Gladiatori – Recensione

Di Davide “Canopus” Tommasin

Titolo Gladiatori
Autore Michele Quondam
Lingua Multilingua (Inglese, Francese, Italiano, Giapponese, Tedesco)
Editore Giochix.it
Distributore Giochix.it
Numero giocatori 1 / 4
Durata partita 90 minuti
Anno pubblicazione 2012
Altri titoli
Genere Creazione del personaggio, card driven, modalità campagna, simulazione
Dipendenza dalla lingua Nessun testo nel gioco
Prezzo Tra i 40 e i 45 euro

Le ambientazioni relative al mondo dei gladiatori sono tornate in auge presso il grande pubblico grazie all’ormai famosa serie “Spartacus” (nel 2012 è andata in onda la seconda stagione), da cui è stato recentemente tratto un boardgame. Può quindi nascere il sospetto in noi che questo titolo sia un tentativo di cavalcare l’onda e realizzare un gioco destinato al grande pubblico, una trappola per chi è rimasto affascinato dall’ambientazione e dal mondo dell’arena. Personalmente ho molti dubbi a riguardo: potrebbe anche essere che l’autore, Michele Quondam, già famoso per The Forgotten Planet, abbia scelto una simile ambientazione per questioni di moda, ma il gioco presenta meccaniche completamente incompatibili con il grande pubblico e le famigliole felici. Credo che Gladiatori sia un ottimo titolo per perdere un amico: nel senso che gli regalate il gioco, lui cerca di leggere il manuale e il non capirci nulla lo stresserà al punto tale che non vi vorrà più vedere. Questo è un titolo per giocatori esperti, hardcore, presenta una curva di apprendimento lunghissima (mi ci sono volute 4 partite per comprendere affondo le regole e non commettere errori durante il gioco, oltre a trovare una mia strategia personale e un mio modo di giocare), un manuale ostico e delle meccaniche veramente complesse; le definirei quasi un tentativo accurato di simulare un combattimento nell’arena. Ma una volta che si prende mano vi assicuro che da grande soddisfazione, soprattutto per la parte gdr del gioco che prevederà di crearvi il vostro personaggio e di farlo crescere partita dopo partita durante una campagna. Tecnicamente, si tratterebbe di un gioco di carte, ogni giocatore ha il suo mazzo e gioca carte per muoversi, attaccare e difendersi, ma dato che la possibilità di giocare queste carte, e gli effetti, sono direttamente influenzati dalla posizione delle miniature nell’arena, sono costretto a catalogarlo come gioco da tavolo.

Ambientazione

L’ambientazione è stata attentamente studiata e si nota che l’autore ha abbastanza dimestichezza con l’argomento e sa di cosa parla. Tra l’altro, non sapevo che esistevano anche gladiatori donna e che non di rado si univano agli scontri nell’arena anche ricchi cittadini romani e qualche aristocratico. Ora tocca a voi crearvi il vostro personaggio con il suo profilo di abilità, armi e mosse speciali, comporvi il vostro mazzo e scendere nell’arena a prendere a sprangate tutto quello che si muove. Ma attenzione, l’importante non sarà tanto abbattere il nemico, quanto farlo in modo onorevole e venire acclamati dal pubblico. Certo, se poi siete anche gli ultimi ad essere sopravvissuti nell’arena è meglio :-)

Il titolo presenta diverse modalità di gioco: tutti contro tutti, a squadre, 2 contro 1, cooperativa contro le bestie, solitario contro le bestie, e la bellissima modalità Colosseo: tutti contro tutti e contro le bestie. Inoltre permette diversi livelli di personalizzazione della partita, non intendo solo per la creazione del personaggio, è anche possibile definire handicap, regole aggiuntive per la vittoria, bonus se si infliggono grandi quantità di danni all’avversario e inventarsi di sana pianta nuove bestie da far entrare nell’arena. Insomma, l’unico limite è la vostra fantasia!

