Wolfwalkers: La mia storia – Recensione

di Daniel “Renberche” | Wolfwalkers – La mia storia

Titolo Wolfwalkers – La mia storia
Autore Maja Milavec
Lingua versione provata Italiano
Editori versione provata Studio Supernova
Numero giocatori 1 – 2
Durata partita 15 – 20 minuti
Anno pubblicazione 2021
Altri titoli
Meccaniche Piazzamento carte
Dipendenza dalla lingua Media, testo presente su dei set di carte
Prezzo indicativo
(in data recensione)
circa 20€

Quando vedi un lupo, non scappare, ma pensa dove potresti posizionarlo per fare più punti vittoria…

Wolfwalkers – La mia storia è un gioco di carte competitivo per 1-2 giocatori, direttamente preso dall’omonimo film di animazione uscito nel 2020. L’autrice è Maja Milavec e l’editore italiano è Studio Supernova. Il gioco non va confuso con un altro uscito lo stesso anno del film.

| Ambientazione

[Non entro troppo nel dettaglio del film, se non l’avete visto in data recensione lo trovate su Apple+.]

Nel villaggio tutti odiano, o forse è meglio dire, temono i lupi. Essere un cacciatore di tali animali è un ruolo di grande responsabilità e onore e Robyn non vede l’ora di poter seguire le orme di suo padre, per l’appunto predatore di lupi.

Lord Protector ha deciso che la foresta va stanata da questi animali selvaggi per far posto ai più quieti, e a misura d’uomo greggi di pecore. Per questo ha incaricato il padre di Robyn di uccidere ogni singolo lupo, considerando in alternativa il bruciare direttamente la foresta.

Ma un giorno Robyn esce dalla città, col fedele Merlyn a svolazzarle attorno, nonostante sia proibito per ordine di Lord Protector e qui farà la conoscenza di Mebh e la sua vita cambierà per sempre.

| Setup e materiali

Qui descrivo il setup base, dopo la spiegazione delle regole presento le varianti previste.

Mescolare il mazzo delle carte principali, rivelando sei carte: due andranno poste sul lato Obiettivo e le rimanenti quattro sul lato Storia.

I giocatori si siedono possibilmente contrapposti, tenendo lo spazio per formare una griglia di carte 5×5.

| Il Gioco

Descriverò dapprima il gioco base per due giocatori, poi in fondo i moduli aggiuntivi.

Una partita a Wolfwalkers – La mia storia, dura esattamente 25 round, nei quali i giocatori eseguiranno i seguenti quattro passi.

1. Pescare una carta tra sei rivelate, mantenendo l’orientamento.

2. Posizionare la carta davanti a sé, tenendo conto che il posizionamento va fatto ortogonalmente a una carta già posizionata.

3. Rimpiazzare la carta presa, con lo stesso lato rivolto verso l’alto.

Si procede così fino a che tutti i giocatori non hanno completato la loro griglia di carte.

Al termine si calcolano i punti e saranno le carte Obiettivo giocate a stabilire quanti e come. Ognuna di queste infatti presenta delle condizioni, dall’aver ricreato una sequenza di carte Storia seguendo un determinato percorso, nell’aver giocato un certo numero di simboli, etc. Chi avrà ottenuto il totale più alto sarà il vincitore.

Alla versione base del gioco è possibile introdurre alcune varianti:

a) carte Trasformazione: queste fanno capovolgere quattro carte nel pool di pesca, di fatto rivelando due nuovi Obiettivi al posto di due Storie e viceversa.

b) carte Permanenti: all’inizio del gioco si pesca a caso una di queste che fornirà una regola valida per la partita.

c) carte Opportunità: pescare tre carte dall’apposito mazzo e metterle a disposizione dei giocatori; queste daranno un effetto specifico utilizzabile solo una volta per partita.

Il gioco in solitario non prevede regole particolari, semplicemente si cerca di fare il punteggio più alto possibile.

| Impressioni

Grafica e componentistica

La grafica delle carte è realizzata con le immagini prese dal film di animazione, che personalmente trovo stupendo dal punto di vista visivo. La simbologia è abbastanza chiara, dopo una partita i simboli saranno memorizzati.

La qualità delle carte non è il massimo e sono molto fine, suggerisco di imbustarle.

Ambientazione

Nonostante sia il gioco del film d’animazione, e nonostante ogni obiettivo sia caratterizzato da un tema, sotto sotto è un gioco astratto, dove vince chi meglio sfrutterà le combinazioni di simboli delle carte.

Regolamento

Nonostante sia un gioco molto leggero con poche regole il regolamento è molto dettagliato e ricco di esempi.

Meccaniche e caso

Come scritto alla fin è un astratto, nel quale i giocatori dovranno giocare di tattica per ottimizzare ogni singolo turno. La fortuna è presente, data la pesca delle carte, però va detto che è un po’ una gestione del rischio. Suggerisco di fare non più di una partita in modalità base, e di aggiungere poi le opzioni previste per rendere le partite più dinamiche.

Un po’ mi ha ricordato FYFE, come idea di ottimizzare la disposizione di elementi per cercare di fare determinati obiettivi.

Interazione tra i giocatori

Interazione nulla, se non indiretta nella pesca delle carte.

Longevità

Utilizzando i moduli, cosa che consiglio di fare se non da subito dopo una partita, le sfide saranno sempre diverse, vista la variabilità delle combinazioni.

Ovviamente lo schema generale del gioco è quello, quindi bene o male si tratterà sempre di ottimizzare quanto disponibile sul momento.

Scalabilità

Non c’è molto da dire su questo punto, è abbastanza un solitario, come molti di questi giochi. Forse in solitario si sente la mancanza di un riferimento di punti, in modo da avere una valutazione della propria prestazione, ma capisco che la cosa sia quasi impossibile visto che tutto dipende da come escono le carte.

| Conclusioni

Wolfwalkers – La mia storia è un gioco prevalentemente per due giocatori, della durata di un filler, che presenta una sfida interessante nonostante le due regole in croce. Le illustrazioni fanno da contorno a un sistema abbastanza astratto, ma visto la derivazione del titolo non usare quanto prodotto per il film di animazione sarebbe stato un delitto.Non direi che è un gioco per bambini, nonostante la storia di Walfwalker abbia quel target principale.

Assolutamente consigliato per neofiti, anche per chi è più esperto una sfida non si disdegna.

 

Meccaniche semplici e immediate Abbastanza solitario
Regolamento ben scritto Carte molto leggere
Illustrazioni prese dal film Le illustrazioni sono esattamente quelle del film

 

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Renberche

German per vocazione e genetica, ma amante anche dei giochi storici. Gioca a tutto ma si lamenta quando c'è un dado da tirare. Conosciuto anche come il nauta polacco, data la passione per i giochi in tema Est Europa. La mia top 3? Agricola, Twilight Struggle, Race! Formula 90. La mia bottom 3? Unlock, Avalon e Intrigue. Perché una formica come logo? Ovvio perché adoro i giochi con le formiche (e anche api, ma dovevo scegliere). Dov'è Alkyla? C'è un articolo a riguardo. Extra: divoratore di libri, fanatico di F1, socio CICAP e web master di questo sito.

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