Cherry Games #5 – Roma + Arena
di Chiara “Emytér” e Daniel “Renberche”
In questo Cherry Games parliamo di un gioco (o meglio tecnicamente due giochi) di Stefan Feld: Roma e Arena: Roma II. Cominciamo con lo spiegare il perché siamo indecisi se parlare di uno o di due giochi. La maggior parte di voi avrà già sentito parlare del noto autore tedesco, papà di Bora Bora, Brugge, Amerigo, Rialto ecc ecc.
Ciò che forse non sapete è come e quando egli abbia fatto la sua comparsa come autore di giochi da tavolo. Beh non avete di che preoccuparvi, siamo qui anche per questo! Il primo gioco pubblicato da Feld, almeno di cui noi siamo a conoscenza, è proprio Roma di cui stiamo per parlare, che fa la sua comparsa nel 2005. Pur da amanti dei suoi giochi, dobbiamo ammettere che questo non gli è riuscito troppo bene. E forse l’ha pensato anche lui…
Per certo quattro anni dopo è uscito Arena: Roma II. Senza scendere, per ora, nei dettagli, possiamo dirvi che quest’ultimo è una rivisitazione del primogenito: le meccaniche sono praticamente invariate, cambia però il mazzo di carte. Precisiamo subito che NON si tratta di un’espansione di Roma! Il gioco è stand-alone, ed è invece il precedente che può, eventualmente, fungere da espansione in ben tre modi diversi. Ovviamente abbiamo provato per voi tutte le possibili combinazioni.
Partiamo dai giochi singoli.
ROMA
Una volta preparata l’area di gioco, ovvero dopo la disposizione dei gettoni azione dado, ogni giocatore prende tre dadi dello stesso colore e dieci punti vittoria dai 36 disponibili. Fatto questo, con un veloce draft, si piazzano quattro carte nelle zone dei giocatori. La partita può ora iniziare.
I turni in Roma si alternano, le fasi costituenti sono:
- Pagamento punti. Il giocatore perde tanti punti vittoria, che andranno restituiti nella riserva, quanti sono gli spazi dado non utilizzati, ovvero quelli che non hanno una carta posta di fronte.
- Tiro dei 3 dadi azione.
- Svolgimento delle azioni. Il giocatore svolge delle azioni utilizzando i suoi dadi, in base ai risultati ottenuti. Innanzitutto può sfruttare un dado per attivare la carta piazzata davanti al gettone di ugual valore. Ogni carta ha delle abilità specifiche, alcune fruttano bonus o punti al giocatore, altre vanno a colpire l’avversario. Vi sono anche due gettoni liberi dai quali è possibile ottenere sesterzi ovvero una carta da giocare. Inoltre è sempre disponibile un’azione non vincolata ai dadi, cioè posizionare una nuova carta davanti a se, pagandone il costo indicato.
L’alternanza prosegue fintantoché non venga a verificarsi una delle due condizioni di fine partita:
- un giocatore termina i punti vittoria decretando la sua sconfitta;
- finiscono i punti vittoria dalla riserva. In questo caso si procede col conteggio e chi ne ha di più vince.
E’ di certo vero che il fulcro della società romana era il foro, ma qui ci sembra che il teutonico autore abbia preso un po’ troppo sul serio questa affermazione. Di fatto, tra le 52 carte presenti, vi sono ben 6 Forum che sono praticamente il mezzo unico per ottenere i punti vittoria; vi sono difatti altre 6 carte utili solamente se legate al forum. Per quanto riguarda le carte rimanenti solo altre 5 forniscono punti vittoria (e in maniera abbastanza esigua, eccezion fatta per il Mercator, il quale richiede però un costo in sesterzi per nulla insignificante). Tutte le altre carte hanno degli effetti di attacco alle carte dell’avversario o di supporto per le proprie azioni, però risultano abbastanza superflue. Durante una partita si vede mediamente un terzo del mazzo e la strategia diventa quindi, quasi forzatamente, quella della ricerca e sfruttamento del Forum, rendendo di fatto le partite monotone e poco avvincenti, nonostante la potenzialità apparentemente elevate del gioco.
