Boost! – Recensione

di Davide “Canopus”

Titolo Boost!
Autore Julien Sentis
Lingua versione provata Italiano
Editore versione provata Cranio Creations
Altri editori Rebel.pl, Blue Orange Games, Ferti
Numero giocatori 2 / 8
Durata partita 10 minuti
Anno pubblicazione 2015
Altri titoli Rally Up!
Meccaniche Gioco di abilità e colpo d’occhio
Dipendenza dalla lingua Quasi nessun testo nel gioco
Prezzo indicativo (in data recensione) Poco meno di 15€

Di nuovo, per la terza volta nel nostro sito, ci troviamo davanti un giochino, assolutamente filler ed entry level, di abilità e colpo d’occhio con scatola di latta e carte tonde. Abbattuto per il fatto che il mondo non vuole comprendere che le carte tonde e non imbustabili in questo tipo di giochi non sono decisamente il massimo; devo prendere atto che da Dobble in poi c’è stata una sorta di invasione e ne esce uno all’anno nel mercato italiano (in quello mondiale anche più). Il package ormai è diventato il loro marchio: vedi una scatolina tonda in latta e sai che dentro ci troverai un certo numero di carte coloratissime e un piccolo manuale di istruzioni che illustra meccanismi astratti su come utilizzarle, conditi da tutte le varianti che venivano in testa all’autore. Per quanto titoli diversi tra loro, bisogna ammettere che sono “confezionati” con lo stampino, al punto che dopo aver consumato letteralmente Dobble e Sandwich, inizio a chiedermi quanto possa essere il valore aggiuntivo di un ulteriore titolo sulla stessa linea. Con Boost! ho mantenuto il giudizio temporaneamente sospeso, ma dopo aver provato l’ennesimo tondo-carta-abilità-clone all’ultimo Essen, ossia Fruit Salad, la risposta è stata decisamente negativa. Perché sospendo il giudizio su Boost!? Direi che il motivo principale sta nel suo meccanismo banale sulla carta ma implementato nel gioco in modo assolutamente geniale. Boardgamegeek classifica addirittura questo titolo come gioco per bambini, ed in effetti l’età va dai 5 anni in su, personalmente non lo trovo assolutamente un gioco da dare in mano ad un bambino perché ci giochi con i suoi coetanei, ma probabilmente può essere un buon titolo per partite in famiglia che coinvolgono anche i più piccoli.

Ambientazione

Puramente astratto.

Materiali

Boost! - CarteIn una scatola rotonda e di latta trovano alloggio 110 carte tonde. 100 carte rappresentano dei soggetti suddivisi in 10 categorie: animali, caramelle, dolci, frutta, gioielli, mostri, monumenti, musica, piante e veicoli. Ogni carta rappresenta il soggetto in grafica molto colorata su sfondo bianco. La particolarità è che i soggetti e le categorie sono studiate apposta per confondersi tra loro. Per fare qualche esempio, avremo il ragno e il dinosauro che facilmente si potranno confondere con i mostri ma sono animali; un Colosseo che sembra fatto di cioccolato e che si può confondere con i dolci; o ancora una carta è un organo trasportabile su ruote che sembra un mezzo di trasporto ma in realtà è uno strumento musicale. Discorso analogo sulle categorie, non è sempre facile distinguere tra loro dolci e caramelle, oppure frutta e piante. Completa la carrellata dei componenti 10 carte riassuntive, una per categoria, che raccolgono da un lato i soggetti di ogni categoria, raffigurati in piccolo, e dal’altro il nome della categoria in diverse lingue, unica parte in testo del gioco e non fondamentale.

Setup e regolamento

Boost! - Primo roundVelocissimo e semplicissimo e dipende dalla variante di gioco. A seconda dei casi dovremo o dividere le carte un mazzetti per ogni giocatore o si dovranno mettere sparse e scoperte al centro del tavolo. Anche le regole sono banali da spiegare, abbiamo un regolamento principale e due varianti molto simili tra loro, oltre ad una variante per pochi giocatori.

Meccaniche

Partiamo dalla versione base del gioco. Regole semplici semplici. Ogni giocatore ha il suo mazzo di carte e si conta fino a 3 prima di girarle tutte nello stesso momento. Da ora ogni giocatore è libero di osservarle e cercare di capire se ci sono scoperte due o più carte della stessa categoria. In caso positivo urla il nome della categoria e indica i soggetti. Queste carte andranno nella sua riserva e varranno punti a fine partita. Nel caso in cui più giocatori indichino la stessa categoria nello stesso momento le carte sono ripartite tra loro scartando eventuali carte non suddivisibili. I soggetti che sono sul tavolo e nessun giocatore segnala perché non hanno un’altra carta scoperta appartenente alla loro categoria, o non ci si è accorti che ci sono più carte di una categoria sul tavolo, rimangono lì e varranno per i turni successivi, giusto per aumentare un po’ il casino. E così si procede finché tutti i giocatori non Boost! - Esempio di giocofiniscono le loro carte. Detta così è piuttosto tranquilla come partita, ma se non avete bambini al tavolo consiglio di giocarlo alla Sandwich, dando le carte di una categoria al primo che se le prende con velocità e violenza inaudita. Certo, probabilmente le carte verranno prese a coppie e chi ha mani enormi come le mie è avvantaggiato, ma vi dirò che il divertimento ci guadagna. Nel caso si commetta un errore, come considerare una carta di una categoria piuttosto di un’altra, cosa probabilissima, il giocatore è escluso per quella manche di gioco.

