Spiel 2014: io punto su… – parte seconda –

di Daniel “renberche”

Ed eccoci con la seconda puntata dedicata ai giochi in uscita ad Essen che mi hanno maggiormente incuriosito, oggi illustrerò tre titoli e un’espansione. Buona lettura :-)

Il presidente americano Theodore Roosvelt coniò la frase speak softly, and carry a big stick, il fumettista Charles M. Schulz la riadattò con speak sofly and carry a beagle, per il gioco in questione direi che ci sta bene speak softly and carry un goto de graspa. Mi sto riferendo a SpeakEasy, un gioco di bluff e strategia per due giocatori creato dalla coppia Aurélien Bidaud e Henri Redici, pubblicato dalla Capsicum Games ed ambientanto nel periodo del proibizionismo americano.

Si tratta di una rivisitazione dello Lu Zhan Jun Qi, noto maggiormente a noi come Stratego.

Nel gioco gestiremo un clan di gangster e avremo il compito di scovare lo Speakesy avversario prima che questi trovi il nostro. Per chi non lo sapesse lo speakeasy era una specie di locale d’alta classe illegale dove si vendevano alcolici contravvendo così al divieto imposto dalla legge.

Abbiamo due elementi principali che costituiscono il materiale di gioco:

  1. 25 pedine per giocatore, distinguiamo tra queste: lo SpeakEasy, il Boss, il Successore, l’Auto, il Ragioniere, il Corrotto,  l’Accolito, Il Teppista, le Ragazze e i Ragazzini. Ognuna ha un valore numerico e una abilità caratterizzante.
  2. il tabellone, che rappresenta un distretto di una città, costituito da 60 locazioni (rappresentanti Strade, Vicoli, Bar, Edifici) collegate assieme da percorsi lineari.

Nella preparazione i giocatori piazzano segretamente e simultaneamente le 25 pedine nelle varie strade, incroci e bar nella propria sezione del tabellone. Negli edifici non va messo Speak_easy_tabellonenulla sopra; lo SpeakEasy va piazzato in uno dei due bar, le Ragazze nelle strade, vicoli e bar più vicini. E’ fondamentale non dare indizi all’avversario sulla disposizione delle pedine.

Il gioco è estremamente semplice: a turno ogni giocatore sposta una pedina da una locazione all’altra attraverso i percorsi, col vincolo che non si possono prevaricare o occupare sezioni ove è già presente un’altra propria pedina; se si incontra un personaggio avversario nel proprio sentiero avviene uno scontro dove la pedina col valore più alto vince ed elimina quella avversaria del gioco che se la da a gambe (in caso di parità si autoelidono), con le varie eccezioni date dalle abilità dei singoli personaggi.

Il primo giocatore a trovare lo Speakeasy avversario vince la partita!

Devo dire che questo gioco mi attirava parecchio ma personalmente se devo passare una mezz’oretta con un rivisitazione di Stratego vado su Il Signore degli Anelli: La Sfida, molto più appagante, comunque il prezzo di vendita (20€) ne fa un buon filler per due giocatori e non credo che mancheranno gli estimatori.

La vita è un gioco sta scritto sulla scatola di Village, il gioco dove non si sfamano i lavoratori ma li si fanno morire, ma prima di destinarli a miglior sorte perché non dare loro la possibilità di navigare per i sette mare alla ricerca di tesori? Fra poco questo sarà possibile grazie alla seconda espansione: Village Port, distribuita in Italia da Uplay.

Village_PortNella scatola in realtà ce ne sono due, Village Port e la mini Obiettivi di Vita, quest’ultima aggiunge degli obietttivi personali, soddisfabili indipendentemente dal flusso di gioco, che forniscono ulteriori punti vittoria.

I componenti all’interno della scatola sono:

  • un pezzo di tabellone da posizionare sopra l’area del viaggio del gioco base
  • 5 tessere nave mercantile
  • 5 navi merci nei colori dei giocatori
  • 15 carte Capitano
  • tessere Cacao, Tesoro, Thé
  • 16 carte Obiettivi di Vita
  • cubetti aggiuntivi e 4 nuove carte Abitante del Villaggio

La modifica principale introdotta sta nell’azione Viaggiare che ora consiste nel:

  1. Salpare dal porto: l’azione consta di più possibilità:
    • Ingaggiare un capitano: si paga il costo indicato sulla carta, ci sono tre diversi tipi di capitano.
    • Caricare la nave: si possono mettere fino a 3 elementi diversi nella tessera nave personale, sia merci che persone.
    • Muovere la nave: la nave si muove passo passo tra i collegamenti presenti. Il costo del movimento è legato dal tipo di capitano scelto. Vi sono spazi d’acqua che richiedono una spesa in tempo e isole; in quest’ultime si possono recuperare cacao, thé o tesori, vendere beni precedentemente caricati oppure mettere un proprio omino che andrà a fare il missionario (guadagnando punti vittoria).
  2. Continuare la navigazione nel mare
  3. Ritornare al porto: l’azione costa un tempo, si deve restituire il capitano.

