Dungeons, Dice & Danger – Recensione
di Alberto “Doc” | Dungeons, Dice & Danger
Titolo | Dungeons, Dice & Danger |
Autore | Richard Garfield |
Lingua versione provata | Multilingua (Italiano incluso) |
Editore versione provata | Alea |
Numero giocatori | 1 – 4 |
Durata partita | 45-60 minuti |
Anno pubblicazione | 2022 |
Altri titoli | – |
Meccaniche | Roll&Write |
Dipendenza dalla lingua | Nessuna |
Prezzo indicativo (in data recensione) |
circa 20€ |
Richard Garfield padre di Magic e del più recente KeyForge, si cimenta con un titolo Roll&Write portandoci ad affrontare mostri di ogni sorta in dungeon pieni di ricchezze e forzieri. Armati di dadi e matite scendiamo nelle oscurità di questi cunicoli per vedere cosa ci aspetta. Riusciremo a uscirne vivi con più tesori dei nostri avversari?
| Ambientazione
Ogni dungeon rappresenta un mondo fantastico a se con una propria tematica. Potremo cimentarci con dinosauri, cultisti, bestie e piramidi. In veste di avventurieri andiamo alla ricerca di tesori esplorando i cunicoli e affrontando mostri, sfide e altri ostacoli.
| Setup e materiali
Dadi, matite, regolamento multilingua che include l’italiano e due blocchi in cui sono disegnate 4 mappe di esplorazione fronte\retro. Scelto il tipo di dungeon da affrontare, ogni giocatore prende la relativa scheda dal blocco, si munisce di matita e i 5 dadi vengono dati al primo giocatore. Ogni giocatore sceglie una delle caselle delle aree verdi da cui partire e siete pronti per iniziare.
| Come funziona
Il giocatore che è di turno lancia i 5 dadi a disposizione, 4 bianchi e uno nero. Unendo i risultati a coppie i giocatori potranno spostarsi sul proprio dungeon muovendosi nelle caselle adiacenti a quelle di partenza o a quelle già esplorate che riportano un ugual numero relativo alla somma delle coppie di dadi. Se tutti i giocatori possono usufruire solo dei dadi bianchi, il giocatore attivo che li ha lanciati può usare anche il dado nero. Ciò gli permette di avere a disposizione un ventaglio di accoppiamenti maggiore e quindi più scelte per procedere nel dungeon.
Se non è possibile assegnare una coppia di valori ad alcuna casella o per colpire un mostro, si subisce una ferita e la conseguente perdita di punti vittoria se ne si collezionano troppe.
I turni si susseguono in questa maniera fin tanto che tutti i mostri saranno eliminati da noi o dai nostri avversari. Quando un mostro viene ucciso infatti, gli altri giocatori possono scegliere se affrontarlo ugualmente oppure se eliminarlo dal dungeon e procedere così oltre nell’esplorazione. Raggiungere le caselle con i tesori permette di ottenere bonus con cui procedere più agevolmente.
| Impressioni
I materiali risultano essenziali e funzionali, la grafica è piacevole (almeno per i miei gusti) ed è adeguata al tema che fa da cornice al gioco.
E’ presente e si manifesta in maniera sufficiente nelle meccaniche nonostante il gioco non sia pretenzioso in questo.
Chiaro e senza ambiguità. Non ho riscontrato situazioni dubbie durante la lettura, sia per il gioco competitivo che nella sua versione in solitario.
Il turno di gioco scorre velocemente nonostante qualche giocatore potrebbe incappare in un po’ di analisi da paralisi se si trova di fronte a molte opzioni: ma succede di rado. L’aleatorietà dei dadi è chiaramente l’ostacolo da superare. Spetterà a noi esplorare e affrontare mostri e le altre minacce nella maniera più proficua possibile, così da non restringere troppo le nostre possibilità di assegnare un valore ad una delle caselle. Questo infatti ci espone maggiormente al rischio di subire danni e alla conseguente perdita di punti vittoria.
L’interazione è minima. La troviamo in sostanza quando si vanno ad affrontare i mostri e nella corsa a collezionare certi elementi nei dungeon prima degli altri per ottenere più punti. Oltre a questo siamo in presenza di un solitario di gruppo.
Di sicuro non manca. Le quattro mappe, i punti di partenza di ogni mappa, la scelta di due dei tre possibili bonus dei tesori e l’imprevedibilità dei dadi lo rendono un gioco discretamente longevo rapportato alla sua tipologia e pronto da intavolare facilmente se si hanno 45 minuti liberi.
Ottima. Non vi sono particolari differenze nel giocarlo in 2,3 o 4 giocatori. Per quanto riguarda la versione in solitario, cambia poco rispetto al gioco base ed è ugualmente piacevole da giocare.
| Conclusioni
Sebbene non sia un fanatico del genere Roll&Write ho avuto la curiosità di vedere come Richard Garfield potesse approcciare questo genere che è venuto piuttosto di moda negli ultimi anni. E devo dire che con una certa sorpresa ha saputo compiacermi più di quanto pensassi. In effetti non nutrivo grandi aspettative se non per il nome dell’autore. Eppure il gioco c’è e le partite mi coinvolgono nonostante in alcuni momenti ci si senta più dei contabili che degli avventurieri.
La chiave in ogni partita è poter sempre avere il modo di cancellare una casella con la somma dei dadi scelta. Sarà quindi fondamentale tenersi aperte più possibilità su dove andare a parare se non si vuole lasciarci la pelle nel dungeon. Anche la scelta e l’uso dei bonus quando apriremo i forzieri saranno fattori importanti per poter superare punti difficili (vedi caselle con valori di 2 o 12, difficili da ottenere nei lanci). In sostanza un titolo valido nel suo genere con cui impegnare 45-60 minuti piacevolmente. Promosso.
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Regole semplici e immediate | Quasi un solitario di gruppo |
Setup istantaneo | |
Buona variabilità degli elementi di gioco |
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