Anche le due varianti al regolamento principale sono piuttosto semplici e, a mio parere, divertenti, anche se un po’ meno della meccanica principale. Prevedono di ‘spalmare’ le carte scoperte e in modo sparso sul tavolo. A questo punto ci sono due alternative. Nella prima variante ogni giocatore sceglie segretamente e casualmente una categoria, tramite le carte categoria, e nel marasma generale dovrà essere il primo a Boost! - Overviewtrovare tutte le 10 carte di quella categoria. Nella seconda ogni giocatore ha la ‘missione’ di trovare una carta per categoria prima degli altri. Garantisco che con il casino che c’è al tavolo, proporzionale al numero di giocatori, la cosa è molto più semplice a dirsi che a farsi.

Conclusioni

Grafica e componentistica Illustrazioni molto belle e stile assolutamente azzeccato. Assolutamente geniale l’idea di prendere categorie confondibili tra loro e di realizzare soggetti che potessero confondere il giocatore, tipo la fisarmonica che sembra fatta di pan di spagna. La resistenza del materiale mi lascia dubbioso, come negli altri titoli simili, se si gioca con la logica del primo che prende tiene, non so quanto possano durare le carte. Ricordo che essendo tonde non sono imbustabili.
Ambientazione Completamente astratto.
Manuale Spiega regole banali, ma è ben illustrato e riporta molti esempi.
Meccaniche e dipendenza dal caso Apparentemente la casualità può sembrare assente, poi in realtà ho notato che il giocatore medio tende a concentrarsi sulla carta che ha davanti e quelle dei giocatori ai suoi lati, quindi se queste carte sono della stessa categoria si può avere un vantaggio dalla disposizione casuale delle carte nei mazzi. Però sinceramente per un gioco di questo genere non lo annovero tra i difetti. La meccanica è davvero banale e, se non fosse i soggetti sulle carte che si confondono tra loro, non sarebbe altrettanto divertente.
Interazione tra i giocatori Elevatissima, di solito è un macello di mani che volano per aria con carte al seguito e aumenta con il numero di giocatori.
Originalità Come detto, il gioco è molto originale ma per il modo in cui è stato realizzato.
Longevità Direi decisamente bassa longevità. Dopo alcune partite si iniziano a conoscere troppo bene le carte.
Scalabilità Oltre i 6 giocatori ho l’impressione che diventi troppo caotico, inoltre non tutte le carte sono più facilmente raggiungibili con le mani. Sotto i 4 giocatori è presente una variante che prevede di avere due mazzetti per giocatori e quindi girare due carte alla volta. Questa ultima variante è molto valida a livello di meccaniche, ma il divertimento del gioco sta anche nell’avere un gruppo intorno che si confonde e esce fuori di testa nel mentre.
Impressioni giocatori Sarà anche teoricamente un gioco per bambini, ma per ora ha divertito tutti coloro a cui l’ho fatto provare. La durata contenuta della partita garantisce molte ripetizioni, rivincite e vendette. Avviso che il titolo è molto rumoroso ed è da giocare in modo caciarone e scanzonato. In relazione al giocare con bambini di 5 anni, dato che non mi capita mi sono confrontato con la mia consulente per l’infanzia (amica con figli) che è piuttosto ottimista sulla capacità dei bambini di classificare i vari soggetti per famiglia, anche se ha grosse riserve sui monumenti. Resta il fatto che distinguere alcune categorie tra loro non è sicuramente facile, quindi lo vedo meglio come gioco che gli adulti dovrebbero giocare con i bambini, piuttosto che da lasciare a dei bambini di quell’età per giocarci tra loro. Ottimo filler.
Giudizio personale Alla lettura del regolamento mi sembrava troppo banale e non ci scommettevo nulla, invece mi sono ricreduto. Ripeto però, e scusate se insisto, che se le categorie fossero diverse tra loro e alcune carte non lasciassero qualche dubbio interpretativo non sarebbe assolutamente così divertente. Da questo punto di vista l’idea è geniale! Sicuramente se si gioca con bambini la versione classica di indicare le carte è più adatta, ma se siete con i vostri amici mi raccomando di andare di manate, che è meglio :-)

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Pro

Contro

Regole semplici, adatto anche da giocare con i più piccoli. Carte tonde, non l’ideale.
Idea geniale di categorie e soggetti che si confondono tra loro e rendono una meccanica banale davvero interessante. Bassa longevità.
Ottima grafica. Sopra i 6 giocatori diventa di difficile gestione.

Canopus

Giocatore per passione, german di vocazione, non dico di odiare la presenza del caso nei giochi ma io e la dea bendata abbiamo rotto molto tempo fa e non siamo rimasti proprio in buoni rapporti. Divoratore di fumetti, anime, serie televisive, giochi e soprattutto buon cibo; appassionato di viaggi e buon cibo; ho una natura curiosa e sono fiero di essere un ossessivo compulsivo (ma pure un po’ convulsivo) per schematizzazioni e analisi, oltre che… un amante del buon cibo. Ok, mi piace il buon cibo! Scrivo prevalentemente recensioni e sono specialista delle moderne tecniche di management, come il pungolo elettrico, che utilizzo con i nauti. Gioco come non ci fosse un domani!

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