Cloud Mine – Recensione
di Davide “Canopus” Tommasin
Titolo |
Cloud Mine |
Autori | Guido Albini, Martino Chiacchiera |
Lingua versione provata | Italiano |
Editore versione provata | Giochi Uniti, Statelibri |
Altri editori | Sir Chester Cobblepot |
Numero giocatori | 3 / 8 |
Durata partita | 30 minuti |
Anno pubblicazione | 2018 |
Altri titoli | – |
Meccaniche | Deduzione, party game, filler |
Dipendenza dalla lingua | Nessun testo nel gioco |
Prezzo indicativo (in data recensione) | Circa 15€ |
Sconsiglio di giocare a Cloud Mine con i vostri amici se non volete indagare troppo le loro menti, quello che scoprirete potrebbe non piacervi. Volete una motivazione a questa mia affermazione? Va bene, ma prima un po’ di informazioni di base. Cloud Mine è un titolo che si basa sull’osservazione delle nuvole e il far indovinare agli altri giocatori a cosa assomigliano, direi quindi che pesca a mani basse da quel filone di titoli deduttivi basati su immagini il cui capostipite ad honorem è l’intramontabile Dixit. Si tratta di un titolo completamente italiano, i cui autori sono Guido Albini e Martino Chiacchiera, quest’ultimo in particolare famoso per essere coautore della fortunata serie Deckscape e di 3 Segreti. La grafica del gioco è stata realizzata da Alan D’Amico, che tra i tanti successi potremmo elencare i robottoni di C.O.A.L. e i tentacoli di Kingsport Festival. Ora, D’Amico in questo titolo ha sicuramente dimostrato di essere un abilissimo illustratore anche disegnando semplicemente nuvole, cosa che ritengo non essere proprio semplicissima, e ha avuto la brillante idea di realizzarle quasi perfettamente simmetriche, come fossero le macchie del test di Rorschach utilizzato in psicologia. Pensateci, vorreste davvero sapere cosa vedono i vostri amici in quelle macchie e indagare l’abisso? A me è successo e abbiamo riso per un’ora, ma poi non siamo stati più gli stessi. Ovviamente scherzo, ma spero di avervi incuriosito…
Ambientazione
Poche righe ad inizio del regolamento descrivono l’ambientazione. Viene descritta una scena con un qualcosa di fanciullesco, con dei ragazzi o bambini che guardano le nuvole nel cielo in una situazione rilassante e con l’occasione vene espresso velocemente e in modo molto semplice lo spirito del gioco. Da questo punto di vista, come era capitato con Conquista la Luna, il materiale, soprattutto l’aspetto grafico, sono perfettamente in linea con l’ambientazione regalando delle nuvole magari dalle forme alquanto improbabili ma comunque rilassanti da vedere.
Materiali
In una scatola di metallo stranamente a forma di nuvola trovano “alloggio” 80 carte di buon spessore e tonde. Il “stranamente a forma di nuvola” si riferisce proprio al fatto che mi aspettavo delle carte della stessa forma della scatola, ma per fortuna erano tonde, sarebbe stato faticoso mescolarle. Il gioco consiste in questo, 80 carte con raffigurate delle nuvole bianche su sfondo azzurro. Una delle particolarità di Cloud Mine è la particolare forma delle nuvole per cui sono quasi perfettamente simmetriche, aggiungo il quasi perché c’è sempre una qualche variazione di sfumatura e un particolare in più da un lato rispetto all’altro. Non è per nulla detto che una simmetria perfetta sia poi così bella da vedere.
Setup e regolamento
Il setup è velocissimo e consiste nel pescare dal mazzo ad inizio di ogni round un numero di carte pari al numero di giocatori, eccezione fatta se si gioca in 3, in cui si pescano 4 carte, o in 4, in cui si pescano 6 carte.
Anche le regole per essere spiegate richiedono poco tempo, mediamente meno di 3 minuti, e basta un semplicissimo esempio. Il regolamento è semplice e chiaro, contiene un intero esempio di turno e dei brevissimi consigli strategici.
Meccaniche
Ad ogni turno un giocatore svolgerà il ruolo di sognatore, il giocatore alla sua destra ricoprirà il ruolo di vedetta, mentre tutti gli altri saranno gli spettatori. Il sognatore prende la carte che si utilizzeranno in questo turno e le passa alla vedetta, la vedetta sceglie una carta nuvola e la indica segretamente al sognatore che riprende tutte le carte e fornisce un indizio agli spettatori che gli aiuti ad indovinare la nuvola, ma non troppo facilmente. Tale indizio non deve superare le 5 parole. Fornito l’indizio, il sognatore rimescola le carte e le piazza scoperte sul tavolo, a turno ogni spettatore ora cerca di indovinare la carta scelta dalle vedetta. Se sbaglia la carta indicata viene presa del sognatore e il turno passa al spettatore successivo, se invece indovina lo spettatore guadagna tutte le carte sul tavolo e il sognatore guadagna le carte nuvola davanti a sé. Infine, se nessuno indovina la carta nuvola, tutte le carte sul tavolo e davanti al sognatore vengono prese dalla vedetta. La fine della partita avviene quando si esaurisce il mazzo delle nuvole e il giocatore con più carte viene proclamato vincitore. In caso di partite in 3 o 4 giocatori, ogni sognatore avrà due tentativi per indovinare la nuvola.
Appare immediatamente chiara la meccanica base del gioco per cui la vedetta deve scegliere la carta più complicata possibile da far indovinare (il criterio per cui questa carta sia difficile da far indovinare è ovviamente soggettivo), mentre il sognatore avrà tutto l’interesse a far indovinare la carta nuvola, ma possibilmente all’ultimo spettatore di turno. Per questo, al fine dei piani del sognatore, ha una certa rilevanza l’ordine in cui gli spettatori provvederanno a tentare di indovinare, ossia in base a come i giocatori sono seduti intorno al tavolo da gioco (come fa notare anche il consiglio strategico posto nelle ultime pagine del regolamento).
