Solar Storm | Recensione


di Alberto “Doc” | Solar Storm

Titolo Solar Storm
Autore Ayden Lowther
Lingua versione provata Italiano
Editore versione provata Giochix.it
Numero giocatori 1 – 4
Durata partita 45 minuti
Anno pubblicazione 2022
Altri titoli
Meccaniche Cooperativo, punti azione, gestione mano di carte
Dipendenza dalla lingua minima, breve testo sulle carte stanza
Prezzo indicativo
(in data recensione)
circa 30€

Solar Storm ci porta in viaggio fra le stelle a bordo di una astronave in cui i membri dell’equipaggio dovranno affrontare una grave minaccia per poter sopravvivere. Giochix.it ci propone un titolo in cui dovremo fare scelte decisive per poter portare a termine la partita con successo, in cui la gestione del rischio sarà fondamentale per non morire nel freddo dello spazio siderale. Saremo in grado di cavarcela e uscirne vivi? Scopriamolo insieme.

| Ambientazione

Solar Storm ci vede nei panni di astronauti alla guida di una astronave appena entrata nella zona rossa vicino al Sole. E’ la zona di massima allerta e l’astronave viene colpita da una tempesta solare che fa risuonare ovunque gli allarmi per i malfunzionamenti. L’unico modo per uscirne è reindirizzare tutta l’energia verso il nucleo della nave per spingervi fuori dalla zona rossa prima che lo scafo ceda o che la gravità vi faccia cadere irrimediabilmente verso il Sole.

| Setup e materiali

Il gioco dispone di nove Carte Stanza, da disporre casualmente in una griglia 3×3 con al centro la carta del nucleo della nave. Su ognuna vengono posizionati tre cubi riparazione negli appositi spazi.

Si determina la difficoltà della partita decidendo quante carte Universali (risorse Jolly) vengono inserite nel mazzo risorse. Queste vengono poi mescolate assieme e ogni giocatore ne riceve da 2 a 4 in base al numero dei partecipanti. Poi vengono rivelate le prime due carte risorsa poste vicino al relativo mazzo.

Per creare il mazzo Danni viene composta una pila formata dai tre sottomazzi danno I, danno II e danno III, mescolati ognuno per conto suo. Li si impilano partendo dal mazzo III sul fondo e il mazzo I in testa. Si pescano le ultime due carte in fondo al mazzo e si assegnano i danni iniziali alla nave eliminando i cubi dalle stanze indicate. Infine si posiziona la carta “breccia nello Scafo in fondo al mazzo dei danni. Si tengono vicino il dado, i segnalini +1 azione, i segnalini energia deviata, le carte e i segnalini protezione.

Scelto il primo giocatore siamo pronti a iniziare.

| Come funziona

Obiettivo del gioco è quello di deviare l’energia di ogni singola stanza dell’astronave al Nucleo Energetico (la stanza centrale) e quindi attivarlo. Così facendo i giocatori posso vincere la partita. Perdono invece se il mazzo delle risorse termina o se una delle stanze che deve subire un danno non ha più cubi riparazione da rimuovere.

Ogni giocatore durante il proprio turno svolge le tre distinte fasi in sequenza poi tocca la giocatore successivo.
Nella prima fase ogni astronauta può svolgere fino a 3 azioni. Queste includono il muoversi in una stanza adiacente, riparare una stanza pagando la risorsa necessaria, cercare risorse, trasferirle a un altro giocatore nella stessa stanza e attivare l’abilità specifica della stanza in cui si trovano. Infine i giocatori, se la stanza non è danneggiata, possono pagare le tre risorse necessarie per deviare l’energia al Nucleo. Se un giocare non vuole spendere tutte e 3 le azioni può riservarsi un segnalino “+1 azione” da spendere nei turni successivi.
Terminate le proprie azioni, nella seconda fase si recuperano risorse. Il giocatore prende una delle carte scoperte o due carte coperte dal mazzo.
Infine nella terza fase si La nave subisce danni. Si pesca una carta Danno dal relativo mazzo e si rimuovono i cubi Riparazione dalle stanze indicate.
Il turno poi passa a giocatore successivo. Non appena la condizione di vittoria o una di quelle di sconfitta si avvera, il gioco termina immediatamente.

| Impressioni

Grafica e componentistica

I materiali sono funzionali al gioco senza particolari fronzoli o abbellimenti e fanno il loro lavoro. Anche il comparto grafico è in linea con questo concetto. Niente di particolarmente affascinante ma d’altra parte troviamo una simbologia a mio parere chiara ed efficace.

