Kickstarter Outpost #2 – Gennaio 2020
di “riivaa” | Kickstarter Outpost #2
La mia veglia continua. Ci appropinquiamo ai giorni più freddi dell’anno e cresce il fermento oltre le mura del regno. I fuochi si accendono come comete di sterpi, macchiando di luce la coltre boscosa della foresta di K’ckst. Mentre insolite e minute creature emergono dalle forre della gola di G’dr. Oltre le mura, sento il richiamo delle terre selvagge… a cui non posso sottrarmi.
Troverete il resoconto dei miei vagabondaggi nel dispaccio che segue.
S’ciavo vostro,
riivaa, guardiacaccia della foresta di K’ckst
e il suo fido Baruc.
Oath: Chronicles of Empire & Exile
La Leder Games torna su Kickstarter portando l’ultimo prodotto dell’ingegno di Cole Wehrle (Root, John Company, Pax Pamir). Un gioco che mira a simulare le lotte di potere in un regno diviso tra Esiliati, Cittadini e governato da un potente Cancelliere. Il gioco presenta una brillante idea di campagna perenne, in quanto alla fine di ogni partita la plancia verrà riconfigurata sulla base della precedente sessione. Se il potere è stato conquistato da qualcun’altro la capitale del regno si sposterà e quelli che precedentemente erano territori periferici potranno diventare il centro nevralgico del nuovo reame. Anche le carte giocate permetteranno di evolvere le forze in gioco all’interno del regno e le azioni che si potranno fare. (Non è però un gioco legacy, non andremo a cambiare permanentemente i materiali di gioco, ci limiteremo a variare il setup)
La mappa su cui andremo ad agire è rappresentata da tre sezioni: il Centro, le Province e l’Hinterland. Allontanarsi dal centro costerà un crescente numero di punti effort. La cosa mi è piaciuta molto, in quanto in un mondo scarsamente tecnologico come quello di Oath, non conta solo la distanza tra un punto e un altro, ma anche lo stato dei sentieri e l’impervietà del percorso.
Sui territori che riempiranno queste zone, potremmo muovere il nostro personaggio per stringere rapporti con delle fazioni minori, combattere schermaglie con altri giocatori e maturare delle visioni rivoluzionarie che potrebbero far capitolare l’ordine costituito.
Faremo ciò attraverso un action-selection che ci permette tre azioni maggiori a turno (due se siamo il Cancelliere reggente), più un numero variabile di azioni minori utilizzando le carte ottenute esplorando i territori del regno. Una volta terminato il turno di tutti i giocatori, il round finisce e dopo una rapida pulizia dei gettoni utilizzati si procede a un calcolo dei punti intermedio. All’inizio di ciascuna partita infatti viene rivelato un Oath, che rappresenta la condizione per guadagnare i punti vittoria in palio ad ogni round. Ce ne sono di quattro tipi: Supremazia (controllo territorio), Devozione (possesso del privilegio “Segreto Oscuro”), Protezione (possesso del privilegio “Benedizione Reale”) e Popolarità (supporto delle genti).
A partire dal quinto round si inizia a tirare un dado per vedere se il gioco termina, ma non proseguirà mai oltre l’ottavo round. Alla fine della partita si verifica chi ha il maggior numero di punti vittoria e il tracciato del favore popolare. Se il Cancelliere è in testa sia sul tracciato dei punti vittoria, che sul tracciato del favore popolare, sarà dichiarato vincitore della partita e lo schema di potere rimarrà inalterato. Nel caso invece che il Cancelliere sia in testa al tracciato dei punti vittoria, ma un Cittadino finisca più in alto di lui sul tracciato del favore popolare, sarà lui invece il vincitore della partita, venendo coronato dal popolo come nuovo Cancelliere.
Gli Esiliati invece sono giocatori che mirano a destabilizzare l’ordine costituito e vincono realizzando la loro Visione rivoluzionaria. Solo così potranno ambire a diventare i nuovi Consiglieri del regno di Oath. Le Visioni sono delle carte che vengono pescate durante l’esplorazione dei territori e rappresentano un insieme eterogeneo di condizioni di vittoria. Se durante il turno dell’Esiliato si realizza la condizione della Visione in suo possesso, la partita termina immediatamente e lui diviene il vincitore, nonché il Cancelliere della prossima partita.