Materiali

L’arena È il tabellone di gioco e raffigura un’arena vista dall’alto suddivisa in spazi esagonali. Alcuni esagoni riportano il disegno di una torre, questi segnano i punti iniziali da cui iniziare il gioco con la propria miniatura per le prime partite (quando si prende dimestichezza con il regolamento si possono scegliere altre posizioni iniziali, con il vincolo che ogni miniatura sia sempre ad almeno 2 esagoni di distanza dagli altri gladiatori). Sono poi presenti delle grate, 2 più grandi a sinistra e a destra da cui possono entrare le belve (che scontro in arena è senza delle belve!?!). Sul perimetro del tabellone è presente un segnapunti circolare.
Schede gladiatore Sono di carta su cui si deve scrivere, con una penna o matita, come variano i valori delle abilità e capacità dei personaggi durante il gioco. Le schede sono raccolte in 4 blocchetti, ognuno con le illustrazioni di un eroe dell’arena, sono anche presenti un donna e un gladiatore di colore bello grosso. Ogni scheda riporta una matrice a 19 colonne: una colonna per i valori di partenza indicata da uno 0, poi 3 colonne per ogni turno di gioco (6 turni in tutto). Ogni turno infatti prevederà 2 round di combattimento e una fase di recupero, quindi 3 colonne. Dal punto di vista delle righe, invece, la matrice è divisa in 2: prima sono riportate le 3 abilità, resistenza, difesa e attacco, poi una serie di icone circolari che indicano i poteri speciali del gladiatore, e, infine, altre 2 righe per le capacità, che sono sangue e velocità. Ogni abilità, potere e capacità è individuata da una precisa e univoca icona.
Schermi giocatore 4 schermi pieghevoli per nascondere le schede gladiatore. Dal lato visibile riportano il colore associato al giocatore e dal lato nascosto delle icone che descrivono la procedura di creazione del personaggio.
Miniature Sono la parte più spettacolare del gioco dato che sono realizzate benissimo e in metallo. Semplicemente fantastiche! Raffigurano i 4 gladiatori in pose plastiche (nella foto potete vedere anche una miniatura bonus per i preordini raffigurante una gladiatrice con uno spadone lungo in mano). Ogni miniatura ha una base ellittica su cui è raffigurata una piccola freccia per indicare il fronte: nel gioco sarà importante individuare il fronte di un personaggio per la direzione degli attacchi.
Dadi 5 piccoli dadi blu, D6, che sono utilizzati per definire quando e da dove entrano in gioco le bestie e come attaccano o si difendono.
Dischi di legno Uno per ogni colore dei giocatori, rispettivamente rosso, verde, blu e giallo, servono per segnare i punti.
Cubi di legno Piccoli cubetti in tinta unita utilizzati per indicare lo stato del personaggio: se è intrappolato si usano cubetti grigi, se è a terra o sbilanciato i cubetti bianchi. Hanno anche un duplice utilizzo dato che nel manuale propongono di utilizzarli per indicare le bestie nell’arena. Ma questo ultimo punto a mio parere è una caduta di stile dato che potevano in effetti mettere qualche altro cubetto colorato per non confondersi. Inoltre, nella scatola vi sono solo cubetti di 2 colori mentre le bestie possono essere di 4 tipologie: cani, lupi, leoni e orsi.
Le carte sono numerose, ben 142, tutte in formato americano grande e di buon spessore. Graficamente sono tutte omogenee e presentano dal lato giocabile delle illustrazioni molto semplici in tratto grigio matita su sfondo pergamena con una serie di icone che spiegano gli effetti. Le diverse tipologie di carte si riconoscono in base al colore del dorso e della fascia in alto sul lato giocabile, abbiamo quindi:
Carte azione Presentano il dorso della carta e la fascia di colore verde e sono un set di 4 carte, uguale per ogni giocatore. Le carte raffigurano l’azione di movimento e 3 possibili attacchi: forza, destrezza e furia (berserk). Ogni carta illustra sul fondo, tramite semplici icone, le caratteristiche dell’azione. Partendo dalla sinistra:

  • Icone che raffigurano la direzione dell’attacco: per gli attacchi sempre l’esagono direttamente di fronte alla miniatura, mentre per il movimento qualsiasi esagono adiacente;
  • un’icona che raffigura il tipo di attacco: non presente nel movimento, elmo per la forza, pegaso per la destrezza e Colosseo per la furia;
  • un’icona che indica che la carte deve essere ruotata di 90° per essere utilizzata come azione;
  • infine, il valore in punti ferita della carta dentro al disegno di uno scudo, sempre 3 per queste carte.

