Quetzal, archeologi e avventurieri lanciati verso la vittoria

di Daniel “Renberche” | Quetzal

Il mondo dell’archeologia e degli avventurieri è spesso oggetto delle ambientazioni nei giochi da tavolo. In questo caso poi ci si è chiesto se si potesse superare il lancio del dado in un piazzamento lavoratori e si è deciso di lanciare direttamente i lavoratori. Buona lettura!

In Quetzal, the city of sacred birs, i giocatori  conducono un gruppo di avventurieri e archeologi in mezzo alle rovine di un tempio dimenticato. L’obiettivo sarà quello di collezionare gli artefatti presenti nell’isola  del tempio, cercando inevitabilmente di fare più punti vittoria degli altri. L’autore del gioco è Alexandre Garcia, per la Gigamic.

Numero di giocatori: 2 – 5
Durata: 30 – 75 minuti
Regolamento: click

| Materiali e setup

Posizionare il tabellone al centro del tavolo. Mescolare le 75 carte Artefatto, creando il relativo mazzo di pesca, dal quale vanno rivelate 14 carte. Mescolare le 24 tessere Miglioramento e creare una pila, rivelarne poi tre e posizionarli nei corrispondenti spazi Villaggio. Posizionare il token Aereo nel primo spazio del tracciato dei turni. L’ultimo giocatore ad aver esplorato un isola sarà il primo giocatore.

In ordine si ricevono rispettivamente 4/5/5/6/6 monete. Poi ogni giocatore sceglie un colore e riceve i materiali in dotazione: un certo numero di meeple (in base al numero di giocatori), la carta Personaggio, un meeple caratteristico e due dischetti; questi ultimi andranno posizionati negli spazi appositi del tracciato dei punti e delle Scoperte. In quest’ultimo si potranno vedere raffigurati i bonus che si otterranno man mano che il dischetto avanzerà.

| Come si gioca

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Renberche

German per vocazione e genetica, ma amante anche dei giochi storici. Gioca a tutto ma si lamenta quando c'è un dado da tirare. Conosciuto anche come il nauta polacco, data la passione per i giochi in tema Est Europa. La mia top 3? Agricola, Twilight Struggle, Race! Formula 90. La mia bottom 3? Unlock, Avalon e Intrigue. Perché una formica come logo? Ovvio perché adoro i giochi con le formiche (e anche api, ma dovevo scegliere). Dov'è Alkyla? C'è un articolo a riguardo. Extra: divoratore di libri, fanatico di F1, socio CICAP e web master di questo sito.

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