sei dinosauri, ne sceglie uno e passa i restanti a chi è seduto alla sua sinistra, sfruttando così la meccanica del “draft” appunto. I giocatori contemporaneamente rivelano il dinosauro scelto e procedono a collocarlo in uno dei recinti presenti nella propria plancia-parco, in maniera coerente con il lancio di dado effettuato per quel turno in corso. Il dado, infatti, determina le condizioni di piazzamento (ad es. in un recinto nella parte est del parco).

Ogni recinto, a fine partita, conferirà punti seguendo regole diverse (dinosauri tutti diversi, coppie di dinosauri uguali e cosi via).

Per aumentare la variabilità delle partite, son presenti due lati del tabellone, un lato invernale ed uno estivo; anche le due espansioni uscite, che aggiungono rispettivamente gli pterodattili e i plesiosauri, aumentano le opzioni percorribili ed estendono la plancia parco.

 

Giochi astratti:

Poteva mancare una sezione per gli astratti in un articolo scritto da me? Direi di no!

LITTLE BIG FISH

Little big fish è un astratto per due giocatori proponibile anche ai non giocatori/neofiti che riprende le meccaniche della dama: i pesciolini presenti sono di tre dimensioni e si mangiano tra di loro, secondo l’ordine di grandezza.

L’alea presente nel gioco è rappresentata da alcune caselle col punto di domanda. Una volta che un pesciolino capiterà in quelle specifiche caselle, il giocatore attivo pescherà un gettone che provocherà un effetto randomico, come la nascita di un pescetto oppure la rotazione di una della quattro tessere che compongono il tabellone oppure la crescita di un pesce e così via. Questo elemento di causalità farà storcere il naso agli amanti del controllo, ma essendo otto in totale i gettoni pescabili è comunque possibile fare un ragionamento in termini probabilistici.

 

ARBORETUM

Un astratto “sempreverde”. Ogni turno il giocatore attivo pesca due carte, scegliendole dal mazzo coperto comune oppure dalla pila degli scarti, con le carte a faccia in su, di uno degli altri giocatori. Dovrà poi giocarne una carta davanti a sé, nel proprio arboreto e scartarne un’altra e così via, con il proseguire dei turni. I giocatori dovranno avere sempre sette carte in mano.

Quando non ci sono più carte nel mazzo di pesca comune, si procederà alla conta dei punti.

In ordine, si ripercorreranno le specie di alberi presenti nel gioco e solo il giocatore che avrà ancora in mano la somma più alta di carte di quel specifico tipo, potrà procedere con la conta del punteggio di quel tipo di albero nel proprio arboreto (ossia le carte giocate durante la partita).

Ogni volta in cui una determinata specie risulterà eleggibile per il punteggio, il giocatore dovrà verificare i cd “percorsi”, ovvero gruppi di alberi posizionati in maniera ortogonale, che iniziano e terminano con la medesima specie di albero. Le carte nel mezzo possono essere anche di altre specie, purché i loro valori siano progressivamente più alti, anche se non necessariamente consecutivi (l’ordine non deve essere necessariamente 1,2,3,4 etc). Una singola carta può essere utilizzata più volte per diversi percorsi.

Si faranno:

  • Un punto per ogni carta nel percorso, nonché un punto addizionale per ogni carta se il percorso è lungo almeno 4 carte e contiene carte dello stesso tipo di albero;
  • 1 punto addizionale se il percorso comincia con 1;
  • 2 punti addizionale se il percorso termina con un 8.

Un gioco in cui è necessario ponderare le proprie scelte con molta cautela. Purtroppo per me, sono (in)felice proprietaria della versione deluxe, con gli alberi che sono talmente luccicosi da abbagliare il giocatore che li fissa troppo a lungo. Recuperare la versione base che costa meno e vi consente di mantenere i vostri decimi di vista!

 

Il “titolo della vergogna”: bonus!

Conoscete il titolo della foto? Indizio: la prima edizione è del 1992. Se qualcuno lo riconosce ce lo faccia sapere sulla nostra pagina FB (ancora meglio se accompagnato da una vostra foto mentre lo giocate)!

Se volete sapere quali sono i party game per le feste più amati da Canopus e Ren, qui ne trovate una bella carrellata!

Senza dimenticare che lo scorso anno i nostri Nauti hanno dedicato una live all’argomento:

Con quest’ultima associazione Ren-Grinch, vi saluto e vi auguro delle buone festività ludiche!

 

Alla prossima,

Flora

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