Get On Board | Recensione


di Alberto “Doc” | Get On Board

Titolo Get on Board
Autore Saashi
Lingua versione provata Italiano
Editore versione provata Mancalamaro
Numero giocatori 2 – 5
Durata partita 30 – 45 minuti
Anno pubblicazione 2022
Altri titoli
Meccaniche Connessioni, costruzione tratte, carta e penna
Dipendenza dalla lingua nessuna
Prezzo indicativo
(in data recensione)
circa 25€

In Get on Board siamo alla guida di un autobus che girando per la città, dovrà raccogliere varie categorie di viaggiatori per portarli alle loro destinazioni. Sarà necessario giostrarci fra traffico, semafori e gli altri autobus per poter soddisfare le loro esigenze e ottenere i massimi benefici possibili per vincere la partita. Come fare? Salite a bordo e scoprirete come in questo simil roll&write!

| Ambientazione

Get on board ha una plancia di gioco a doppia faccia, da un lato rappresenta la città di New York (per 2-3 giocatori) mentre dall’altra mostra quella di Londra (per 4-5 giocatori). Guidando l’autobus per queste città raccoglieremo turisti, studenti, uomini d’affari e simpatiche nonnine, per portare ognuno alle proprie destinazioni (monumenti, scuole e uffici).

| Setup e materiali

Posizionata la plancia di gioco sul lato corrispondente al numero di giocatori, ognuno prende un segnalino partenza, i 32 segnalini percorso una scheda giocatore e una matita. Scelte casualmente due carte obiettivo, vengono poste nelle due locazioni dedicate sulla plancia. Ogni giocatore riceve poi una carta obiettivo personale e poi due carte biglietto delle 12 del mazzo. Ogni giocatore sceglie il suo punto di partenza su uno dei due numeri della plancia che indicano uno dei due numeri riportati sui biglietti e vi posiziona il proprio segnalino partenza. Riprese le carte biglietto, si mescolano e si crea di nuovo il mazzo di 12 carte posizionandolo sulla plancia di gioco. Scelto il primo giocatore siamo pronti a iniziare.

Get on Board

| Come funziona

Una partita a Get on Board si compone di 12 turni di gioco, scanditi dal mazzo delle 12 carte biglietto.

Durante ogni turno viene svelato il nuovo biglietto e il relativo numero. Poi partendo dal giocatore attivo, ognuno guarda la propria scheda giocatore e identifica la o le forme di percorso che può creare. Si tratta di segmenti lunghi da uno a tre tratti che i giocatori useranno per posizionare i propri segnalini percorso. I tracciati che si creano sulla plancia devono proseguire sempre dall’ultimo punto di partenza in cui cisi è fermati. E non è possibile tornare indietro o incrociare il proprio percorso tracciato. E’ possibile modificare la forma del percorso indicata sulla scheda pagando dei punti penalità. Altri punti penalità derivano dal traffico, ovvero quando affianchiamo i segmenti di percorso di altri giocatori. Se un giocatore termina su un semaforo, può aggiungere un segnalino percorso aggiuntivo, nella direzione che desidera.

Completata la posa dei segnalini percorso, si verifica quali passeggeri e quali luoghi ha incrociato. I passeggeri vengono segnati sulla scheda giocatore che per ogni tipologia mostra le caratteristiche con cui fare punti e bonus durante la partita. Non appena si incrocia un luogo, si fanno “scendere” i passeggeri coinvolti, ovvero si determina sulla scheda personaggio il conto di quanti abbiamo a bordo in quel momento per la categoria, riscuotendone i vantaggi. Ciò non vale per gli studenti e gli istituti scolastici. Questi ultimi vengono contati come i primi e faranno da moltiplicatore a fine partita. Infine le vecchine non hanno una meta, è sufficiente raccoglierle e farle girare per la città! Se al proprio turno un giocatore ha completato uno dei due obiettivi comuni, lo reclama per ottenerne i relativi punti da segnare sulla propria scheda.

La partita si completa dopo il 12 turno di gioco quando il mazzo dei biglietti è finito. A questo punto ogni giocatore somma i punti sulla propria scheda per ogni categoria di viaggiatori, i punti dei bonus e sottrae quelli per la modifica delle forme e per il traffico accumulato. Chi ha più punti è il vincitore.

Get on Board

 

| Impressioni

Grafica e componentistica

I materiali sono semplici ma ben fatti, robusti e con la cura per il dettaglio: ad esempio le carte biglietto sono obliterate. Pregevole a mio avviso anche la grafica che con uno stile pulito e dai colori vivaci rende il titolo piacevole e accattivante alla vista. Chiara la simbologia sui materiali e sulla plancia di gioco. In sintesi per me un buon lavoro.

