Spiel 23: live blogging dell’evento da Essen

Sabato
Terzo giorno di fiera… i nauti sopravviveranno all’ultimo giorno del loro Spiel 23? Ce lo chiediamo ogni anno.

Adaptoid 24 – Bluff ed intrighi alieni

Skirmish uno contro uno dove un giocatore sarà uno scienziato che cerca di uscire da un’astronave rifugio e l’avversario sarà una creatura che cercherà di catturarlo. Ogni giocatore ha in mano un set di 8 carte e dovrà giocarne 6. Quando entrambi i giocatori avranno giocato la stessa stanza allora ci sarà un incontro, se questo non accade lo scienziato avrà la possibilità di attivare gli effetti della stanza che permetteranno di attivare droni, armare armi, prevedere le mosse della creatura, ecc. La creatura invece può distribuire uova nelle stanze con valori che vanno da 0 a 2, con cui potrà eseguire incontri e agguati con lo scienziato. Ogni volta che c’è un incontro avviene anche uno scontro e di turno in turno le capacità offensive della creatura aumentano. Il gioco strizza molto l’occhio a Not Alone per certi versi, anche se sembra più centrato sul bluff che sull’azione vera e propria. Costo 10 euro, decisamente economico.

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The Smurfs: Hidden Village – La costruzione del villaggio dei Puffi

Si, è veramente il prototipo del gioco dei Puffi ed è previsto il KS per inizio 2024. Si tratta di un gioco cooperativo dove invece dei lavoratori piazzeremo i nostri Puffi per fare cose tipo costruire casette a fungo, effettuare upgrade e, soprattutto, recuperare altri Puffi dispersi nel bosco facendo attenzione a Birba, la gatta di Gargamella, che gira per il bosco. Il tempo di gioco scorre tramite le carte Gargamella, che rappresentano le azioni del malvagio stregone. Renberche dice che se amate i Puffi è un gioco bellissimo.

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Table Golf Association – Il golf a portata di mini mazza

Si tratta di un gioco di abilità dove lancerete delle mini palline da golf con delle mini mazze attraverso una pista da golf realizzato con tessere. Sicuramente bellissimo da vedere, credo sia possibile sostituire le mini mazze con delle schicchere altrimenti mi sembra abbastanza ingiocabile. Solo per appassionati.

The Other Side of the Hill – La guerra è persa, si salvi chi può

Abbiamo potuto vedere il prototipo finale del gioco, via di mezzo tra un war game e un euro game e fino a 4 giocatori. L’ambientazione è molto particolare in quanto ogni giocatore rappresenta un generale nazista dell’alto comando tedesco durante la Seconda Guerra Mondiale. L’idea di base è che comunque i giocatori perderanno la guerra, i generali dovranno cercare di contenere i danni e di salvare la baracca, oltre a scalare la scala gerarchica superando gli altri comandanti per vincere. Si può giocare anche in cooperativo. Il turno di gioco è caratterizzato da due fasi differenti, una amministrativa e una nazionale. Il tabellone è enorme e pieno di aree giocabili e simili e il gioco prevede davvero tantissimo materiale. Un tema storico piuttosto particolare, non abbiamo ricordi di giochi che mostrino l’altro lato della barricata (in questo caso della collina), ma comunque un tema che si mantiene sul puramente storico. Quindi un titolo piuttosto interessante.

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Kelp – Ogni mattina un polipo si sveglia e sa che dovrà essere più furbo di uno squalo

KS di prossima uscita, il 7 novembre prossimo. Gioco per due giocatori asimmetrico dove un giocatore impersona un polipo e l’avversario uno squalo. Il polipo si muove per la mappa piazzando tile in piedi, così che non siano visibili all’avversario, in una di queste tile si nasconde il polipo nelle altre ci possono essere trappole per lo squalo o cibo che invece avvantaggia il giocatore squalo. Tramite le proprie carte il polipo potrà quindi invertire la posizione di due tile, spostarle e cose simili. Il giocatore squalo invece utilizza la meccanica di bag building pescando dadi colorati da un sacchettino. Ci sono tre tipologie di dadi che permettono di spostarsi, rivelare e attaccare. I dadi possono essere programmati, nel senso che vanno piazzati sul tabellone con un valore a scelta e verranno utilizzati in un momento successivo ma solo in ordine discendente, dal valore più alto al più basso. Quando lo squalo attacca il polipo avviene un combattimento utilizzando delle carte. Entrambi i giocatori hanno 3 carte combattimento e ogni giocatore ne sceglie una segretamente, se entrambi i giocatori hanno scelto la stessa carta lo squalo mangia il polipo. Mentre il polipo vince sopravvivendo fino a fine partita o se lo squalo muore di fame. Titolo davvero molto particolare e carino.