Inoltre, ad ogni azione corrisponde una reazione, ossia una tecnica di difesa, le cui caratteristiche sono raffigurate sempre tramite icone in alto a destra. Ogni reazione che corrisponde ad un attacco riporta uno schema che raffigura le direzioni da cui gli attacchi possono arrivare per essere resi inefficaci, sempre l’esagono frontale e i 2 ai lati di questo, e un’icona che indica l’attacco associato. Per la reazione corrispondente al movimento c’è qualche icona in più che verrà spiegata nel paragrafo dedicato alle meccaniche e permette di rispondere anche ad attacchi provenienti dagli esagoni adiacenti a quello alle spalle. Le possibili reazioni sono: schivata, associata al movimento, bloccare, associata alla forza, parare, associata alla destrezza, e opposizione, associata alla furia.

Carta arma Presentano il dorso della carta e la fascia di colore blu. Ogni carta riporta disegnata un’arma dell’epoca romana e sul fondo delle icone che indicano i bonus di attacco e difesa e il valore in punti ferita della carta. Alcune carte riportano anche una icona a forma di freccia per indicare che si tratta di un’arma da lancio e in alto a destra il disegno di una forma geometrica, utilizzata per l’assegnazione delle carte in fase di creazione del personaggio. Unica eccezione è la carta della rete che riporta un’icona aggiuntiva che indica che l’avversario preso nella rete perde i bonus dati dalle carte arma.
Carte ausiliarie Così definite in quanto sono giocate insieme alle carte azione per potenziarne gli effetti. Sono caratterizzate dal dorso rosso, ma la fascia in alto sul lato giocabile presenta colori diversi a seconda del tipo di carta. Ogni carta ausiliaria presenta delle icone sul fondo che ne indicano l’effetto, queste possono cambiare a seconda del tipo di carta, ma tutte riportano il prezzo in monete a sinistra (utilizzato per creare il personaggio) e il valore di punti ferita a destra. Come tipi di carta abbiamo quindi:

  • Carte energia: riportano una fascia di colore rosso (per le carte di valore 0) o magenta (per le carte di valore 1) e il valore di energia tra le icone in basso. Questo è affiancato all’icona di un fulmine è può valere 0 o 1. Servono a potenziare l’attacco di tipo forza.
  • Carte mossa speciale: riportano una fascia di colore giallo e tra le icone in basso una serie di immagini che indicano gli effetti della carta. In alto a destra è presente un’icona caratteristica della tipologia di mossa e una serie di piccole icone che indicano in che condizioni è utilizzabile la carta. In particolare queste icone indicano se la mossa è utilizzabile con armi da lancio, se può essere utilizzata quando il giocatore è bloccato e se deve essere utilizzata in attacco o/e difesa.
  • Carte finta: riportano una fascia di colore nero e tra le icone in basso una maschera. Le finte sono utilizzate per annullare un attacco.
Carte copertura Sono utilizzate per indicare il mazzo degli scarti e la pila del mazzo dei punti ferita. Le due carta raffigurano l’illustrazione di uno dei 4 gladiatori, ma quella del mazzo degli scarti è in bianco e nero.

Setup e preparazione

Setup

Il gioco (nel caso di una campagna, la prima partita) può iniziare con la fase di creazione del personaggio o utilizzando uno dei personaggi pre-generati presenti nel manuale. In entrambi i casi perderete un po’ di tempo nel distribuire le carte per formare i mazzi, sui 3 minuti a giocatore se va bene. Il resto richiede veramente un minuto e consiste nel segnare i valori iniziali dei personaggi nelle schede dei giocatori e nel posizionare le miniature negli appositi spazi. Infine, i dischi in legno dei giocatori sono messi sopra alla casella 10 del segnapunti (questo perché potete guadagnare punti negativi).