Conclusioni
Grafica e componentistica | La parte del leone in Cloud Mine spetta sicuramente alla grafica, e da questo punto di vista è di alto livello per lo scopo che si è prefissato, con immagini piene di numerosi particolari. Lo spessore delle carte è adeguato, anche se avrei preferito una forma quadrata ed imbustabile data l’elevata frequenza con cui vengono mescolate e dato che la forma tonda non è essenziale al fine del gioco, come per esempio poteva esserlo per Dobble. La confezione a forma di nuvola è davvero molto simpatica e particolare. Il titolo non richiede molto spazio per essere giocato, le carte possono benissimo essere tenute in mano invece che disposte sul tavolo per esempio, il che lo rende un ottimo titolo da viaggio o da spiaggia (e scriverlo ora che ci sono 3 gradi fuori di casa fa un certo effetto). |
Ambientazione | Non richiede chissà quale particolare ambientazione, ma tutto sommato è resa piuttosto bene, il trafiletto ad inizio regolamento anche se corto è ben scritto e rende perfettamente l’idea di quel che si sta per fare. |
Regolamento | Vive di rendita data la semplicità di quel che deve spiegare. Utile comunque la presenza della descrizione di un intero turno e apprezzabili i consigli strategici. |
Meccaniche e dipendenza dal caso | La dipendenza dal caso è presente ovviamente: le carte non sono tutte uguali e se ne escono di simili può essere un vantaggio per il sognatore, ma è un effetto che non si sente poi molto. Le meccaniche sono semplici ma l’idea è molto originale. Come osservato, la disposizione dei giocatori al tavolo avrà un ruolo strategico se li conoscete bene. Ovviamente non è possibile e corretto, a mio parere, dare un indizio che capisca solo un giocatore preciso, ma ritengo che comunque si possa tentare di immaginare cosa uno spettatore immagina vedendo una certa immagine rispetto agli altri. Interessante il fatto che il gioco, per certi versi, aiuti il sognatore rendendo più semplice indovinare la carta nuvola agli spettatori che giocano dopo piuttosto che ai primi, per il semplice effetto di eliminazione delle carte dal tavolo. Resta comunque che in ogni caso l’ultimo sognatore si troverà sempre a scegliere una carta tre 3. |
Interazione tra i giocatori | Per sua natura questo genere di giochi prevede un’elevata interazione. |
Longevità | Cloud Mine è un titolo a mio parere studiato per un pubblico giovane o comunque per permettere a giocatori adulti di sedersi al tavolo con i giovani, insomma un family game. Infatti la confezione riporta il logo di Young Cobblepot, la “divisione” giochi per giovani e per famiglie di Sir Chester Cobblepot. Da questo punto di vista è bene chiarire che in un ambiente di giocatori appassionati Cloud Mine divertirà ma stancherà anche abbastanza in fretta, mentre per un pubblico più giovane o per famiglie la numerosità delle carte è, a mio parere, sufficiente per garantire molte partite. |
Scalabilità | Il titolo rende bene da 5 giocatori in su. A mio parere in 3 o in 4 rende meno la meccanica di conoscere bene i giocatori al tavolo per figurarsi a cosa penseranno guardando una certa nuvola a causa del doppio turno di selezione. Inoltre è un titolo che si presta ad essere caciarone e in più si è più ci si diverte, in piena filosofia party game. |
Impressioni giocatori | Cloud Mine ha un effetto “sociale” ed esilarante soprattutto nelle prime partite. Sarà infatti molto divertente vedere cosa i vostri amici vedranno nelle nuvole, il discorso relativo alla similitudine con il test di Rorschach non è poi così campato per aria. Inoltre è anche particolare vedere quali saranno gli indizi che salteranno fuori. Nel mio gruppo in cui siamo tutti relativamente molto nerd sono uscite cose tipo: “Space Invaders”, “regime turbolento”, “SpongeBob”, “Final fantasy”, “impollinazione”, ecc. cosa poi accompagnata da molte risate e commenti vari. Le carte effettivamente fanno un ottimo lavoro. Certo, come detto, la longevità non è stata elevatissima e credo abbia molto più successo con un altro genere di pubblico. |
Giudizio personale | Che Dixit abbia dato inizio ad un filone direi che è indiscutibile. Cloud Mine attinge sicuramente a questo filone a piene mani utilizzando un’idea più che buona, quella del riconoscere immagini nell’astrazione delle nuvole. Idea che, confesso, ho trovato affascinante e romantica da subito, sarà che le nuvole libere di muoversi sopra le nostre teste sono sempre un qualcosa di molto affascinante. Ne emerge un titolo di qualità per giovani giocatori e per famiglie, a mio parere. Quello che però secondo me dà la spinta in più e la realizzazione delle immagini sulle carte, chiedo scusa se mi ripeto, che regalano momenti di ilarità e discussione, paradossalmente forse pure di più di immagini oniriche o generiche, per quanto, ammetto, meno affascinanti da guardare. |
Pro |
Contro |
Bassa occupazione di spazio, facilmente trasportabile. |
Rende il massimo da 5 giocatori in su. |
Grafica ben fatta e azzeccata. | Carte non imbustabili e la cui forma non è essenziale al fine delle meccaniche. |
Bella idea e originale che può divertire molto sia per la sua particolarità che per la meccanica immediata e semplice. |
Bassa longevità se si considera un pubblico di giocatori “appassionati”, più adatto ad un pubblico giovane o famigliare. |