Village_Port_tabSe a morire fosse un membro della famiglia che si trova nella zona nuova, questo va messo in uno degli appositi spazi presenti sul mare, ottenendo immediatamente i punti vittoria indicati.

Un ulteriore cambiamento sta nel Mercato, infatti vi si aggiungono due nuove bancarelle adibite alla vendita del cacao e del thé.

Inutile dire che non mancherò di aggiungere questa espansione al gioco, anche se non la ritengo indispensabile per apprezzare il gioco base. Il prezzo di vendita dovrebbe aggirarsi attorno ai 22,95€ (lo stesso di Village Inn).

Ritorniamo in terra polacca con Memorable Stories (Pamiętne Historie) un gioco di edito dalla G3 e realizzato da Piotr Silka per 3-8 giocatori. Memorable Stories

Si tratta di un gioco di narrazione e memoria dove ogni giocatore dovrà prima creare delle storie con le carte a disposizione e poi sperare che gli altri si ricordino quali carte/parole ha usato.

All’interno della piccola scatola vi si trova un mazzo di 110 carte.

La preparazione consiste semplicemente nel distribuire da 3 a 6 carte ad ogni giocatore, in base alla difficoltà scelta.

Il gioco consiste in due fasi:

  1. Memorable Stories_cardsNarrazione: questa fase è divisa in due round: nel primo ogni giocatore dovrà giocare tutte le proprie carte raccontando una storia, calandole via via che dirà la parola corrispondente, mettendo alla fine tutte le carte giocate a formare una pila coperta. Il secondo round e’ analogo, si ripristina la mano e, a partire in ordine inverso dal precedente, si ripete il procedimento.
  2. Indovinare: ogni giocatore pesca le carte dalla prima pila creata e, ora tutti dovranno a rotazione cercare di ricordarsi quale carta è stata giocata da un altro giocatore. Se si indovina si guadagna la carta e la si mette a faccia in giu’ davanti a se: quando un giocatore ha finito la prima pila si passa alla seconda e il procedimento si itera fino a quando non ci sono piu’ carte da indovinare o tutti passano.

Alla fine ogni carta indovinata vale 1 punto vittoria mentre quelle che rimarranno in mano perche’ non ricordate -1. Chi accumula più punti vince.

Tirando le somme ci troviamo davanti ad un gioco buono se rivolto a dei bambini, in quanto stimola la fantasia e la concentrazione ma niente di originale se rivolto al panorama ludico attuale, spero lo stesso di provarlo per mettere alla prova la fantasia narrativa di Canopus :-P

Royals_coverDopo Versailles ci rituffiamo nel 17esimo secolo con Royals, un gioco per 2-5 giocatori progettato da Peter Hawes, distributito dalla ABACUSSPIELE e illustrato dall’arcinoto Michael Menzel (Le Leggende di Andor vi ricorda qualcosa?).

I giocatori sono i rappresentanti di un casato nobiliare e mirano ad espandere la loro influenza in tutta Europa, acquisendo via via posizioni di prestigio e di potere.

Ecco cosa troviamo all’interno della scatola:

  • 99 carte Nazione (le nazioni dove intervenire sono Francia, Regni Germanici, Gran Bretagna, Spagna)
  • 24 carte Intrigo
  • 16 segnalini esagonali Bonus Città
  • 8 segnalini scudati Bonus Nazione
  • 3 segnalini circolari Bonus Casata
  • 24 segnalini quadrati Periodo (6 per nazione)
  • 7 tessere rettangolari punteggio Titolo, ognuna consistente di due metà collegabili (i titoli sono Cerimoniere, Barone, Contessa, Duca, Cardinale, Principessa, Re)
  • 200 cubetti nei 5 differenti colori a disposizione dei giocatori (bianco, grigio, viola, arancione, nero…..ebbene si manca il rosso! :-( )

Per preparare il gioco si devono dapprima distribuire i vari cubetti (occhio che in due giocatori bisogna scegliere obbligatoriamente bianco e nero, non per scelta calcistica ma perché ce ne sono di più in dotazione), mettere il tabellone al centro del tavolo, disponendo sopra tutti i segnalini Bonus negli spazi appositi, rimuovere eventuali carte Nazione in base al numero di giocatori e rivelarne tre, mescolare poi le carte Intrigo ma senza rivelarne; il giocatore più giovane inizia per primo.