Regolamento

A mio parere, il manuale non è scritto molto bene, mi pare che la spiegazione segua un “percorso” un po’ contorto, e l’esempio di gioco poteva prevedere qualche turno e situazione in più, ma almeno è ricco di immagini. Le regole di per se non sono difficilissime, ma la cosa che è frustrante è la presenza di una grande quantità di regolette aggiuntive e c’è veramente tanta roba da ricordare a memoria. Anche spiegarlo è un incubo e vi consiglio di ricorrere il più frequentemente possibile ad esempi. Comunque, dubito che potrete spiegare le regole in modo chiaro ed esaustivo in meno di 30 minuti, e sono ottimista!

Meccanica di gioco

Ho visto gran parte del resto del mondo… è brutale, crudele, oscuro… Roma è la luce!

Lo scontro nell’arena si snoda in 6 turni, ognuno dei quali prevede 2 round di combattimento. Ogni turno di gioco si compone delle seguenti fasi:

  1. Scegliere le carte: aspetto veramente originale del gioco. Ogni giocatore sceglie dal proprio mazzo quante carte vuole tenere in mano e quante finiranno nel mazzo dei punti ferita. Questo mazzo è molto importante in quanto rappresenta l’energia vitale del gladiatore. Ogni volta che un gladiatore subisce dei punti danno deve eliminare dal gioco (rimettendole nella scatola) da questo mazzo un certo numero di carte in modo tale che i punti ferita sulle carte siano pari o maggiori dei danni subiti. Nell’eventualità che il mazzo dei punti ferita si svuoti, il gladiatore termina prematuramente la sua carriera in malo modo. Le carte che saranno messe nel mazzo dei punti ferita, ovviamente, non potranno essere utilizzate come azioni o carte ausiliarie durante la partita. Unica eccezione sono le carte oggetto che sono tenute scoperte davanti al giocatore e possono essere eliminate per sfruttarne i punti ferita anche se non presenti nel mazzo dei punti ferita.
  2. Ordine di gioco: i giocatori effettuano le loro mosse durante il combattimento partendo da quello nella posizione più arretrata del segnapunti.
  3. Primo round di combattimento.
  4. Seconda definizione dell’ordine di gioco: ogni giocatore prende punti in base agli attacchi, quindi può cambiare dopo il primo round di combattimento.
  5. Secondo round di combattimento.
  6. Riposo: i giocatori spostano tutte le carte azione giocate nel mazzo degli scarti.
  7. Fine del turno: i giocatori riprendono in mano le carte ancora disponibili nel mazzo dei punti ferita e le aggiungono a quelle ancora nella propria mano per formare un nuovo mazzo di gioco.

Forza e onore

Ogni gladiatore è inevitabilmente diverso dagli altri, sia grazie alle diverse carte che ha in mano, sia per i valori diversi delle varie capacità e abilità. Tutti questi aspetti si differenziano in elementi primari e secondari. Gli elementi primari sono le carte che compongono il mazzo del giocatore, il valore di attacco e il valore di difesa, entrambi utilizzati per potenziare rispettivamente l’attacco e la difesa, ma se vengono utilizzati in un round di combattimento il valore viene decrementato di 1.

Gli elementi secondari, invece, sono la resistenza, il sangue e la velocità. La velocità è utilizzata per far percorrere al gladiatore esagoni extra, anche senza giocare l’azione movimento, o per potenziare la reazione di schivata. Il sangue serve per poter riutilizzare le carte azione già giocate davanti ad un giocatore o per attaccare tramite l’azione furia. Infine, la resistenza è utilizzata nella fase di riposo e permette di recuperare elementi primari. Per fare questo il giocatore può recuperare un numero di carte dal mazzo degli scarti (non tra quelle rimesse nella scatola), per rimetterle nel mazzo di gioco, di punti azione e di punti difesa, la cui somma è pari al valore di resistenza. In seguito la resistenza è decrementata di un punto.

