Profezie german con L’Oracolo di Delfi

di Daniel “Renberche”

Dopo mesi di attesa ed anticipazioni ecco finalmente in uscita il nuovo gioco di Stefan Feld, uno dei miei autori di giochi preferiti. Dopo un anno di pausa, in termini di pubblicazioni, è in arrivo il seguito di Aquasphere, anche se il pelato di Germania torna con questo titolo ai suoi amati dadi, ma ormai i giocatori american hanno capito che da questi ne devono stare alla larga. L’ambientazione riguarda in questo caso la mitologia della Grecia Antica anche se molto probabilmente sarà dimenticata dopo mezzo turno di gioco, per quanto lo sforzo fatto sia stato leggermente superiore. Ah niente piogge di punti in questo gioco ma una corsa verso il potente Zeus…

In L’Oracolo di Delfi i giocatori dovranno soddisfare dodici obiettivi prestabiliti per assurgere al grado di divinità ed ottenere uno spazio nell’Olimpo, il tutto sfruttando l’esito che le Parche daranno a numerosi tiri di dado. L’autore come annunciato è il conclamato Stefan Feld, il gioco è prodotto dalla Pegasus Spieles, per l’Italia non so se ci sia già un distributore.

Numero di giocatori: 2 – 4
Durata: 60 – 100 minuti
Dipendenza dalla lingua: nessuna
Link al regolamento: click

Setup & Materiali

L’autore ci ha abituati spesso a flotte di token e segnalini e anche questa volta non ha lesinato con i materiali. Ho inserito l’immagine direttamente dal regolamento così da avere una panoramica dei contenuti, visto che ci sono dadi, cubetti, gettoni vari, delficarte, ecc. Per quanto riguarda la preparazione si realizza il tabellone modulare utilizzando le apposite tessere, creando così l’arcipelago. La disposizione permette di inserire degli spazi tra i collegamenti, cosa che in generale non si usa fare. Si posizionano le 6 tesserà città in modo che siano abbastanza equidistanti, i 6 templi nelle apposite isole, diversi mostri e le offerte in base ai partecipanti, 3 statue e, a faccia in giù, le tessere Isola. Zeus va posto in uno spazio apposito indicato. A fianco del tabellone andranno poste, divise nei vari mazzetti di appartenenza, le varie carte e i segnalini Favore.

Per quanto riguarda il singolo giocatore, ognuna avrà la propria plancia di gioco, 3 dadi Oracolo (da tirare e posizionare negli delfispazi appositi), una nave avente delle abilità specifiche (da scegliere casualmente o a draft), 3 segnalini Favore, 3 santuari, 6 gettoni Divinità da mettere sul tracciato delle nuvole, muovendo quella relativa ad una carta Ferita che si deve pescare. Lo scudo va posizionato nello spazio indicante lo zero mentre la nave nello spazio sul tabellone ove si è posto Zeus. Infine si posizionano le 12 tessere Zeus, che saranno gli obiettivi da soddisfare per vincere la partita. Ogni tessera ha nella parte superiore l’indicazione dell’obiettivo e nella parte inferiore la ricompensa; tutti i giocatore hanno le stesse quattro categorie di obiettivi da soddisfare.

Il Gioco

Come anticipato la partita termina nel momento in cui un giocatore soddisfa tutti i suoi dodici obiettivi e fa ritorno da Zeus con la propria nave, vincendo così il gioco.

Ogni turno è dato dalle seguenti tre fasi:

  1. Controllo delle carte Ferita
  2. Azioni
  3. Consultazione dell’Oracolo

La prima è la terza fase sono più di contorno che altro. Nella prima se un giocatore ha 3 carte Ferita dello stesso colore o 6 in totale, deve scartarle tutte e saltare il turno, nella terza gli altri giocatori hanno l’opportunità di far avanzare una Divinità di un passo. In più si tira il dado del Titano e i partecipanti prendono due carte Ferita se esce il 6 oppure una soltanto se il livello dei proprio scudo è inferiore al risultato.

