Imperium: The Contention – il 4X si fa gioco di carte


di Alberto “Doc” | Imperium: The Contention

Benché non sia particolarmente abile nel giocarli, rimango sempre affascinato dai titoli 4X in particolar modo quando questi propongono fazioni asimmetriche e una ambientazione fatascientifica. Per questo, quando ho incrociato la pagina di Imperium: The Contention ho avuto la curiosità di fermarmi ad approfondire, a maggior ragione quando ho visto che si trattava in sostanza di un gioco di carte: un’abbinata insolita per un 4x, categoria che di solito coglie sempre l’occasione di mettere in pista miniature, segnalini e una bella plancia su cui giocarli.

Con Imperium: The Contention siamo catapultati in una galassia in cui diverse fazioni se ne contendono la supremazia espandendo i propri domini per avere alla fine il totale controllo dell’Imperium. Un’ambientazione piuttosto classica e su cui l’introduzione al gioco non spende troppe righe per dettagliarla meglio. Fortunatamente la bozza di regolamento pubblicata sulla pagina KS riesce a darci qualche informazione aggiuntiva in particolare sulle sei fazioni con cui poter giocare.

Sicuramente meglio descritta è la parte relativa alle meccaniche e agli obiettivi di gioco. Ogni partita si svolge lungo una serie di turni in cui i giocatori dovranno porre molta attenzione sia alle condizioni di vittoria, sia soprattutto a quelle di sconfitta. Infatti se il proprio mondo di origine viene distrutto o il proprio indicatore di favore finisce a zero o meno, il giocatore ha perso ed esce dalla partita.  Viceversa si vince se si è l’ultima fazione rimasta in gioco o se si è riusciti a piazzare tutti i propri segnalini colonia.

Il favore come potete immaginare è una risorsa fondamentale nel gioco, rappresenta l’influenza che si ha all’interno dell’impero e non solo è importante per non perdere la partita, ma fornisce anche le risorse con cui poter trovare alleati.

All’inizio della partita ogni giocatore sceglie una fazione e viene configurata la mappa di gioco in base al numero dei partecipanti. Ogni giocatore riceve 8 punti favore, 7 segnalini colonia e pesca la propria mano iniziale di carte (quattro) a cui viene aggiunta la carta Bluff. E’ possibile a questo punto effettuare il Mulligan qualora le carte non risultino particolarmente utili\interessanti, scartendo l’intera mano e pescandone un’altra (la carta Bluff non viene scartata). Si determina il primo giocatore a cui viene dato il corrispettivo segnalino (lo scettro dei Void).

Il turno di gioco si sviluppa lungo una serie di fasi come segue:

  • Fase Iniziale: si effettua la produzione delle risorse in base alle locazioni che si occupano, Si pesca una carta da aggiungere alla propria mano e si attivano gli effetti delle carte in gioco relative a questa fase.
  • Comando: in base alla priorità in cui sono i giocatori, vengono svolte le attività di movimento delle navi e le attività di sviluppo, come ad esempio la colonizzazione
  • Faccia a faccia: i giocatori giocano simultaneamente una carta dalla propria mano risolvendone gli effetti salvo che non sia una carta bluff. La cosa si ripete finché tutti non hanno giocato la propria carta bluff o i giocatori non hanno risorse per mettere in gioco altre carte.
  • Battaglia: per ogni unità in possesso al giocatore che abbia almeno un valore di uno in attacco, può essere eseguito un attacco verso una locazione nemica o una nave o ancora una stazione all’interno dello stesso settore.
    Navi e stazioni difendono in automatico la locazione attaccata. I danni sono pari al valore di attacco dell’unità attivata. Una locazione distrutta viene coperta e il proprietario perde tanto favore qunto il valore di difesa posto sulla carta appena girata. Alla fine del turno le unità danneggiate (ma non distrutte) vengono riparate eliminando totalmente i danni ricevuti. Se al termine di questa fase un giocatore è riuscito a piazzare tutti i propri segnalini colonia, ha vinto la partita.

Come capita spesso nei giochi di carte, sono proprio queste ultime a far capire molti degli aspetti di gioco (ad esempio in questo caso, come acquisire e perdere favore, come piazzare una colonia e via dicendo…) per questo se il turno di gioco può darvi una idea di come si svolge la partita, difficilmente potrà darci davvero il polso della situazione. Questo è un gioco che va provato. Imperium: The Contention ha la bella idea di rendere il 4x in versione mazzi di carte da giocare su una griglia che rappresenta lo spazio conosciuto. Se di base contiene tutti gli elementi tipici di questa categoria di gioco, introduce anche una meccanica che a molti potrebbe far storcere il naso, ovvero quella dell’eliminazione del giocatore. Certo, è piuttosto difficile che la cosa si verifichi a inizio partita ma resta sempre il fatto che si potrebbe essere sconfitti e dover aspettare anche una mezzora per saper l’esito della partita. D’altro canto posso capire che per l’ambientazione invece la cosa sia calzante. Degustibus. Personalmente a me non fa impazzire e forse avrei optato per altre opzioni. Detto questo la curiosità di fare una partita a Imperium: The Contention mi rimane tutta, ma non so se sia sufficiente a farmi fare il pledge di questo Kickstarter. Non mi rimane che lasciarvi il link alla bozza del regolamento per i vostri personali approfondimenti e augurarvi una buona lettura!

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