Cherry Games #8: Princess Jing + Verona Twist

Verona Twist

Le vicende di Romeo e Giulietta sono note, più o meno correttamente, a tutti e quindi non hanno bisogno di particolari presentazioni. In Verona Twist un giocatore avrà il ruolo signor Capuleti intento a capire quali tra i passanti sono in realtà Romeo e Giulietta, che si sono travestiti per non farsi individuare e dar quindi via alla loro fuga d’amore. A proteggerli vi è una complice balia (la nurse nel regolamento) che cercherà di sviare il severo genitore. Il gioco è stato realizzato da József Dorsonczky per la Mind Fitness Games e ha come durata stimata in 20 minuti di gioco.

| Setup & Materiali

Assemblate le quattro parti che rappresentano il tabellone vi si posizionano sopra casualmente tutte le sei pedine, ognuna raffigurante un personaggio, dal lato attivo, dove si può vedere un’icona con il movimento possibile. Il giocatore che avrà il compito della balia pesca casualmente due tessere personaggio, che rappresenteranno i due amanti nascosti; ovviamente non dovrà mai rivelarli, fino alla condizione di fine partita. Porre vicino all’area di gioco le tessere conta turno in ordine decrescente e le tessere con le varie combinazioni di ruoli.

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| Il Gioco

Ogni turno a Verona Twist consta due fasi. Nella prima, alternandosi, i giocatori muovono una delle pedine, seguendo la tipologia di movimento singola di ognuna, e la mettono nel lato passivo per indicare il movimento compiuto; difatti ogni pedina si potrà muovere solo una volta per turno. Il movimento avviene nelle caselle raffigurate, tenendo conto che le sei centrali sono una zona mentre l’altra zona è quella con le rimanenti dodici poste a cornice di quella centrale.

Quando tutte le pedine sono state attivate si passa alla seconda fase che è automatica in quanto il giocatore balia rivela se la coppia che tiene in ombra si trova nella stessa area o in aree differenti. Questa informazione permetterà di scartare alcune delle combinazioni di ruoli presenti, dando quindi un’indicazione al giocatore Capuleto su quali possono essere le coppie candidate. Se in un turno rimane una sola coppia possibile la balia ha fallito il suo compito e i due amanti sono stati scoperti! Se invece si arriva all’ultimo turno con anche due soltanto combinazioni rimaste il suo compito sarà stato eseguito alla perfezione e i due innamorati potranno così fuggire.

L’idea del gioco è proprio nel riuscire a spostare in maniera intelligente le varie pedine, che per intenderci hanno movimenti simil-scacchistici (in diagonale, di un passo in ogni direzione, etc.).

| Considerazioni

A dispetto di una non elevata longevità, il gioco non è eccessivamente lungo e quindi colma questo “difetto” con una durata più o meno breve a seconda delle abilità dei due giocatori, nonostante possa essere un po’ sbilanciato in favore della nurse che ha un ruolo decisamente più coinvolgente. Abbiamo trovato infatti meno avvincente il ruolo del padre di Giulietta, che in un paio di turni può mettere fine al gioco senza essere entrato di fatto in partita (molto infatti dipende da quanto “bene” gioca la nurse). Insomma, nemmeno nella finzione del gioco Romeo e Giulietta hanno avuto vita facile!

Il caso non si fa sentire molto, magari può esserci un’alta probabilità nel primo turno di eliminare molte tessere, ma più si riesce a mandare avanti i turni più emerge il lato scacchistico e l’abilità dei due giocatori di calcolare quali tessere girare e dove girarle. C’è un discreto spazio anche per il bluff anche se ad un certo punto diventa soltanto un gioco di mosse quasi analitico.

Medio bassa, anche se a nostro parere varia a seconda dalla fazione con cui si gioca. Può percepire una maggiore longevità chi interpreta la nurse, che deve compiere qualche sforzo in più per nascondere meglio la coppia dei due amanti, un po’ meno per l’avversario che già al primo turno può eliminare la maggior parte dei personaggi e limitarsi poi a fare le mosse giuste per ridurre ad una il numero di coppie. Ovviamente invertendo i ruoli nelle partite si può in parte risolvere questo problema.

Materiali buoni e grafica pulita, anche se nulla di entusiasmante. Le tessere dei personaggi hanno una grafica elementare e le pedine sono quasi stilizzate ma in realtà per la funzione che hanno, tutti i componenti sono chiari e leggibili. Buona l’idea di fare il tabellone componibile in modo da ridurre la dimensione della scatola, che di fatto è la classica quadrata piccola di questo tipologia di giochi e buona anche l’idea di riproporre sulle pedine il simbolo, che ricorda in quali direzioni di può muovere ogni personaggio.

Di poche pagine, semplice, ben esposto e non lascia spazio a particolari dubbi; le regole sono infatti davvero poche e facili da apprendere anche per chi non è avvezzo a giochi da tavolo.

Parlare di interazione è un po’ fuorviante, ovviamente si vanno a spostare delle pedine comuni ma ovviamente l’attenzione al tavolo sulle mosse dell’avversario è alta.

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| Giudizio finale

Il gioco ci ha un po’ diviso nei giudizi, anche se abbiamo convenuto che si tratta di un buon filler, abbastanza veloce per staccare la mente. I due ruoli hanno da una parte una propensione per il bluff (nurse) e dall’altra più una sulla logica dei movimenti (padre) quindi l’esperienza al tavolo sarà variabile in base alla scelta di quale compito intraprendere.  Per quanto si tratti di un astratto, si sente un po’ l’ambientazione alla hide and seek che i due amanti devono aver vissuto nella tragedia Shakespeariana, per quanto non andavano di certo in giro a mascherati da re o regineVoto complessivo: 7

Renberche

German per vocazione e genetica, ma amante anche dei giochi storici. Gioca a tutto ma si lamenta quando c'è un dado da tirare. Conosciuto anche come il nauta polacco, data la passione per i giochi in tema Est Europa. La mia top 3? Agricola, Twilight Struggle, Race! Formula 90. La mia bottom 3? Unlock, Avalon e Intrigue. Perché una formica come logo? Ovvio perché adoro i giochi con le formiche (e anche api, ma dovevo scegliere). Dov'è Alkyla? C'è un articolo a riguardo. Extra: divoratore di libri, fanatico di F1, socio CICAP e web master di questo sito.

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