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Tribunal 1920 – Vincere in tribunale è una questione di bluff, proprio come nella vita vera

Gioco per 2 ambientato a New York nel 1920, siamo degli avvocati che competono ferocemente a suon di… tris, nella plancia che rappresenta il tribunale. Al suo turno, all’inzio, il giocatore ha una carta in mano, ne pesca una nuova e poi guarda le icone sulle sue carte e ne sceglierà due o tre da riferire. Poi andrà a parlare con l’avversario e avrà due opzioni, dire la verità su quel che ha in mano oppure mentire. L’avversario potrà confermare o dubitare quello che ha detto il giocatore. Se l’avversario dubita a torto e il giocatore diceva la verità, il giocatore mette una sua pedina nello spazio corrispondente alle due icone; se l’avversario dubita a ragione può mettere una sua pedina dove gli pare; se l’avversario da ragione a torno al giocatore che mentiva, il giocatore può mettere la sua pedina dove gli pare. Aspetto interessante è che se si viene sbugiardati si perdono carte dalla mano riducendo i propri simboli a disposizione. Lo scopo è allineare tre pedine del proprio colore come nel tris. La partita dura 5 round. Ci sono poi anche caselle speciali dove mettere le proprie pedine. Gioco rapido interamente basato sul bluff, molto interessante.

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Find the Source – Matrix era un Roll&Write, e questo spiega molte cose

Gioco Roll&Write ispirato alla serie di film di Matrix. Scopo del gioco è trovare la fonte che genera la finta realtà, come in Matrix. I giocatori scelgono una location nella città e lanciano due dadi, poi decidono se usare il dado di valore più alto e piazzare nemici nella loro location oppure utilizzare il valore più basso andando a prendere punti energia. Ci sono poi tutta una serie di azioni base da scegliere, una per valore del dado, tra caricare le armi, combattere, trasferire, muoversi, investigare, ecc. In particolare, con l’azione investigare e grazie ai lanci di dado di andrà a restringere il campo nelle varie aree andando ad esclusione per trovare la fonte. Ci sarà pure un combattimento finale contro il cattivone di turno. Sicuramente da provare.

Find the source Find the source Find the source
Nucleum – Sequenze di tessere possono dare la scossa

Gioco molo atteso in cui i giocatori, al loro turno, dovranno prendere una tessera, piazzarla sulla loro board ed eseguire le azioni indicate sulla tessera oppure piazzare una tessera sul tabellone così da formare un percorso di tessere, se poi il colore combacerà con quello delle tessere precedenti si andranno anche ad attivare azioni a catena. Le azioni di base sono:

  • Sviluppare: permette di comprare nuove tessere azione;
  • Prendere dei contratti, cioè obiettivi per fare punti;
  • Urbanizzare: si prende un edificio dalla propria plancia, ogni edificio è specializzato nel produrre un tipo di risorsa e ha un costo in energia, e lo si piazza sulla plancia;
  • Industrializzare: si costruiscono centrali di uranio oppure quelle eoliche;
  • Energizzazione: si trasporta energia, cubi verdi, attraverso i percorsi per alimentare gli edifici e attivarli. Ad inizio partita c’è un solo cubo energia ma si aggiungeranno cubi con il progredire del gioco.

Ricorda molto Barrage ma con molta roba in più e meno interazione. Ci ha lasciati un po’ dubbiosi.

Nucleum Nucleum
Nucleum Nucleum
Oh My Orchids! – Le carte sono un ottimo concime

Gioco di carte e di set collection dove il giocatore al suo turno può decidere di raccogliere le carte sul tavolo dello stesso colore o dello stesso seme. Se non raccoglie carte può invece scartare carte seme di un dato colore per far crescere una orchidea, le carte che deve scartare sono descritte dall’apposita carta orchidea. Per esempio, alcune orchidee richiedono 4 semi diversi e di 4 colori diversi, altre invece semplicemente solo 4 semi diversi e così via. Alla fine del gioco si contano i punti vittoria sulle orchidee coltivate. Gioco molto semplice… e ad essere sinceri di cui non si sentiva il bisogno.

