Compact Curling – Recensione
Di Davide “Canopus” Tommasin
Titolo | Compact Curling |
Autore | – |
Lingua versione provata | Italiano |
Editore versione provata | Oliphante |
Altri editori | Mindtwister AB, Kosmos, Sunnyland |
Numero giocatori | 2 / 8 |
Durata partita | 30 minuti |
Anno pubblicazione | 2013 |
Altri titoli | Mini Curling Game, Indoor Curling |
Genere | Abilità, simulazione, gioco sportivo |
Dipendenza dalla lingua | Nessun testo nel gioco |
Prezzo | Circa 18 euro |
Diciamolo pure, qualche nostro lettore vedendomi alla Play 2014 con questo titolo sotto braccio mi ha guardato in modo dubbioso, per usare un eufemismo, e qualcun altro ha rivolto parole di sdegno a me e, soprattutto, al mio Compact Curling, anche qui uso un eufemismo. Pure gli altri nauti hanno cercato, durante il viaggio di ritorno, di far scivolare più volte la scatola del gioco accidentalmente fuori dal finestrino mentre la macchina era in corsa in autostrada per il timore di doverci fare un on-the-board. Ovviamente con questa recensione dimostrerò che vi siete tutti sbagliati e che siete dei malpensanti… forse… :-P Insomma, in Svezia questo titolo ha pure vinto un premio.
Scherzi a parte, stiamo parlando di una versione da tavolo del Curling, sport reso “famoso” dalle olimpiadi invernali, in particolare da quella di Torino che ne vide il debutto. Credo che la definizione utilizzata più spesso per il Curling sia “bocce sul ghiaccio”, e in effetti le similitudini non mancano. Ma vediamo se questo titolo è in grado di farci rivivere, anche se in versione compatta, le emozioni del Curling.
Materiali
Setup e preparazione
Setup
Pochi minuti, si stende il campo e il gioco è fatto.
Regolamento
Un foglio A4 di regole spiegabili in 3 minuti.
Meccanica di gioco
Le stone, la house e la linea del maiale
Essendo un gioco sportivo si prefigge semplicemente di simulare una partita di Curling. Vediamo se mi riesce una rapida sintesi di questo sport per spiegarlo a chi proprio non lo hai mai visto prima, nemmeno in tv. In pratica 2 squadre di 4 giocatori ognuna si sfidano su un campo ghiacciato lungo è stretto. Lo scopo è lanciare a turno delle pietre lisce, le stone, facendole scivolare sul ghiaccio così da avvicinarsi il più possibile ad un preciso punto della pista, ossia il centro di un enorme bersaglio disegnato sul ghiaccio e chiamato home. Ovviamente, durante i lanci le stone possono sbattere addosso alle altre stone, proprie o avversarie, spostandole o facendole uscire dal campo. Esauriti tutti i lanci si prosegue alla conta dei punti, la squadra che più si è avvicinata al centro del bersaglio vince il round e prende un punto per ogni stone situata tra il centro della house e la prima stone avversaria e che non sia esterna al cerchio più grande della house. Si procede in questo modo per 10 o 8 round.
Tutto qui? Ma assolutamente no! Innanzi tutto le stone vanno lanciate con un apposito effetto rotatorio, detto curl, inoltre 2 membri della squadra utilizzano delle scopette per variare il coefficiente di attrito del ghiaccio per modificare effetto e portata del lancio (sono i famosi 2 tizi che fanno sempre sorridere tutti quelli che vedono una partita di curling per la prima volta). Il lancio di una stone è valido solo se questa resta entro i confini del campo e si posiziona oltre la seconda hogline, ossia la linea del maiale (non ho la più pallida idea del perché si chiami così e non sono nemmeno tanto sicuro di volerlo sapere), che in pratica è un modo per dire che la stone deve oltrepassare una certa lunghezza.
Bene, direi che questa è una buona sintesi di quello che stiamo parlando.
Quindi devo spazzare con delle scopette il mio tavolo da gioco ad ogni turno?
Assolutamente no! Purtroppo, o per fortuna, la parte delle scopette è completamente assente nel gioco, la cosa è abbastanza ovvia dato che è impossibile variare il coefficiente di attrito della plastica spazzolandola. Quindi niente aumento della portato del lancio o modifica della traiettoria a suon di spazzolate. Certo nella confezione sono fornite 2 spugne che però servono solo per tenere pulito il campo da gioco. Però sono 2, questa il che mi suggerisce che sicuramente qualcuno ci ha pensato a provare a spazzare la pista, e che la cosa fosse pure nelle intenzioni dell’editore.