Per quanto riguarda le azioni queste sono generalmente tutte a disposizione ma l’esecuzione sarà dipendente dal colore dei dadi Oracolo, tranne per un sottoinsieme. Questo significa che, per esempio, utilizzando un dado rosso si potranno caricare offerte rosse, terminare i movimenti su isole rosse, interagire con città rosse e così via. Le diverse mosse sono:

  • Indipendenti dal colore del dado Oracolo:
    • Pescare una carta Oracolo
    • Pescare due segnalini Favore
    • Guardare due tessere Isola
  • Dipendenti dal colore del dado Oracolo:
    • Muovere la propria nave: utilizzando i punti movimento a disposizione si viaggia nell’arcipelago.
    • Combattere un mostro: ogni mostro ha un valore di forza pari a 9 decrementato del livello degli scudi del giocatore. Quest’ultimo tira il dado Battaglia e se ottiene un valore pari o superiore lo sconfigge, altrimenti si prende una carta Ferita e può riprovare spendendo un Favore.
    • Esplorare un’isola: si rivela una tessera isola ed eventualmente si riceve una ricompensa.
    • Costruire un santuario.delfi
    • Caricare un’offerta: il cubetto va posto in uno spazio libero della propria nave.
    • Fare un’offerta: si scarica un cubetto precedentemente preso su una tessera città.
    • Caricare una statua: la statua va posta come l’offerta nella propria nave.
    • Innalzare una statua: semplicemente si scarica la statua nella città scelta.
    • Scartare carte Ferita: si scartano tutte le carte del colore attivato.
    • Avanzare una divinità: spostare il gettone del colore attivo avanti di una nuova. Se raggiunge la cima si può “scaricare” il potere della divinità utilizzandone l’effetto previsto.

In ogni azione può verificarsi la risoluzione di una tessera Zeus, che andrà scartata fornendo una ricompensa e avvicinando il giocatore alla vittoria.

L’eventuale sfortuna del lancio dei dadi Oracolo viene mitigata dalla possibilità di modificarne il colore scartando tessere Favore e dalle carte Oracolo che permettono di eseguire direttamente l’azione scelta una volta per partita. Altra cosa molto importante, durante lo svolgimento i giocatori avranno la possibilità di acquisire speciali equipaggiamenti e il supporto di eroi che andranno ad influire sulle varie azioni, aumentando notevolmente la profondità del gioco.

delfi

Considerazioni

Ho fatto il possibile per cercare di riassumere ciò che è lo scheletro portante de L’Oracolo di Delfi, per avere un’idea limpida di come è strutturato il gioco. Per chi ha già pratica coi giochi di Feld avrà sicuramente riconosciuto gli elementi tipici che ne sono la firma. Richiamandone alcuni già in precedenza utilizzati, si ha la gestione del dado (Bora Bora, The Castles of Burgundy, Roma), il tabellone modulare (Amerigo) ed esagonale (Luna). Questa non vuole essere per forza una critica, anzi, ma in primo luogo credo che se i giochi citati non sono tra i vostri preferiti o se proprio non vi piacciono allora saltate a piè pari anche questo nuovo capitolo della saga feldiana.

L’autore tra l’altro non ha mezze misure, in quanto spesso “accusato” di associare ad ogni singola azione l’ottenimento di punti vittoria, questa volta li ha proprio tolti di mezzo, utilizzando la meccanica della corsa, anche se mantenendo un contorno comunque guarnito dalle tante opzioni diverse a disposizione dei giocatori. Questa scelta pone ovviamente il quesito di verificare se il gioco non soffrirà di quei problemi che spesso hanno i titoli con questa meccanica (mi viene in mente ad esempio Havana), dove un giocatore con un buon vantaggio diventa praticamente irraggiungibile. Sicuramente lo proverò alla prima occasione.

Renberche

German per vocazione e genetica, ma amante anche dei giochi storici. Gioca a tutto ma si lamenta quando c'è un dado da tirare. Conosciuto anche come il nauta polacco, data la passione per i giochi in tema Est Europa. La mia top 3? Agricola, Twilight Struggle, Race! Formula 90. La mia bottom 3? Unlock, Avalon e Intrigue. Perché una formica come logo? Ovvio perché adoro i giochi con le formiche (e anche api, ma dovevo scegliere). Dov'è Alkyla? C'è un articolo a riguardo. Extra: divoratore di libri, fanatico di F1, socio CICAP e web master di questo sito.

Un pensiero su “Profezie german con L’Oracolo di Delfi

  • 25 Febbraio 2017 in 18:11
    Permalink

    Stupendo! è entrato poche ore fa nella mia libreria, non vedo l’ora di farlo girare! :D

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.