Sfide possibili #3: Azul vs Qwirkle

di Daniel “Renberche” | Azul vs Qwirkle

Dopo un bel po’ di tempo ritorno con le Sfide Possibili, questa volta con due titoli astratti che fin da quando ho avuto modo di provarli sono stati subito messi a confronto nella mia testa.
Da una parte le piastrelle portoghesi con un titolo giunto da poco più di un anno sul mercato, dall’altra Qwirkle, un grande classico con più di dieci anni alle spalle. Quale sarà il migliore? Leggete l’articolo e lo scoprirete.

Se entrambi i giochi vi sono nuovi vi segnalo per Azul il videotutorial della nostra Miss Meeple, mentre per Qwirkle un celebre tutorial speciale di Alkyla.

| Somiglianze

Partiamo come fatto per gli altri articoli della serie elencando i punti in comune tra i due giochi.
Innanzitutto sono entrambi due giochi astratti: Azul ha, come scritto sopra, un’ambientazione. Ma di certo i piastrellisti portoghesi non si mettono a fare pareti pescando mattonelle da delle tessere poste al centro di un cantiere, scegliendo solo quelle di un colore e scartando le altre. L’intervallo di giocatori previsto è uguale, da due a quattro giocatori e il tempo di gioco è similare, infatti una partita ad entrambi si attesta sulla mezz’ora.
Dal punto di vista dei materiali entrambi hanno come protagoniste delle tessere e anche come meccanica vi è in entrambi i casi l’idea di pescarle e di posizionarle nel modo migliore per fare più punti vittoria. Perfino la difficoltà dei due giochi è molto simile e si rivolgono ad un pubblico sostanzialmente di qualsiasi categoria di giocatori.

Sfide Possibili

| Differenze

La prima sostanziale diversità sta nell’azione centrale, ovvero la pesca delle tessere.
In Azul la selezione delle tessere è a discrezione del giocatore che può scegliere tra quelle a disposizione di tutti, con le modalità previste dalle regole; in Qwirkle invece i giocatori pescano da un sacchetto casualmente. Di conseguenza si basa su una probabilità, sempre maggiore via via che la partita avanza, di puntare a determinate tessere. La modalità della pesca è differente in quanto in Azul i giocatori sono vincolati a quanto i vari piatti offrono; in Qwirkle dipenderà da quante tessere saranno necessarie a ritornare al limite di sei.

Un’altra grande differenza sta nell’informazione che viene data agli altri giocatori.
Nel titolo a tema portoghese i giocatori possono vedere le plance, quindi avere un’idea di quali strategia stiano mettendo in atto gli avversari. Nel secondo la parte visibile è l’area centrale di piazzamento mentre le tessere possedute sono segrete; questo comporta che dovremo intuire, dal modo in cui piazzano le tessere nell’area centrale e nel modo in cui decidono di scartarne e pescarne altre, cosa potrebbero avere a disposizione e quale strategia stiano puntando.

Il terzo elemento di discrepanza è il terreno di “guerra”. In Qwirkle si ha una plancia comune dove agire, quindi saremo direttamente legati dalle scelte degli altri; in Azul ogni giocatore ha per così dire il suo orticello, la sua parete da completare.

Sfide Possibili

| Conclusioni

Per quanto detto i due titoli appaiono abbastanza differenti per stare in una stessa ludoteca, date le varie dissomiglianze. Tuttavia, per quanto mi riguarda, resto dell’idea che se possedete un titolo non vorrete l’altro, e viceversa.

Questo perché in un caso vi trovate un gioco dall’impatto della fortuna molto alto. In Qwirkle il controllo non sarà particolarmente elevato, gli altri al tavolo potranno posizionare delle tessere in modo da danneggiarvi. Facendovi perdere turni su turni.
Nell’altro caso invece avete la vostra plancia da completare, con la conseguenza che c’è più contezza nelle mosse da fare. Il fattore fortuna non sarà assente, ma minore, e l’interazione indiretta degli altri giocatori potrà danneggiarvi non poco, questo in particolare se giocate in due. Quindi sostanzialmente Azul è per chi preferisce un gioco riflessivo, dove si cerca di determinare di che morte morire. Qwirkle è più adatto per chi invece cerca una sfida casinara, quasi da party game, per quanto suppongo esistano giocatori professionisti anche per questo titolo.

Da parte mia questo capitolo delle Sfide Possibili non ha storia: Azul vince su tutta la linea (ma avevate dubbi?). Molto più divertente, soddisfacente e pure più bello da vedere.

Renberche

German per vocazione e genetica, ma amante anche dei giochi storici. Gioca a tutto ma si lamenta quando c'è un dado da tirare. Conosciuto anche come il nauta polacco, data la passione per i giochi in tema Est Europa. La mia top 3? Agricola, Twilight Struggle, Race! Formula 90. La mia bottom 3? Unlock, Avalon e Intrigue. Perché una formica come logo? Ovvio perché adoro i giochi con le formiche (e anche api, ma dovevo scegliere). Dov'è Alkyla? C'è un articolo a riguardo. Extra: divoratore di libri, fanatico di F1, socio CICAP e web master di questo sito.

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