Il turno di gioco procede in ordine orario ciclicamente, il giocatore di turno ha a disposizione due azioni:

  1. Royals_compPescare carte (obbligatoria): ad eccezione del primo turno si dovrà scegliere se pescare 3 carte Nazione (rivelate o meno) oppure 1 carta Nazione e 1 carta Intrigo. Il limite delle carte è pari a 12 (Nazione) e 4 (Intrigo).
  2. Giocare carte (facoltativa): ci sono due scelte possibili che possono eseguite in qualsiasi ordine e frequenza. Nel dettaglio:
    • Occupare una posizione vacante: utilizzare due cubetti per indicare l’azione, uno per la posizione nel tabellone l’altro nella corrispondente tessera Titolo. In ogni città ci sono una o due posizioni influenza disponibili (ad esempio a Dijon c’è la Principessa e il Barone) e i numeri presenti rappresentano il costo in carte Nazione e l’ammontare in punti influenza che si otterranno  durante la fase punteggio.
    • Rilevare una posizione occupata: per occupare una posizione ove già presente un cubetto avversario bisogna far uso delle carte Intrigo per scalzare il giocatore per poi riapplicare la procedura scritta sopra.

    Al termine di ogni turno si verifica se sono soddisfatte le condizioni per eventualmente ottenere qualche segnalino bonus, ad esempio per la presenza in ogni nazione o se si è stati i primi a occupare una posizione in una città.

Un periodo di gioco termina immediatamente quando non ci sono le tre carte Nazione da rivelare; in questo caso si rimescolano gli scarti e si effettua una fase di punteggio dove si controlla quali sono stati i due giocatori che hanno ottenuto la maggior influenza finora, e otterranno i relativi segnalini Periodo.

Dopo il 3° periodo di gioco la partita termina e si assegnano i punti anche delle tessere Titolo: chi ha la maggioranza di cubetti ottiene i punti indicati, in caso di parità si dividono. Colui che avrà totalizzato il maggior numero di punti sarà il vincitore.

Siamo davanti ad un gioco rivolto ad un pubblico molto ampio, di certo non sembra molto profondo o innovativo, buono per passare un’oretta, l’ambientazione non mi sembra molto influente, mi sembra poco valido in due giocatori mentre credo renda al meglio in 4-5. E’ molto importante capire quali carte pescare pianificando le azioni con un raggio medio di tempo, poco preponderante l’aspetto aleatorio, presente solo nella pesca delle carte ma aggirabile. Il prezzo dovrebbe aggirarsi su 37€

E per oggi ho concluso al prossimo appuntamento!

Renberche

German per vocazione e genetica, ma amante anche dei giochi storici. Gioca a tutto ma si lamenta quando c'è un dado da tirare. Conosciuto anche come il nauta polacco, data la passione per i giochi in tema Est Europa. La mia top 3? Agricola, Twilight Struggle, Race! Formula 90. La mia bottom 3? Unlock, Avalon e Intrigue. Perché una formica come logo? Ovvio perché adoro i giochi con le formiche (e anche api, ma dovevo scegliere). Dov'è Alkyla? C'è un articolo a riguardo. Extra: divoratore di libri, fanatico di F1, socio CICAP e web master di questo sito.

3 pensieri riguardo “Spiel 2014: io punto su… – parte seconda –

  • 2 Marzo 2015 in 23:21
    Permalink

    Avrei domande da fare sul gioco Royals: qualcuno ha avuto modo di provarlo? Secondo voi merita? Pur essendo un gioco di maggioranze secondo voi rimane valido anche se giocato in due?
    Grazie.

    • 6 Marzo 2015 in 11:38
      Permalink

      Ciao Massimo, da quanto ne so nessuno di noi l’ha provato quindi non possiamo darti un giudizio in merito. Se dovesse capitarci tra le mani non esiteremo a scriverne.

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