Uchronia: il ritorno di Glory to Rome?

di Alberto “Doc”

Dopo i successi conseguiti con Glory to Rome (Sit Gloria Romae) e Innovation, Carl Chudyk ritorna sul mercato con Uchronia un nuovo titolo targato Iello games dall’ambientazione fantastica. I giocatori prenderanno le parti di patriarchi delle nobili casate uchroniane, concorrendo fra loro per costruire la città, arricchendola di nuovi edifici e cercando di conquistare il favore del loro popolo. Vediamo cosa significa tutto questo in termini di gioco…

Ogni giocatore ha una propria mano di carte (cinque) da gestire e durante il proprio turno deve decidere una delle due possibili azioni che si possono fare: eseguire un comando oppure ordire.
Per quanto riguarda la  prima opzione, vi sono diversi tipi di comando che si possono eseguire (come ad esempio commerciare, costruire, esplorare, etc) riportati sulle carte. Oltre a questo le carte possono essere usate in maniera versatile sia come risorse di costruzione sia come attività (indicando quindi specifiche informazioni in merito a questi due ultimi elementi).
L’azione di ordire permette invece di copiare un ordine presente in un’area avversaria e poi di rimpinguare la propria mano fino ad avere nuovamente cinque carte.
In comune sul tavolo saranno presenti il forum che raccoglierà all’inizio del turno le carte giocate in quello precedente e la zona dei grandi lavori costituita da cinque carte edificio. Ogni volta che un edificio viene rimosso quest’area viene rimpinguata con una nuova carta edificio. Quando una costruzione viene edificata permette a chi l’ha costruita di ottenere il bonus indicato fino al termine della partita. Per ogni edificio è possibile assegnare un certo numero di attività che permetteranno di conseguire punti vittoria quando uno dei giocatori dichiara il monopolio su un certo tipo di attività.
Il gioco ha termine quando uno dei giocatori supera un certo limite di punti vittoria fissato ad inizio partita (di solito fra i 14 e i 20) assegnando la vittoria a chi ne avrà poi conseguiti di più.

Per chi conosce Glory to Rome, le affinità con il precedente titolo saltano subito all’occhio tanto che un utente di BoardGameGeek che ha provato il gioco ad una fiera ha aperto una discussione elencandone le diversità. Per chi mastica l’inglese può approfondire  QUI.
Detto questo, resta da chiedersi se l’autore con questo titolo abbia voluto creare una specie di “secondo capitolo” sul genere o se invece sia il sintomo di scarsità di idee per la testa. Come sempre cerco di essere positivo e spero che il gioco possa mostrarsi alla fine un buon titolo apprezzato da molti come il suo “fratello maggiore”, ciononostante il dubbio mi resta… ;)

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