Ambientazione

Nonostante il gioco sia in termini di tempo poco più di un filler, devo dire che è stato ben curato nel cercare di integrare le meccaniche di gioco con l’ambientazione. Le tipologie di passeggeri sono ben caratterizzate seppur sintetiche, la componente del traffico è coerente e grafica e materiali ben curati rafforzano la tematica. Certo rimangono comunque alcuni elementi astratti o più da videogame, ma per la tipologia del titolo, la cura che vi è stata dedicata è evidente.

Regolamento

Il regolamento è ben fatto con diciture chiare ed esempi esplicativi. Non ho trovato particolari problemi o dubbi nella sua lettura o durante le partite giocate.

Meccaniche e caso

Dodici turni non sono molti e ogni giocatore dovrà cercare di massimizzare al meglio la forma che ogni biglietto indica, sfruttando i semafori per allungarla se possibile ed evitando di generare troppo traffico a meno che la ricompensa non sia davvero interessante. Importante in questo senso vedere anche cosa fanno gli altri: seguire il tracciato di uno sfidante può essere deleterio a lungo andare.

Le forme indicate sono chiare per tutti e da metà partita in avanti potremo anche iniziare a ragionare su cosa rimane e cosa ci potrà arrivare. Al penultimo turno ad esempio sapremo con chiarezza anche la forma che avremo nel turno finale. Da questo punto di vista, l’aleatorietà è presente maggiormente all’inizio quando abbiamo più capacità e libertà di manovra mentre si ridurrà verso il fine partita quando gli spazi inizieranno a farsi più stretti. Anche il tempismo e le scelte degli avversari prima di noi avranno il loro peso. A volte si dovrà scegliere se rinunciare o mettere a rischio i bonus di fine partita per ottenere qualcosa di pregevole nell’immediato (sottraendolo magari ad altri).

Interazione tra i giocatori

L’interazione fra i giocatori si manifesta principalmente con la generazione del traffico e in seconda battuta con gli obiettivi comuni da raggiungere. In generale è presente ma non prioritaria: si tratta sempre di massimizzare quanto abbiamo sulla nostra scheda giocatore più che interferire direttamente sugli altri.

Longevità

La longevità a mio avviso risulta buona\elevata sia per gli elementi di variabilità di inizio partita (vedi obiettivi personali, punto di partenza, lato della plancia di gioco) sia per gli sviluppi che possono prendere i tracciati turno dopo turno. Nota interessante è il fatto che il blocco delle schede giocatore mostra 4 diverse sequenze di abbinamenti fra biglietti e forme di percorso: ovvero quando viene svelato un nuovo biglietto, i giocatori non hanno la stessa forma da posizionare in quel turno ma quattro diverse. Bella pensata.

 

Scalabilità

Get on board scala abbastanza bene grazie alla sua doppia plancia di gioco dando il meglio di se in quattro giocatori secondo me. Le partite a due forse risultano un po’ più “comode”: i giocatori hanno più possibilità di manovra e i fastidi che ci si danno reciprocamente per il traffico sono pochi o nulli. In cinque invece abbiamo il risultato opposto con partite più strette dove a volte ci sarà da fare scelte non facili per evitare di accumulare troppo traffico.

Get on Board

 

| Conclusioni

Benché non si possa classificarlo esattamente con un Roll&Write (forse sarebbe più giusto chiamarlo Place&Write), Get on Board è sicuramente uno dei vari figli che questa categoria di gioco ha generato nel tempo. Ed è una variante davvero ben riuscita a mio avviso. Nonostante ognuno sia concentrato principalmente sulla propria scheda giocatore, la competizione per gli obiettivi si sente. E, all’inverso, si cerca di ragionare sul traffico per evitare di farsi anticipare sui percorsi dagli altri. La massimizzazione dei punti di ogni categoria di passeggero è un altro punto chiave, soprattutto per i turisti che danno molti punti e gli uomini d’affari che concedono diversi bonus. Trovo le partite sempre molto godibili e il numero delle volte che questo titolo viene scelto per occupare una mezzora è sempre più frequente. Adatto sia ai giocatori esperti sia per chi è agli esordi nel mondo dei giochi da tavolo.

 

Ottimo gioco di percorso  scalabilità buona ma non perfetta
Curato nei dettagli
Facile da spiegare e preparare

Ora perché non trovare qualche altro gioco tra:

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