Fabled Fruit, Friese incontra il sistema Legacy (o quasi)

di Davide “Canopus” Tommasin Fabled Fruit

L’idea che un gioco si evolva nel tempo e mantenga un cambiamento da partita a partita è sicuramente un’idea intelligente e affascinante, ma è anche innegabile che il sistema Legacy, nome dato a questo meccanismo, comporti un contro non da poco: non si torna indietro. Se ad un certo punto volete ripartire da capo e resettare il sistema non è possibile, così come pensare di rivendere il titolo come usato diventa una pura ingenuità. C’è poi da discutere quante partite sono necessarie per arrivare allo stato finale, se queste rappresentino un buon valore di longevità, tenendo conto che poi si continua a giocare sempre allo stato finale, e se ripagano la spesa iniziale. Certo, al momento per molti questi non sembrano grossi difetti, anche se sottolineo al momento, a mio parere stiamo vivendo una specie di periodo transitorio di ubriachezza verso questa novità, forse la più grande nel panoramica ludico degli ultimi anni, ma che a breve l’unica evoluzione possibile sarà un Legacy azzerabile… poi magari mi sbaglio, è comunque solo una mia opinione. Opinione che devo avere in comune con Friedmann Friese della 2F-Spiele, il tizio di Alta Tensione, perché con questo Fabled Fruit, almeno dal punto di vista delle meccaniche, sembra essersi avvicinato a questo risultato.

Fabled Fruit è un gioco di carte da 2 a 5 giocatori con ben 310 carte suddivise in:

Fabled Fruit - Carte - fonte: bgg– 240 carte luogo: 4 carte per ogni luogo numerate da 1 a 58 e 8 carte con il numero 59. Ogni luogo è caratterizzato dal disegno di un animale, un testo che ne descrive gli effetti e un prezzo da pagare per ottenere un “succo di frutta da favola”.

– 60 carte frutta: 12 per ognuno dei 5 frutti del gioco, ossia banana, cocco, uva, ananas e fragola;

– 10 carte frutti misti: con due frutti, tra i 5 citati, per carta.

Completano la dotazione sei sagome di legno di animali (elefante, giraffa, pinguino, pecora, tartaruga e serpente) con rispettivi token in cartoncino, un segnalino di legno a forma di scimmietta detto il ladro, un token di cartoncino per ognuno dei 5 frutti, 3 token a forma di cocktail alla frutta e 3 token doppio turno.

La “trama” sembra un po’ da gioco per bambini, di fatto parliamo di un family game. Praticamente siamo animali che si divertono a raccogliere e scambiarsi frutti da spremere per mixarli e ottenere cocktail a base di frutta. Praticamente organizzatori di “selvaggi” cocktail party. La caratteristica del titolo, che ricorda il sistema Legacy, è che ad ogni partita il gioco evolve un pochino, così che nella partita successiva si avrà in realtà un gioco leggermente diverso; lasciando comunque la piacevolissima possibilità di azzerare le modifiche così da ripartire da zero ogni volta che lo si desidera.

Il setup è abbastanza semplice e ha una caratteristica interessante. Il mazzo dei luoghi si trova già ordinato all’interno della confezione, e mai andrà mescolato, basta disimbustarlo e piazzarlo sul tavolo prendendo le carte in cima al mazzo corrispondenti ai luoghi dall’uno al sei e formando 6 pile di mazzetti sul tavolo. Ogni giocatore, poi, prende il suo token animale e la sagomina di legno corrispondente, e due carte frutta.

Ogni giocatore, a suo turno, esegue 3 azioni in sequenza:

Muovere il proprio animale in un nuovo luogo: il giocatore piazza il proprio animale in cima ad uno dei sei mazzetti luogo. Se in questo luogo è presente l’animale di uno o più giocatori, si deve consegnare una carta frutta dalla propria mano ad ogni giocatore.

Fabled Fruit - Setup - fonte: bggUtilizzare l’azione del luogo: in genere, per la prima partita, consiste nella possibilità di raccogliere carte frutta dal mazzo apposito, non c’è un limite di carte in mano.

Acquistare la carta posizione come fosse un succo di frutta “favoloso”: scartando le carte frutta dalla propria mano come indicato infondo alla carta luogo la si può acquistare. Le icone cocktail contano come frutti jolly. La carta acquistata è piazzata coperta davanti al giocatore. Se il mazzetto corrispondente alla posizione viene esaurito si prende un nuovo set di carte luogo dal mazzo centrale e si forma un nuovo mazzetto.

La partita termina appena un giocatore ha un certo numero di carte luogo davanti a se, per esempio 4 in 3 giocatori. Si procede col terminare il round in modo che tutti gli avversari abbiano modo di eseguire un ultimo turno. Il vincitore sarà quello con più carte luogo davanti a se, in caso di pareggio si controlla chi ha più carte frutta ancora in mano.

Ora viene la parte interessante di Fabled Fruit: il salvataggio dello stato del gioco. Le carte posizione acquistate sono piazzate nella scatola e non rimescolate tra le altre carte. La partita successiva si formeranno i mazzetti luogo con le prima 24 carte del mazzo luoghi. Man mano che si procede con il gioco entreranno quindi in gioco nuove carte con nuovi effetti che faranno attivare il segnalino ladro, i segnalini doppio turno e le carte frutti misti, evolvendo quindi lo stato del gioco e aggiungendo regole addizionali con il tempo.

Fabled Fruit - Componenti - fonte: bggConcludendo, come si può notare l’idea di base è davvero molto semplice, direi banale. Ma proseguendo con le partite le regole aumentano dando nuove opportunità strategiche e introducendo elementi sempre più complessi. Praticamente una sorta di sistema Legacy azzerabile ricomponendo il mazzo come nella prima partita. Certo, di fronte ad un regolamento così semplice e un motore di gioco governato solo da delle carte, la possibilità di azzerare sembra una meccanica facile da implementare, ma sta di fatto che funziona e che con qualche accorgimento in più si può, a mio parere, applicare anche a giochi più complessi.

Tornando al titolo in questione, confesso di essere un po’ deluso. Passi le regole semplici all’inizio, ma a giudicare dagli elementi nella scatola non credo evolvano più di tanto, rimanendo comunque nell’ambito dei filler per tutta la famiglia e giocabile dagli 8 anni in su. Ci può anche stare, ma con un meccanismo simile tra le mani, e l’eco che poteva avere, credo si potesse osare un po’ di più. Quindi la vedo come un’occasione sprecata. Infine, confesso che l’ambientazione non mi attrae per nulla, ma dobbiamo pur sempre considerare che parliamo di un family game per tutta la famiglia.

Canopus

Giocatore per passione, german di vocazione, non dico di odiare la presenza del caso nei giochi ma io e la dea bendata abbiamo rotto molto tempo fa e non siamo rimasti proprio in buoni rapporti. Divoratore di fumetti, anime, serie televisive, giochi e soprattutto buon cibo; appassionato di viaggi e buon cibo; ho una natura curiosa e sono fiero di essere un ossessivo compulsivo (ma pure un po’ convulsivo) per schematizzazioni e analisi, oltre che… un amante del buon cibo. Ok, mi piace il buon cibo! Scrivo prevalentemente recensioni e sono specialista delle moderne tecniche di management, come il pungolo elettrico, che utilizzo con i nauti. Gioco come non ci fosse un domani!

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