Mercanti di Venere…o di Bologna?

di Marco “alkyla” Oliva

E’ prevista per Ottobre 2013 (quindi, ci si attende per Lucca) la pubblicazione da parte di Asterion Press di Mercanti di Venere, versione italiana di Merchant of Venus (second edition), prodotto dalla Fantasy Flight. Nel 2012 difatti la casa americana ha riportato alla luce il vecchio capolavoro di Richard Hamblen uscito di produzione dal 1988 e da allora divenuto pressoché introvabile o, qualora trovabile, a prezzi da collezionismo.

 Ma c’è di più…

 I ragazzi di Asterion presenteranno in anteprima il gioco in quel di Bologna tra il 13 e il 15 Settembre agli Asterion Gaming Days, la 3 giorni di gioco libero e tornei dedicata ai giochi Asterion. Per chi di voi vorrà provarlo, sarà disponibile un tavolo dimostrativo allestito con la versione Fantasy Flight. Ma chi sarà a spiegarvelo? E chi se non il vostro alkyla preferito! Ma su questo torneremo dopo.

Intanto mi porto avanti col lavoro, anticipandovi che la scatola non conterrà la semplice traduzione del regolamento originario, ma un suo rifacimento, detto “classico”, che ne correggerà alcuni peccatucci originali. A questo però sarà affiancato un secondo regolamento, definito “standard”, che aggiunge ulteriori elementi rispetto al primo e ne modifica altri, per rendere l’esperienza più corposa e strategica. Di fatto parliamo quindi di 2 giochi in 1, anche perché ciascun regolamento farà riferimento ai suoi specifici (e incalcolabili!) componenti.

Volendo fare un’estrema sinossi del gioco, Mercanti di Venere è un Corsari dei Caraibi senza i combattimenti, ma con soluzioni molto più varie e tematizzate relative al movimento. E’ un confronto ingrato, ma rende una prima idea e, al contrario, non si fa fatica a immaginare come Corsari dei Caraibi possa essere nato cavalcando proprio l’irreperibilità di Mercanti.

Più approfonditamente si tratta di un gioco nel quale, muovendosi con le proprie astronavi tra asteroidi, nebulose e portali, i giocatori raggiungono i sistemi nei quali prendono contatto con le razze locali. In questi mercati ognuno potrà acquistare merci a prezzo x o venderne altre, raccolte altrove, a x+y, incrementando così progressivamente la propria ricchezza, sino ai 2000 crediti coi quali si vince la partita. In aggiunta si possono acquistare concessioni di fabbrica, nuove navi o gli equipaggiamenti che le implementano, gli spazioporti, grazie ai quali si gode di vantaggiose commissioni, o infine si possono trasportare passeggeri in giro per la galassia, riscuotendo le relative tariffe.

Tornando a noi, sarò ben felice di ricevervi nella sala Cook dell’Admiral Park Hotel di Zola Predosa (BO) per sessioni dimostrative del regolamento classico. Devo premettervi però che il gioco non sarà disponibile alla prova tutto il giorno tutti i giorni, ma per questo direi di aggiornarci direttamente in loco. Nelle ore in cui non sarà disponibile Mercanti di Venere ci sono altre novità che possono coinvolgere me e voi, ma di questo vi darò conto a breve.

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