Concept – Recensione

Meccaniche

Concetti fondamentali

Concept - Esempio giocoConcept è un gioco a punti e il cuore della sua meccanica, come già detto e scusate la ridondanza, è il far indovinare dei concetti agli altri giocatori utilizzando delle icone che rappresentano dei concetti più semplici. Il gioco consiste nel dividersi in squadre di due membri ognuna, ma in realtà il vincitore sarà una persona singola. Com’è possibile? Perché a turno ogni squadra pesca una carta e cerca di far indovinare un concetto tra quelli indicati dalla carta agli altri giocatori, ma solo uno indovina e i punti li prenderanno i membri della squadra e il giocatore che indovina. Ne consegue che i membri delle squadre in realtà giocano insieme solo per far indovinare ma giocano singolarmente per indovinare. Secondo il manuale, il giocatore che indovina prende 2 punti mentre i membri della squadra prendono un punto ciascuno. Si continua così finché non vengono assegnati tutti i segnalini da 2 punti presenti nel gioco, a quel punto la partita volge al termine. La difficoltà dei concetti scelti sulla carta è irrilevante, gli autori si giustificano dicendo che hanno preferito concentrare il divertimento sul gusto di indovinare o far indovinare, piuttosto che su un sistema a punti in funzione della difficoltà del concetto stesso (peccato).

Come funziona il meccanismo per indovinare le parole sulle carte? Molto semplice. I giocatore scelgono il concetto dalla carta e guardano il tabellone per individuare i concetti elementari necessari per indovinarlo. Il gioco mette a disposizione dei segnalini di vari colori per individuare i concetti elementari principali e secondari e per correlarli o metterli in relazione tra loro. Per esempio, supponiamo che devo far indovinare “leopardo”, probabilmente una buona scelta è mettere il punto di domanda, che è il segnalino corrispondente al concetto elementare principale, sull’icona “animali” e un cubetto verde, sempre relativo al concetto elementare principale, su l’icona “veloce”. Possono essere piazzati anche più cubetti sullo stesso concetto come rafforzativo, “7 nani” può essere il punto di domanda sull’icona “basso” e 7 cubetti sull’icona “uomo”. Questi però sono concetti abbastanza semplici, in altri casi dovrete utilizzare più concetti elementari connessi tra loro. Per esempio, per riconnettermi ai 7 nani, se dovessi far indovinare “Biancaneve” probabilmente metterei come concetto principale il segnalino su “donna” e un cubetto su “personaggio fittizio e immaginario” e poi come concetto secondario, quindi con un punto esclamativo di un altro colore e relativi cubetti, le icone dette prima utilizzate per indicare i 7 nani. Il libretto di istruzioni riporta diversi esempi, anche complessi, come possibili modi di far indovinare concetti come “Leonardo di Caprio”, “cowboy” e “Asterix e Obelix”. Per aiutare i giocatori nella scatola sono presenti 2 fogli illustrativi quadrati con i significati più comuni per le diverse icone del tabellone, ma nulla vieta di utilizzare quelle icone per altri concetti e significati.

Non è previsto un tempo limite per indovinare il concetto e nemmeno un limite al numero di tentativi per ogni giocatore. Ovviamente la squadra che sta facendo indovinare non può parlare ad eccezione delle parole “si” e “no”, però è possibile spostare i segnalini e i cubetti sul tabellone e indicare con le dita una sequenza di concetti elementari. Volendo è anche possibile chiedere l’aiuto di un terzo giocatore che aiuti la squadra a far indovinare il concetto, anche se non si specifica se questo giocatore prenderà i punti come se facesse parte della squadra che ha fatto indovinare il concetto oppure no.

Cosa non va in questo titolo?