Un aspetto interessante di diplomazia in questo gioco c’è (simile all’alleanza di Root, per chi c’ha giocato). Se il Cancelliere reggente inizia a temere un Esiliato, potrà offrirgli la Cittadinanza, rendendolo un onorato membro della sua corte. Se questo accetta di rinnegare il suo passato ribelle e di schierarsi con il Cancelliere, non potrà più vincere perseguendo la sua Visione, ma dovrà farlo guadagnandosi il favore popolare servendo fedelmente il potere (tanto che le sue truppe saranno assimilate a quelle dell’ordine costituito).
Nello spazio di questa presentazione posso solo scalfire le meccaniche di questo gioco. Come vedete di carne al fuoco ce n’è molta e seppur l’esperienza di una singola partita potrebbe essere contenuta nel tempo (i produttori parlano di circa 45 minuti), l’idea che il setup si evolva giocando potrebbe portare qualche incallito narratore come me a giocare più partite in una sola sera. Tratteggiando le lotte di potere, i tradimenti e le rivoluzioni della piccola-grande storia del regno di Oath.
Mi sento di concludere dicendo che la Leder ci ha abituato a un certo standard di creatività nei loro design e di qualità nelle loro produzioni. Potrà Oath fare eccezione?
Chiusura della campagna: 4 febbraio 2020
Return to Dark Tower
Nel 1981 Ronald Reagan diventava presidente degli Stati Uniti, Bob Marley moriva, veniva scoperto il virus dell’AIDS, l’IBM lanciava sul mercato il primo Personal Computer e Muhammad Ali si ritirava dal pugilato. Coincidenze? Io non credo…
Nello stesso anno veniva pubblicato probabilmente il primo gioco da tavolo ibrido cyber-analogico: Dark Tower
Questo avveniristico gioco prevedeva l’uso di una grossa torre di plastica al centro della plancia che teneva traccia delle provviste dei personaggi, aiutava i giocatori durante i combattimenti, faceva comparire i mostri da finestre retroilluminate e emetteva suoni inquietanti nei momenti salienti dell’avventura.
Veniamo ai giorni nostri. La Restoration Games (Downforce, Fireball Island: The Curse of Vul-Kar) decide di affidare il reboot di quel fantasmagorico sogno anni ’80 a un supergruppo di game designer, tra cui Isaac Childres (Gloomhaven), Noah Cohen (Betrayal Legacy) e Rob Daviau (Pandemic Legacy). Ne esce un cooperativo a scenari per 1-4 giocatori della durata di circa 2 ore, in cui un gruppo di eroi affronteranno mostri diversi, evolvendo le loro capacità, attivando gli edifici sulla mappa e cercando di non venire corrotti dal potere della tetra torre, mentre tentano di raggiungere l’obiettivo preposto dallo scenario.
Alla fine di ciascun turno si inserirà un teschio nella torre che seguirà un percorso randomico fino ad uscire nel territorio di uno dei giocatori, corrompendo uno dei suoi edifici. Ma potrà anche rimanere intrappolato nella torre, attivando così un evento dello scenario (brutte cose!). La torre inoltre ha un sistema di vani rotanti all’interno, che cambieranno la loro disposizione durante la partita. Ruoteranno così i malus destinati ai giocatori, si apriranno nuove aperture da cui potranno piovere teschi e potrebbero sbloccarsi vani colmi dei teschi bloccati, facendo grandinare corruzione sui territori dei nostri eroi.
A differenza del suo progenitore, il gioco prevede l’utilizzo di una app separata dalla torre per la risoluzione dei combattimenti, che potranno essere resi più accessibili dagli eroi che arruoleremo sui nostri territori, dalle migliorie del nostro personaggio e dai compagni che ci seguiranno dopo il completamento di alcune quest.
Il gioco, in questi giorni su Kickstarter, è graficamente ben curato e ha una personalità completamente svecchiata dal suo genoma reaganiano (purtroppo)… lo sarà anche il gameplay?
