Spyfall: una spia è fra noi… ma non sa dove
di Alberto “Doc”
Come ormai avrete iniziato a capire, i giochi di bluff e deduzione hanno decisamente un certo ascendente su di me. Ad Essen avevo puntato su 27th passenger che però non si è mostrato alla fine così ben fatto come speravo. Oggi sono incappato in un nuovo party game che potrebbe avere invece qualche chances in più di centrare l’obiettivo. Sto parlando di Spyfall della Hobby World. Diamoci un occhio insieme.
L’ambientazione già dal titolo (chi non ha pensato subito a Skyfall?) ci porta nel mondo di spie e agenti segreti intenti a nascondere la propria identità e a rivelare quella degli altri. In questo filler da 15 minuti sarà però presente una sola spia che dovrà tenere ben celata la propria vera natura dagli altri giocatori cercando invece di capire in quale luogo si trova.
Entriamo nel merito del gioco venendo alle meccaniche. Il turno è molto semplice. Viene data una carta luogo a tutti i giocatori. Questa carta mostra il medesimo posto eccetto che una che porta invece la scritta SPY. Quindi tutti eccetto la spia sanno dove si trovano. Durante il turno i giocatori si pongono domande l’un l’altro per cercare di capire chi è la spia e smascherarlo mentre dall’altra parte la spia dovrà cercare di ascoltare bene per capire dove si trova senza compromettersi. Le domande quindi dovranno essere ben pensate e altrettanto dovranno esserlo le risposte se si vorrà arrivare a individuare certi particolari senza sbilanciarsi troppo. Il turno termina quando un giocatore accusa un altro di essere la spia, o quando la spia dichiara di sapere in che luogo si trova o in ultima battuta se sono passati 8 minuti e nessuno ha dichiarato nulla di quanto prima.
Individuare la spia porta punti vittoria per il dichiarante e per chi dichiarerà la stessa persona se l’intuizione è corretta e viceversa la spia farà punti individuando dove si trova.
Dopo un dato numero di turni il gioco ha termine e chi ha conseguito più punti vittoria sarà il vincitore.
Come avrete capito il gioco è tanto semplice quanto ben congegnato e se la spia se la sa giocare bene, non dubito che le partite possano essere stimolanti per chi come me ama bluff e deduzione. L’unica pecca può stare proprio in chi interpreta la spia: se non ha la sa raccontare e viene individuato alla svelta, il gioco potrebbe essere meno avvincente di quello che promette. Quindi avere il gruppo di gioco giusto con un titolo simile può fare la differenza. Tenetelo presente se vi ha incuriosito come è capitato a me.