Concept - Fogli riassuntiviPer quanto la meccanica e l’idea di gioco mi abbiano conquistato da subito, infatti l’ho acquistato, devo ammettere che il regolamento fa davvero acqua da tutte le parti. Perdonate la brutalità, ma se fossi un neofita credo che rimarrei decisamente spiazzato. Iniziamo dalla mancanza di due regole: una che remuneri l’aver indovinato o fatto indovinare un concetto molto complesso e una che limiti il tempo per indovinare (o che regoli il numeri di tentativi), sono aspetti che tenderebbero ad appiattire il gioco. Qualcuno obietterà subito che basta mettere un limite di tempo e dare più punti per i concetti più complicati. Però dentro la scatola manca una clessidra e i punti vittoria sono in numero limitato al punto che in 12 giocatori si riesce a fare un giro e mezzo (un giro solo se si considera strettamente la regola per cui la partita termina una volta assegnati tutti i segnalini da 2 punti), nell’ipotesi rara ma non impossibile che si indovini sempre. Se si inizia a distribuire più punti per ogni carta, il tempo di gioco diminuisce molto e non è detto che si riesca a fare un giro completo al numero massimo di partecipanti. Altro aspetto negativo è la mancanza di una regola esplicita per giocare in un numero dispari di giocatori. A prima vista può non sembrare un problema, il primo giro si fa squadra con il giocatore a sinistra il secondo giro con il giocatore a destra, ma se si gioca in più di 8 giocatori, sempre nell’ipotesi che si indovini ad ogni turno, non si riescono a fare 2 giri completi. Infine devo segnalare anche una certa lacunosità del regolamento sui margini di manovra per indovinare: se devo far indovinare “Poseidone” e un giocatore dice “Nettuno” va bene lo stesso? Se invece di “Il Trono di Spade” si dicesse solo “Trono di Spade” o “Game of Thrones” va bene comunque? A rigor di logica si dato che il gioco si chiama Concept e non Perfect Statement, quindi dovrei far indovinare un concetto non un qualcosa di preciso alla Trivial Pursuit. Però se il regolamento eliminava questo dubbio era meglio. Un giocatore esperto non si spaventa, prende il cronometro del cellulare perché manca la clessidra, prende carta e penna perché non ci sono abbastanza segnalini punti vittoria e decide che la partita termina quando ogni giocatore ha fatto squadra con 2 persone, se sono in dispari, per far indovinare. Vero! Però sono comunque varianti casalinghe da concordare con tutti i giocatori ad inizio partita, inoltre per i neofiti non è detto che sia così e potrebbe quasi apparire come un titolo incompleto e lacunoso.

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Canopus

Giocatore per passione, german di vocazione, non dico di odiare la presenza del caso nei giochi ma io e la dea bendata abbiamo rotto molto tempo fa e non siamo rimasti proprio in buoni rapporti. Divoratore di fumetti, anime, serie televisive, giochi e soprattutto buon cibo; appassionato di viaggi e buon cibo; ho una natura curiosa e sono fiero di essere un ossessivo compulsivo (ma pure un po’ convulsivo) per schematizzazioni e analisi, oltre che… un amante del buon cibo. Ok, mi piace il buon cibo! Scrivo prevalentemente recensioni e sono specialista delle moderne tecniche di management, come il pungolo elettrico, che utilizzo con i nauti. Gioco come non ci fosse un domani!

2 pensieri riguardo “Concept – Recensione

  • 8 Gennaio 2015 in 16:13
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    non so se è un problema del mio browser, però la formattazione della parte riassuntiva non entra nel campo di testo deputato a contenerla: alcune parole sono troncate e l’effetto, sebbene divertente per alcune parole come “analizzare”, non credo sia quello voluto!
    Grazie per la recensione credo che con qualche aggiustatina ad hoc al regolamento potrebbe essere un bel titolo.
    Numero di giocatori consigliato?

    • 8 Gennaio 2015 in 17:24
      Permalink

      Grazie per la segnalazione, dovrò fare due chiacchiere prima o poi con il signor wordpress. ;-)
      Personalmente lo trovo un ottimo titolo anche se ho dovuto inserire diversi fattori correttivi, ma puoi trovare molte idee online. Credo che come numero ottimale sia 6 / 8 giocatori, in più si fa un po’ troppo casino per i miei gusti, ma dipende anche dalla compagnia di gioco.

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