Chiusura della campagna: 4 febbraio 2020
Very Pretty Paleozoic Pals: Permian Nations
Il kickstarter che segue mi permette di parlarvi del motore di gioco che lo alimenta: Troika!
Troika! è un gioco di ruolo indipendente che ha avuto una pubblicazione definitiva tramite un crowdfunding l’anno scorso (link). Appartiene a quel polimorfo panorama denominato OSR (Old School Renaissance). Sotto questa etichetta viene radunato un gorgogliante substrato del mondo dei giochi di ruolo indipendenti, che mira a ricreare un’esperienza facente leva principalmente sulla fantasia e su regolamenti volutamente approssimativi.
Nella maggior parte delle sessioni di un gioco OSR, i giocatori (e il master) si troveranno ad affrontare delle situazioni parossistiche con strumenti eccezionalmente inadeguati. Finendo così per trovarsi in una sorta di kōan ruolistico, dal quale se ne potranno uscire solo attraverso la pindarica danza della narrazione collettiva.
Troika!, nello specifico, parte dal comparto regolistico dei volumi Fighting Fantasy degli anni ’80 (recentemente ripubblicati da Salani in Italia) per svilupparlo in un gioco di ruolo indipendente dai tratti bizzarri. Per darvi una idea: i danni delle armi sono basati su una serie di tabelle che attribuiscono valori diversi alle facce del D6; il sistema di iniziativa è strutturato su un sacchetto con i gettoni personaggio e un gettone di fine round, potrà così capitare che qualche giocatore o qualche mostro non agisca; quando ci troveremo a cercare gli oggetti nello zaino dovremmo tenere conto di come li abbiamo impilati al suo interno e sulla base del tiro che faremo avremmo meno probabilità di trovare gli oggetti sul fondo.
La campagna che vi presento è per pubblicare un manuale ambientativo di uno dei piani di Troika! (quello dei dinosauri carini e coccolosi), ma permette di ottenere in formato cartaceo e elettronico anche il gioco base che è stato finanziato l’anno scorso .
“Too freak or not too freak? That is the question!”
(…nel mio caso la conoscete già la risposta)
Chiusura della campagna: 11 febbraio 2020
Libreté: an RPG of Lost Children
Il Signore delle Mosche è il romanzo d’esordio di William Golding (Nobel per la letteratura 1983). Il libro tratta di un gruppo di ragazzini naufragati su un’isola deserta. Lo scrittore li segue passo dopo passo nei loro tentativi di autogovernarsi e di sopravvivere, mentre l’isola erode tutto ciò che rimane della loro civiltà. A me è piaciuto molto.
Liberté è un gioco di ruolo francese che ci permette di rivivere le dinamiche di questo romanzo in chiave urbana. È stato pubblicato in francese nel 2016 e arriva sulla piattaforma Kickstarter proponendo una traduzione in inglese e un rework complessivo affidato a due vincitori dell’Ennie-award: Geist e Jarrett Crader (MOTHERSHIP, Fever Swamp, Silent Titans). Una volta che avremo il manuale tra le mani, ci troveremo a impersonare un gruppo di ragazzini che tentano di sopravvivere e preservare la loro umanità in un mondo senza adulti. Tra le strade e gli edifici di una città crocifissa su uno stillicidio perpetuo, ci contenderemo quanto necessario per sopravvivere con bande di ragazzini rivali. Osservati dai voraci occhi delle Sirene della Tempesta, le misteriose creature che sono comparse allo sparire degli adulti.
Liberté sfrutta le meccaniche di Powered by the Apocalypse (Pbta), un sistema fortemente interpretativo applicabile a varie ambientazioni (tra cui City of Mist pubblicato in Italia da Isola Illyon Edizioni), al quale sono state aggiunte delle meccaniche volte a rendere più evocativa la cupa atmosfera del gioco. Come la Bile che rappresenta la suscettibilità del nostro personaggio a quegli istinti oscuri che lo abitano e che potrebbero spingerlo verso la violenza e la follia.
Qualcuno una volta mi ha detto: “Non può piovere per sempre”
Probabilmente era un adulto. Che ne sa lui di Libertè?
Chiusura della campagna: 1 febbraio 2020