oh my orchids
Keops – Una piramide non facilmente leggibile

Gioco da 2 a 4 giocatori dove si andrà a costruire la piramide di Cheope. Dagli stessi autori di Cordoba, questo gioco ne richiama alcune meccaniche, e presenta gli stessi problemi di leggibilità, quasi potremmo dire che ne è il seguito spiritual. Nel proprio turno, ogni giocatore ha un’azione obbligatoria e una serie di azioni facoltative. Le azioni obbligatorie possono essere 3: piazzare un lavoratore, ritirare tutti i propri lavoratori sul tabellone oppure eseguire una costruzione nel tempio o nella città. Interessante il fatto che il tabellone cresce e che si rendano disponibili nuove azioni e nuove risorse con il progredire della partita. La piramide si compone di tre livelli che corrispondono anche alle 3 macrofasi della partita al termine di ognuna delle quali avviene una valutazione intermedia dei punteggi. Scelte estetiche molto discutibili però gioco molto interessante.

keops keops keops
Chaotic Studio – Disegni fatti a pezzi

Bellissima grafica anni 20 fumettosa per questo gioco proveniente dall’oriente. I giocatori avranno a disposizione tre layer semitrasparenti dove dovranno ricostruire la scena di un film. Tradotto in giochese, si tratta di far indovinare una delle parole della propria carta soggetti agli altri giocatori disegnandole, con un sistema di punteggio alla Dixit: devono indovinare solo alcuni avversari, non tutti e non nessuno. La differenza rispetto altri giochi in cui si deve disegnare sta nel fatto che il giocatore attivo, quello che disegna, realizza l’immagine su tre layer, essendo trasparenti sono sovrapponibili, in modo che ogni layer abbia solo alcune parti dell’immagine. Poi mostrerà agli avversari solo due layer su tre a sua scelta. Insospettabilmente divertente, anche se saper disegnare può dare un certo vantaggio.

chaotic studio chaotic studio chaotic studio
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Tangram City – Incastrarsi in città utilizzando il tangram

Gioco di Rosenberg, quindi Renberche si è fiondato immediatamente. Si tratta di un puzzle game dove ad ogni turno si rivela una carta pubblica per tutti i giocatori e una carta diversa assegnata ad ogni singolo giocatore. Tutte le carte mostrano delle specie di componenti di un tangram, praticamente dei polimini composti anche di triangoli, di due colori, rossi e verdi, e i giocatori dovranno piazzare fisicamente le tessere mostrate su entrambe le carte sulla propria griglia, seguendo determinate regole di piazzamento, per costruire la loro città. Alla fine di ogni round, quindi quando tutti i giocatori avranno piazzato tutte le tessere che devono piazzare, ognuno valuta il rettangolo più grande e si fanno tanti punti quanti l’area di questo; inoltre, si guadagna una piccola tesserina triangolare per coprire dei buchi. Finite le carte, finisce anche la partita e si andrà a calcolare la differenza di numero tra edifici verdi e rossi e si prenderanno punti extra in funzione di questo numero. In particolare, più è ridotta la differenza tra il numero di edifici rossi e verdi più punti si guadagnano. Gioco rapido, durata 20/30 minuti. Renberche lo ha elogiato, riivaa dice che se non ci fosse stato il nome di Rosenberg nemmeno di sarebbero fermati a provarlo. Chi avrà ragione?

tangram city tangram city
tangram city tangram city
Eos: Island of Angels – All’arrembaggio… ah no? Non si fa

Gioco di pirati, dove però non si può interagire con le altre navi (Maledice non è contento di questa cosa). Ogni giocatore ha la sua plancia con una ciurma, i giocatori piazzeranno lavoratori sulle varie unità della ciurma e ne eseguono gli effetti. Per esempio, lo scout permette di muoversi, il guerriero aumenta le spade per i combattimenti, il primo ufficiale invece ha un’abilità speciale che dipende dalla ciurma, il gioco è molto asimmetrico. I giocatori muovono le proprie navi in giro per il mare cercando miniboss da sconfiggere per guadagnare punti vittoria. È possibile anche sfruttare creature che si trovano sul tabellone, come gli angeli che elargiscono burst durante le battaglie e che sono fondamentali per abbattere i miniboss. Altra cosa particolare è che ogni volta che ci muoviamo dobbiamo affrontare il caos che tenderà a danneggiare la nostra nave, per opporsi serviranno le spade fornite dal guerriero. Ci sono delle belle idee e un’asimmetria molto spinta, abbiamo un equipaggio tutto di guerrieri e uno composto di polipi, però il gioco è molto solitario e decisamente freddo. Bella grafica, ma purtroppo bocciato.

eos eos
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Potion House – Mescola gli ingredienti con il tuo ditino