Un’ulteriore nota dolente è la simbologia delle carte, che richiede continui consulti del regolamento anche di fronte ad un certo numero di partite alle spalle.
ARENA: ROMA II
Come anticipato, Arena: Roma II riprende in todo le meccaniche del predecessore, aggiungendo alcuni elementi. La prima differenza è la presenza di un nuovo spazio azione, Corruzione, che riduce la casualità del tiro di dadi. La carta presente presente in questo spazio può, infatti, essere attivata con un qualsiasi risultato di dado, a patto che sia accompagnato da una bustarella di pari valore. Si ha così anche una carta attivabile in più.
La seconda differenza sta nel mazzo di carte, che risulta completamente rinnovato. E’ vero sì che rimane la presenza del Forum, ma la potenza di quest’ultimo ne esce nettamente smorzata. Vi è una maggiore varietà di carte, non solo nei contenuti ma anche negli effetti che queste danno alla partita, rendendo le sfide molto più avvincenti. In particolare, abbiamo notato che le carte interagiscono meglio e quindi non si deve più cercare forzatamente l’attivazione di una singola carta davanti a se. Ognuna può essere utile per uscire vincitori e questo ci rende soddisfatti da quasi ogni risultato dei dadi. Inoltre, a seconda delle carte che ci troviamo in mano all’inizio della partita sbocciano diverse strategie di gioco.
Infine, non di poco conto, c’è stata la scelta di abolire le poco chiara simbologia a favore di una più esaustiva descrizione testuale.
Ecco ora le varie varianti che ci vengono proposte.
VARIANTE 1 = ARENA+ROMA
Questa variante prevede un unico mazzo creato mescolando i due base. Le aspettative iniziali erano elevate ma il risultato non è stato all’altezza: le carte di Roma perdono nettamente il confronto con quelle di Arena e non si notano particolari combo tra le due versioni. Inoltre il mazzo, se non precedentemente scremato, diviene notevolmente pingue e decisamente appesantito dalla presenza di ben 10 Forum (manco si giocasse a Impero!).
VARIANTE 2 = ARENA VS ROMA
In questa variante ogni giocatore ha il proprio mazzo di pesca: uno gioca col mazzo di Roma e uno con quello di Arena. Oltre ad essere interessante dal punto di vista ludo-logico valutare l’evoluzione da un titolo all’altro, ci si ritrova, quai inaspettatamente, a divertirsi per l’estrema asimmetria che si crea nella partita. Il giocatore con Roma si ritrova, infatti, con un conto alla rovescia dove le sue possibilità di vittoria (come notato incentrate sull’uso del Forum) scemano via via che i turni passano, mentre il giocatore con Arena si diletta tra colpi bassi e molteplici raccolte di punti, di minor rilievo ma sempre costanti.
VARIANTE 3 = MISTO VS MISTO
Questa è una via di mezzo tra le due precedenti, in quanto ogni giocatore ha il proprio mazzo di 55 carte creato da un miscuglio degli altri due. Non è specificato nel regolamento, ma noi abbiamo provato questa versione dividendo in maniera bilanciata le varie carte. Se il calcolo delle probabilità non è opinione questa versione e quasi uguale alla Variante 1. Può funzionare leggermente meglio, se i mazzi vengono creati con criterio, ma i problemi sopra elencati restano.
Considerazioni Finali
Riassumendo…
Roma | Arena: Roma II | |
Longevità | Scarsa | Buona |
Durata | Troppo breve | Bilanciata |
Interazione | Poco efficace | Decisiva |
Dipendenza dalla lingua | Nessuna | Media |
Per quanto riguarda regolamento e materiali i due titoli non presentano grosse differenze, chiaro e lineare il primo e di qualità il secondo. La grafica appare leggermente più gradevole in Arena. Le meccanica di gestione del tiro di dadi verrà ripresa con ottimi risultati nei titoli seguenti dell’autore, qui è abbastanza basilare e l’impatto della fortuna non è indifferente.
Laconicamente: comprate Arena: Roma II, lasciate perdere Roma. Ora, per quanto brutale possa apparire il giudizio, rispecchia in pieno le sensazioni provate durante le numerose partite fatte.