Ambientazione

Il tema di gioco non è particolarmente vivo durante la partita anche se in generale le meccaniche sono coerenti con la storia che questo presenta. Ma non stiamo parlando di una Epic box per cui non pretendo nemmeno che il gioco rispecchi il tema con più aderenza. Anche in questo caso lo trovo adeguato alla tipologia di gioco.

Regolamento

Il regolamento è scritto bene, non si lesinano esempi esplicativi e ogni elemento ha la sua descrizione. Non ho trovato problemi o dubbi nella sua lettura o durante le partite giocate.

Meccaniche e caso

I turni si susseguono piuttosto velocemente, e i ragionamenti corali su come procedere non saranno certo pochi. Si dovrà ragionare sia nel breve che nel lungo periodo per contenere i danni e per deviare l’energia della nave al nucleo centrale. Le opzioni di scelta saranno in generale diverse ma in alcuni casi dovremo necessariamente intervenire su specifiche stanze se non si vuole perdere la partita. Il caso è presente nella pesca dei danni e nella azione di ricerca. Ed è proprio la gestione del rischio del mazzo dei danni che sarà determinante per vincere la partita. Dovremo infatti capire quanto possiamo rischiare e cosa possiamo lasciare andare provvisoriamente per deviare l’energia da una stanza piuttosto che ripararne un’altra.

Interazione tra i giocatori

Trattandosi di un gioco collaborativo, l’interazione è elevata. Concordare le strategie per le scelte critiche porta i giocatori a discutere sugli scenari possibili e su quali siano i più probabili da gestire per primi. Posizionare gli astronauti nei punti strategici per coprire tutte le minacce più imminenti richiederà l’impegno di tutti.

Longevità

I diversi livelli di sfida, la diversa disposizione delle carte stanza e (nella versione deluxe) la possibilità di sostituire le 9 stanze con altrettante omonime con azioni diverse, ci porta ad avere un buon grado di longevità. Non sarà facile avere la meglio contro il gioco ma per i più bravi, la possibilità di alzare l’asticella c’è tutta.

Scalabilità

La componente cooperativa permette un’ottima scalabilità che non influenza particolarmente l’esperienza di gioco. Che siate da soli o in quattro troverete ugualmente una partita sfidante da affrontare.

 

| Conclusioni

Dopo diverse partite posso dire che Solar Storm è un titolo perfetto per chi ama i collaborativi difficili e ha quei 45 minuti da impegnare da solo o con gli amici.

La gestione del rischio farà da costante per tutta la partita. Il confronto coi compagni di gioco sarà fondamentale per ottimizzare le azioni di ognuno. Saper conservare le azioni, combinare i poteri delle stanze nei momenti giusti possono fare la differenza per restare ancora in partita quando i danni da subire saranno ingenti.

La vittoria come dicevo è tutt’altro che facile da ottenere. Da questo punto di vista il sistema di gestione della difficoltà della partita sembra poco efficace: avere più carte jolly nel mazzo risorse può aiutare ma non è detto che possa fare la differenza. Forse avrebbe avuto più senso gestire la quantità di danni che la nave subisce. Ma sono considerazioni personali per un gioco che di per se funziona molto bene e lascia la voglia di essere rigiocato. Una scatolina tascabile che si porta  con se volentieri e che verrà con me spesso.

Alti livelli di collaborazione e interazione  …ma può risentire dell’alpha player
Le partite sono molto sfidanti  …ma con livelli di sfida non così definiti.
Facile da spiegare e preparare

Ora perché non trovare qualche altro gioco tra:

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