Questo aspetto di recupero degli elementi primari è molto interessante dal punto di vista strategico, in quanto ogni volta che si utilizza la resistenza questa diminuisce e permette man mano che si procede nel gioco di recuperare sempre meno elementi primari e si diventa, quindi, sempre più deboli. Unico modo per recuperare elementi secondari è eseguire un’azione di attesa durante il combattimento.

La terra si toglie molto più facilmente del sangue

La fase di combattimento ruota completamente intorno alle 5 azioni che un giocatore può eseguire, a cui alle prime 4 corrisponde anche una reazione (azione di difesa):

– Muoversi: il gladiatore può muoversi in qualsiasi direzione, da 1 a 3 caselle esagonali. Per ogni casella in cui si muove, la miniatura può essere ruotata di un lato dell’esagono, praticamente di 60°. Inoltre, è possibile utilizzare un punto movimento per una doppia rotazione, quindi 2 lati dell’esagono, invece che muovendosi in una casella adiacente. Non è possibile attraversare caselle occupate, ma è possibile muoversi su esagoni anche parziali (non completamente disegnati sul tabellone). La reazione corrispondente è la schivata, che riduce il valore dell’attacco alla metà arrotondata per difetto. La schivata non permette però di applicare i bonus di difesa degli oggetti del giocatore, ma restituisce un +2 in difesa per ogni eventuale punto velocità utilizzato, fino a massimo +4.

– Attacco di forza: il giocatore gioca delle carte energia coperte. Quando le carte vengono scoperte guadagna un +1 all’attacco per ogni carta energia che abbia valore 1. La reazione associata, il blocco, funziona allo stesso modo, ma restituisce un bonus +1 per ogni carta energia di valore 1 alla difesa e non all’attacco.

– Attacco di destrezza: il giocatore guadagna un bonus di attacco pari alla metà, per difetto, delle carte che tiene nella sua mano al momento in cui l’azione viene effettuata. Stessa identica cosa per la difesa con la reazione associata, la parata.

– Attacco di furia: il gladiatore guadagna un bonus di attacco di +2 per ogni punto sangue che scarifica, fino ad un massimo di +6. La reazione associata, invece, l’opposizione, restituisce automaticamente un bonus di +5 alla propria difesa.

– Attesa: il giocatore recupera 3 punti di elementi secondari o primari.

Al mio segnale… scatenate l’inferno!

Vediamo ora, quindi, come si svolge il round di combattimento. Questo è diviso in 7 fasi:

