Museum: alla ricerca di reperti delle antiche cività
di Alberto “Doc”
dopo aver giocato a Thebe ancora molti anni fa, la speranza di trovare un altro titolo in cui ricercare e collezionare reperti, effttuare gli scavi e predisporre esposizioni mi sempre rimasta. Chiaramente in un titolo che sapesse argomentare il tutto in una chiave nuova e diversa sal suo predecessore. E proprio alla scorsa fiera ad Essen i vivaci colori di un titolo in dimostrazione avevano catturato la mia attenzione verso un titolo che mi ha subito fatto collegare a Thebe. Parlo esattamente di Museum. Non avendolo potuto provare la ed essendo in corso la relativa campagna Kickstarter che sta ottenendo ottimi riscontri, ho deciso di approfondirlo ed eccone una generale panoramica.
Museum ci porta nell’epoca d’oro di queste strutture, ovvero nei primi del novecento quando lo sviluppo tecnologico ha permesso a molti esploratori e archeologi di poter accedere a luoghi e scoperte fino ad allora impensati scatenando allo stesso tempo una vera e propria caccia alle antichità. E su questo sfondo, i giocatori nelle vesti di curatori di importanti musei, dovranno reperire dai quattro continenti cari oggetti delle civiltà del passato con cui realizzare mostre e costruire collezioni.
Il tutto si traduce in un setup in cui ogni giocatore dispone di una propria plancia museo dove ospitare i reperti rivenuti, disponendoli in maniera logica per formare raccolte a tema. La plancia principale di gioco invece ospita mazzi di carte Oggetto rappresentanti i 4 continenti (dove poter ottenere i cimeli), carte Evento e carte Notorietà oltre che a segnalini Prestigio e Opinione pubblica. Chiude il tutto la plancia Personale dove porre 3 carte Personale a faccia scoperta.
Il turno di gioco si divide in due fasi ovvero:
La fase Esplorazione: i giocatori hanno la possibilità di collezionare nuove carte Oggetto. Il giocatori attivo pesca obbligatoriamente una carta da uno dei quattro continenti e poi in ordine gli altri giocatori possono fare lo stesso.
La fase azioni: i giocatori scelgono di svolgere una delle due seguenti: Rinnovare il Museo o Effettuare un inventario.
Con la prima azione il giocatore può collezionare carte dalla propria riserva personale (la propria mano di carte), dalla propria riserva comune (i propri scarti) o dalla riserva comune di un altro giocatore. I costi di tale azione devono essere pagati con altre carte Oggetto o con l’uso di punti Prestigio. Durante questa fase è inoltre possibile assumere personale per il museo acquisendo carte Personale dalla omonima plancia.
Se non si può o non si vuole seguire l’azione rinnovo, mediante l’operazione di inventario il giocatore può recuperare dagli propri scarti alla propria mano tante carte quante egli desidera. Non ha però la possibilità di assumere alcun personale per il museo.
Quando tutti i giocatori hanno svolto le loro azioni, il turno ha termine e si effettua una fase di rimpinguo per le proprie carte oggetto, si aggiunge una nuova carta personale e (dal secondo turno in poi) si mette in gioco una carta evento e se ne applicano gli effetti.
Ogni volta che una carta oggetto viene posizionata sulla propria plancia museo, il giocatore effettua subito il conteggio dei punti conferiti dalla carta (o dalle carte). Quando un giocatore raggiunge o supera i 50 punti vittoria, la partita ha termine. I giocatori completano il turno in corso, e ne eseguono uno finale. Si contano poi i punti per le collezioni realizzate in base a tre criteri: civiltà, domini e Patrono. Chi al termine avrà accumulato più punti vittoria sarà infine il vincitore.
Museum è un tipico gioco di collezione oggetti con un turno semplice di gioco e alcune meccaniche già note ma ben collaudate. Abbiamo infatti l’uso di carte come moneta per metterne in gioco altre alla Race for the galaxy o l’inserimento di carte evento per variare le normali situazioni di gioco. A questo si aggiungono altri elementi che conferiscono al titolo una buona varietà di opzioni. Se infatti la azioni sono solamente due, vi sono però le modalità di raccolta e le altre azioni di correlate (come quella del personale) a fornire diversi spunti su come ottimizzare la propria esposizione museale. Anche l’ambientazione nel suo piccolo dovrebbe essere abbastanza calzante ed in questo senso il piacevole comparto grafico che incornicia il gioco è di sicuro aiuto. Nel suo genere per questo lo trovo interessante e degno di essere messo alla prova. Non ci resta che aspettare il regolamento finale (quello da cui ho tratto le informazioni è il beta) e la sua uscita che, salvo ritardi, è prevista per il prossimo Agosto 2018.