Anche il comportamento della stone sulla plastica è sicuramente diverso da quello di una vera stone sul ghiaccio, in particolare quando vi sono gli urti tra stone, ma la trovo comunque un’approssimazione accettabile. Anche perché non si poteva fare diversamente temo. Piuttosto ho notevoli problemi ad effettuare il lancio con l’effetto curl che lo sport prevedrebbe, ma io non ho mai lanciato una vera stone a da internet non ho assolutamente capito come farlo, quindi su questo aspetto concedo il beneficio del dubbio, ma sono estremamente dubbioso.
Infine, altro aspetto semplificativo rispetto allo sport reale è la presenza di 4 stone per squadra invece di 8. Come dite? Non cambia nulla? Non lo darei per scontato. Andate al prossimo paragrafo.
Giocare da professionisti, mica come dei tira-stone della domenica
Sul regolamento è illustrata la modalità avanzata di gioco che prevede l’uso delle guardie, credo come da regolamento olimpico. Cosa sono le guardie? Praticamente 2 stone per squadra, la prima e la seconda stone lanciate nell’arco di un round, che devono essere piazzate nella zona del campo che va dalla seconda hogline fino alla teeline, cioè la linea che divide a metà la house rispetto la larghezza del campo, e fuori dalla home. Queste stone non possono essere “bocciate”, ossia spinte fuori dal campo, dalla squadra avversaria finché non lanciano la loro terza stone. Ovviamente, le guardie complicano parecchio il gioco deviando le stone avversarie che si vorrebbe piazzare a punti, cosa che rende il gioco enormemente più strategico e meno banale di quello che sembra. Il numero di stone crea però un problema, certo è tranquillamente possibile rimuovere le stone che sono nella parte esterna della home verso l’alto, dato che non influenzano più il gioco. Però ogni tanto si verificano casi in cui tutte le 4 stone sono o nella home o ferme prima di questa, quindi in posizione di guardia, chiaramente giocando con 2 guardie obbligatorie la probabilità di questo raro evento aumenta leggermente. Sarà che sono un po’ impedito in questo gioco ma a me la cosa è capitata un paio di volte. Forse almeno una stone in più non sarebbe stata male, certo c’è da dire che farebbe aumentare il prezzo del gioco e che l’evento è abbastanza raro.
Conclusioni
Grafica e componentistica | Componentistica di ottimo livello e le stone sono davvero bellissime. Molto bella la sciccheria delle aste magnetiche che evitano che le stone escano dal campo se lanciate troppo lunghe. Molto utili anche le spugnette per pulire il campo dato che questo deve essere assolutamente pulitissimo e che avvolgerlo su se stesso spesso causa lo sporcamento. Ovviamente vi servirà una superficie abbastanza ampia per giocare, ma soprattutto dovrà essere una in piano e priva di irregolarità. Non molto bella la tonalità di blu utilizzata per 4 delle stone. |
Ambientazione | Gioco sportivo assolutamente coerente con il gioco reale, al punto che credo che campo e stone siano quasi in scala. Credo però che non sia possibile utilizzare l’effetto curl come nello sport reale. |
Manuale | Una facciata di foglio A4 velocissimo da leggere ed estremamente chiaro, con ottime illustrazioni e un utilissimo esempio di calcolo dei punti. |
Dipendenza dal caso e meccaniche | Gioco completamente di abilità con impatto del caso nullo. Le meccaniche ovviamente non implementano le scopette, cosa che delude un po’ ma non vedo come fosse possibile. Ovviamente il comportamento delle stone sul campo di plastica non è lo stesso che sul ghiaccio, ma mi sembra una approssimazione accettabile. Bellissima la possibilità di giocare con le guardie, anche se sarebbe stata comoda qualche stone in più per squadra per evitare i momenti di stallo, ma sono estremamente rari e la cosa avrebbe aumentato il prezzo del titolo. |
Interazione tra i giocatori | Possibilità di giocare fino ad 8 giocatori in 2 squadre di 4, anche se la cosa genera tempi morti per chi attende il suo turno dato che nello sport comunque chi non lancia è impegnato con le scopette o a indicare al lanciatore dove lanciare. Il livello di iterazione tra le 2 squadre è lo stesso dello sport. |