Gioco di memoria dove saremo degli apprendisti stregoni che cercano di realizzare delle pozioni. Per produrre le nostre pozioni, però, dovremo cercare prima gli ingredienti scartabellando nei ripieni del negozio di alchimia, rappresentato fisicamente dalla scatola con i suoi inserti in cartoncino. I giocatori iniziano la partita con in mano delle carte ingredienti. Durante il nostro turno potremo aprire un inserto, usare un dito per rimenare i token dentro che rappresentano gli ingredienti e richiudere l’inserto il più veloce possibile così che gli altri giocatori non ci guardino troppo dentro. Quando un giocatore ha capito dove si trovano gli ingredienti riportati sulle carte nella propria mano dichiara di aver realizzato una pozione e scarta le carte in mano per pescarne altre. Il primo che sforna 4 pozioni è il vincitore. Quindi un memory orientato ai giovanissimi, che può reggere più di 6 giocatori e dalla componentistica molto particolare e ben fatta.

potion house potion house
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Morris the Dodo – Attenti a non fare una frittata

Altro family game orientato ad un pubblico molto giovane (3 anni o più), questa volta cooperativo. In questo gioco avremo il nobile obiettivo di salvare le uova di un dodo, solo che il dodo è Morris, un dodo decisamente goffo, soprattutto quando si tratta di scivolare su una cascata ripida. La scatola del gioco diventa la plancia e dovremo prendere i token uova, che hanno un lato sano e uno crepato, e piazzarli con il lato sano scoperto sopra Morris, che altro non è se non un enorme meeple di legno con due ripiani a forma di ali. Poi lanceremo Morris giù per uno scivolo di cartone che rappresenta una cascata per fargli raggiungere un nido sicuro per le proprie uova. Il tutto prima che l’esploratore raggiunga la fine del suo tracciato. Se Morris atterra giù dalla cascata senza ruotare il token uovo dall’altro lato, lo può piazzare sul nido sicuro corrispondente e, una volta che sarà riempito un nido sicuro, si potrà far retrocedere l’esploratore. Si tratta di un gioco di casualità dove l’unico aspetto in cui prendere una decisione è quali nidi riempire prima (i nidi non sono tutti uguali, hanno capacità diverse). Però dobbiamo ammettere che il gioco è confezionato benissimo.

morris the dodo morris the dodo
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Duelists – Un duello di scommesse

Gioco di carte per due giocatori dove ad ogni turno c’è un attaccante e un difensore. Le statistiche di attacco e difesa sono indicate direttamente sulle carte che vengono giocate per eseguire attacchi o azioni di difesa, ma la cosa curiosa è che per la difesa non ci si basa semplicemente sul valore ma si fa una scommessa: l’attaccante prende il dado e dichiara da 1 a 3 quanti danni vuole fare, l’avversario dovrà cercare di indovinare questo numero e a seconda dell’arma con cui si difende avrà un certo numero di tentativi per farlo. Se il difensore non riesce ad indovinare l’attaccante infligge tanti danni quanto il valore che ha scelto ed indicato tramite il dado più il modificatore dell’arma. Il difensore può anche spendere token per attivare altre carte. I danni sono segnati scartando carte dalla mano, ci sono carte armatura che hanno l’unico scopo di essere scartate quando si viene danneggiati, o a caso dal proprio deck. Assolutamente approvato.

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Nice to Know Animals – Trova i tuoi animali

Si tratta di un gioco di draft a tema scientifico, anzi zoologico, per 1-6 giocatori della durata circa di 15min/giocatore. I giocatori devo scartare e pescare carte dalla zona centrale per accumulare sia punti ricerca che carte animale (che saranno pagate con i punti ricerca). Prendi carte animale dal continente in cui ti trovi, per recuperare da altri continenti bisogna usare carte “viaggi sponsor” sulla plancia o consumare punti ricerca. I viaggi ti permettono di andare a recuperare anche segnalini “convegno” nei diversi continenti che servono come punti vittoria a fine partita. Il punteggio è un mix di punti di animali recuperati, carte sponsor e segnalini. Complessivamente è un draft con un tema interessante, veloce ma tattico poiché si fa un po’ fatica a programmarsi i viaggi e lo studio degli animali che servono per soddisfare certe condizioni.