Idea | – |
Longevità | La stesso del curling direi. |
Scalabilità | Praticamente un gioco da 2 che può essere giocato in squadra abbastanza tranquillamente. |
Impressioni giocatori | La componentistica attira facilmente tutti i giocatori, le stone sono davvero belle e un lancio di prova vogliono farlo tutti. Dato che il round di gioco è piuttosto veloce, pochi minuti, si procede anche a giocare tranquillamente un intero round. Invece per fare un’intera partita di 8 o 10 round è richiesto un livello di interesse notevolmente maggiore che spesso risiede in giocatori di giovane età, di sesso maschile e che abbiano visto almeno una volta il curling in tv. Il titolo è giocabilissimo anche da ragazzini intorno ai 10 anni di età e come gioco di abilità non richiede particolari capacità come il colpo d’occhio, la velocità o la forza. Con un po’ di pratica si raggiunge facilmente la precisione sufficiente per ridurre i propri tiri nulli che escono dal campo per forza o traiettoria, o che sono troppo deboli. Alla fine si arriva a sfidarsi sulle imprese millimetriche. |
Giudizio personale | Fin da bambino sono stato abituato a vedere giochi compact che venivano regalati a mio padre o a mio zio in qualche occasione particolare. In genere erano soprammobili relativamente costosi che duravano finché non riuscivo a metterci le mani sopra. Ricordo ancora le mini freccette, il mini biliardo e il mini minigolf, tutta roba assolutamente ingiocabile. Questo mini curling invece è giocabilissimo e si apprende, sia come regole che dal punto di vista della pratica, davvero velocemente. Per come la vedo io è il corrispondente del calcio balilla per il calcio e non mi sorprende che in Svezia, dove il curling è notevolmente più famoso che da noi, abbia anche vinto dei premi. Certo, si deve nutrire un minimo di curiosità nei confronti del curling per non annoiarsi, ma in fin dei conti, tolte le scopette, è come giocare a bocce. |
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Pro: |
Contro: |
Bellissima componentistica. | Richiede una superficie di gioco perfettamente regolare e in piano. |
Regolamento chiaro e immediato. Si prede mano davvero facilmente ed è giocabile da tutti. | Qualche stone in più avrebbe evitato gli stalli, anche se rari. |
Possibilità di giocare in squadre… | …aumentando notevolmente i tempi morti. |
Per molti aspetti coerente con lo sport. Gioco di abilità senza impatto del caso. | Colore blu delle stone non proprio gradevolissimo. |
Prezzo competitivo. |
Ho comprato compact curling alla Play2014 e ne sono felicissimo :D
Lo uso come filler e ci posso giocare anche con mio padre, che nulla ha a che fare col mondo dei gdt.
Un bel giocattolo, poco imparentato con Agricola o Puerto Rico ma che diverte e da soddisfazioni :)
Preso per quello che è lo trovo un giojellino!
Io ci ho giocato per ore il pomeriggio di Pasqua con mio cugino di 20’anni e due miei cuginetti di 12 anni ciascuno. Giocato in relax è piaciuto un sacco a tutti e i più giovani erano anche i più bravi a lanciare. :-)
ma la plancia è di plastica? forse si può bagnare la plancia con le spugnette per rallentare o velocizzare un tiro?
se così è lo compro subito!
Ci avevo pensato anche io all’inizio, ma credo che sia tutto vano per due ragioni:
1) lo spazio in cui spazzolare è ridotto e mentre le stone da ghiaccio scivolano queste hanno una biglia dentro che ruota (attrito volvente) che sarebbe sicuramente meno influenzata dal cambio di superficie, quindi non credo si avrebbe un effetto apprezzabile;
2) nel ghiaccio si spazzola per aumentare la gittata, qui asciugheresti per ridurla, sempre se riesci ad asciugare qualcosa dato che comunque la biglia interna rimane bagnata e, almeno ché tu non intenda giocare con l’acquaplaning, temo che non cambierebbe nulla.
Purtroppo temo che dobbiamo tenercelo così com’è, però se qualcuno vuole provare magari mi sbaglio :-P