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Satori – La vita monastica tra le nuvole

Gioco di piazzamento lavoratori dove i lavoratori provengono da una riserva di lavoratori comune. Lo scopo del gioco è quello di essere i maggiori contributori alla costruzione di una pagoda. Ad inizio round si pescano un numero di lavoratori pari in funzione del numero di giocatori, i lavoratori sono di vari colori corrispondenti anche ai colori degli spazi azione. Al suo turno ogni giocatore prende un lavoratore e lo piazza su un’azione. Ogni spazio azione raffigura due azioni e se i colori corrispondono il giocatore potrà eseguirle entrambe altrimenti solo una delle due. Inoltre, ogni giocatore ha un set di monaci del suo colore che potrà piazzare su delle tessere nuvola e comporranno combo con le varie azioni del tabellone. Ci sono poi le caratteristiche tipiche di questo genere di giochi, compresi vari tracciati dove salire per prendere bonus o punti. Durante la partita il tabellone si espanderà perché i giocatori potranno costruire nuovi spazi azione. Esteticamente un bel gioco e con simboli di facilissima lettura. La partita fila bene e il regolamento è solido, ma sembra gli manchi il colpo di genio per portarlo oltre la media.

satori satori
satori satori
From the Moon – La luna è piena di rover

Titolo visivamente fantastico, ci sono dei rover lunari di plastica che sono un vero piacere per gli occhi. Questi rover, inoltre, andranno equipaggiati con attrezzature prese da un’apposita plancia e tramite l’azione reclutare. Poi, con l’azione rover sarà possibile mandare a lavorare questi aggeggi che, a seconda della tessera in cui si trovano, raccoglieranno risorse del colore corrispondente a quello del rover o eseguiranno l’azione indicata sulla tessera. Se il rover è specializzato perché fornito di particolari equipaggiamenti può anche fare più azioni insieme come raccogliere energia extra o recuperare parti della nave spaziale. Perché, non l’abbiamo detto all’inizio, ma noi dobbiamo cercare di lasciare la luna e riparare la nave spaziale sarà il modo principale che ci permetterà di vincere la partita. Il gioco è asimmetrico e non manca la possibilità di costruire edifici che dovranno essere della propria fazione e avranno benefici diversi dipendenti dalla fazione di appartenenza. Ci sono anche edifici particolari da piazzare tra le tessere di gioco che potenzieranno le azioni eseguite dai rover o permetteranno combo. Infine, dobbiamo citare la possibilità di costruire la propria base piazzando delle tesserine e seguendo un particolare schema preconfigurato ad inizio partita. Le tesserine della base danno bonus e ogni volta che se ne piazza una si attivano anche quelle limitrofe. Gioco dalle regole semplici ma decisamente impegnativo da giocare. Tantissime azioni tra cui scegliere anche se il flusso di gioco è comunque lineare. Molto ambientato, ci è piaciuto tantissimo. A marzo su KS.

from the moon from the moon from the moon
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The White Castle – Un grande palazzo per un german molto stretto

Finalmente abbiamo provato The White Castle alla Devir, uno dei titoli che ci erano stati chiesti di provare con maggiore “insistenza”. Si tratta di un german sorprendentemente tradizional ed estremamente curato nella componentistica. Ci aspettavamo qualcosa di molto simile a The Red Cathedral, dato che sono gli stessi autori, invece si tratta di un titolo strettissimo con poche risorse e poche azioni: abbiamo 3 azioni per round e la partita dura 3 round. Quindi il cuore del gioco sarà ottimizzare ogni singola azione per concatenarla il più possibile agli spazi azione della plancia. Meccanicamente, al suo turno ogni giocatore sceglie un dado con un valore tra quelli disponibili, ogni valore del dado permette di accedere ad un piano del castello a cui corrisponderanno delle azioni che potranno concatenarsi con altre azioni se avremo le risorse necessario per farlo. Le azioni sulla plancia potranno anche cambiare perché indicate su carte che un giocatore può prendere per sé causando quindi la sostituzione della carta. Da l’impressione di un gioco cinghiale compresso in una piccola confezione e con un prezzo di 30 euro abbastanza abbordabile. Promosso a pieni voti!

the white castle the white castle the white castle
the white castle

Canopus

Giocatore per passione, german di vocazione, non dico di odiare la presenza del caso nei giochi ma io e la dea bendata abbiamo rotto molto tempo fa e non siamo rimasti proprio in buoni rapporti. Divoratore di fumetti, anime, serie televisive, giochi e soprattutto buon cibo; appassionato di viaggi e buon cibo; ho una natura curiosa e sono fiero di essere un ossessivo compulsivo (ma pure un po’ convulsivo) per schematizzazioni e analisi, oltre che… un amante del buon cibo. Ok, mi piace il buon cibo! Scrivo prevalentemente recensioni e sono specialista delle moderne tecniche di management, come il pungolo elettrico, che utilizzo con i nauti. Gioco come non ci fosse un domani!

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