  1. Movimento extra: il giocatore può sacrificare punti velocità per guadagnare punti movimento extra. Un punto velocità per ogni punto movimento che può essere speso per muoversi in un esagono adiacente e ruotare o per ruotare 2 volte, come l’azione movimento.
  2. Azione: il giocatore esegue una delle azioni precedentemente illustrate. Per eseguire un’azione vi sono 2 possibilità: si gioca una carta dalla propria mano ruotata di 90°, posizionandola a sinistra di eventuali altre carte azione sul tavolo, oppure si utilizza una carta già sul tavolo non ruotata (per effetto di una reazione) e la si ruota di 90°. In questo secondo caso si dovrà pagare un punto sangue per ogni carta azione giocata precedentemente a questa, quindi posizionata più a destra, contando la carta stessa. Nel caso si decida di utilizzare un’azione di attesa, la carta deve essere giocata ruotata di 90° e coperta, oppure, se già sul tavolo, girata in modo tale da essere coperta. La carta utilizzata per l’attesa non potrà più essere usata per reazioni fino al termine del turno. Nel caso un giocatore non abbia modo di giocare azioni, perché, per esempio, ha terminato i punti sangue e non ha altre azioni in mano, è costretto a passare, saltando il round, e il suo stato diventa passivo.
  3. Aggiungere carte all’azione: il giocatore può aggiungere carte ausiliarie all’azione, in particolare carte mossa speciale o carte energia, se si sta eseguendo un attacco di forza.
  4. Dichiarazione di attacco: il giocatore può dichiarare l’obiettivo dell’attacco oppure che sta aiutando un alleato. In questo secondo caso il giocatore regala un bonus di attacco all’alleato pari ad un +1 ogni +4 punti di attacco, che il giocatore aiutato potrà sfruttare al suo turno. L’avversario comune dovrà comunque sempre essere affrontato frontalmente.
  5. Reazione: il giocatore sotto attacco può ora effettuare una reazione. Analogamente alle azioni, il giocatore può fare una reazione giocando una carta dalla propria mano, ma senza ruotarla di 90° (cosa che permetterà di riutilizzare la carta in gioco successivamente per un’azione) oppure utilizzando una carta già sul tavolo, anche se ruotata di 90° (cosa non possibile per le azioni) e pagandone il prezzo in punti sangue come per le azioni. Cosa particolare, se si reagisce utilizzando come reazione una carta azione dello stesso tipo dell’attacco, si guadagna un bonus di difesa extra di +5.
  6. Aggiungere carte alla reazione: cosa analoga a quello che viene fatto per l’azione.
  7. Risoluzione dell’azione: i giocatori scoprono le carte simultaneamente e calcolano i propri valori di attacco e di difesa. Se il valore di attacco è superiore a quello della difesa, il difensore subisce un valore di danni pari alla metà, arrotondata per difetto, delle carte giocate dall’attaccante, più un +1 di danno bonus per la riuscita dell’attacco. Altrimenti non succede nulla. Terminato l’attacco tutte le carte ausiliarie, giocate con l’azione, vengono poste nel mazzo degli scarti. Nel calcolo dei valori di attacco e di difesa ci si deve ricordare di considerare anche gli eventuali bonus degli oggetti, i malus dovuti a particolari status, gli effetti di carte mossa speciale o di poteri speciali utilizzati dai gladiatori.

A questo punto vale la pena effettuare una considerazione strategica. A cosa servono le carte energia di valore 0? Beh, per aumentare il bonus di un attacco destrezza o una reazione parata, ma anche per bluffare, dato che sono giocate coperte, o aumentare i danni provocati da un attacco forza.

Altro aspetto interessante sono le carte mossa speciale e i poteri speciali dei gladiatori. Le prime sono carte ausiliarie che possono essere giocate insieme a qualsiasi altra carta azione, ad eccezione del movimento. Alcuni esempi interessanti di mosse speciali sono, per esempio, sacrificio, che permette di mettere nella scatola una carta dalla propria mano per avere un bonus +3 di attacco o difesa; adrenalina, che aumenta di 5 punti il valore dell’abilità attacco o difesa per un turno, poi però va a 0; la spazzata, che permette di colpire fino a 3 avversari con un attacco, ma causa un sbilanciamento a chi la usa. I poteri, invece, hanno effetti più potenti delle mosse speciali, ma possono essere utilizzati una sola volta per partita. Alcuni esempi di poteri: lotta, che sbilancia un avversario anche se l’attacco non ha effetto e lo sposta in un esagono adiacente; in piedi, che permette di eliminare a gratis tutti i cubetti sopra la miniatura di un personaggio; tenuta, che permette di recuperare 3 punti di elementi primari e secondari senza stare in attesa.

Infine, cosa importante, dopo aver calcolato i valori di attacco e di difesa, l’attaccante può decidere di utilizzare una carta di finta. Questa ha l’effetto di cancellare l’attacco e quindi di far recuperare le carte ausiliarie giocate, i punti attacco e poteri utilizzati. Successivamente, il difensore può fare la stessa cosa per cancellare la reazione e non sprecare carte, punti e poteri nemmeno lui.

Il gelo può far incastrare la lama!

Le armi hanno un’importanza particolare nel gioco. Il giocatore ferito durante un attacco, può decidere di eliminare e rimettere nella scatola una o più carte oggetto per pagare il costo in punti ferita. Particolare rilevanza hanno le armi da lancio. Attaccare lanciando l’arma raddoppia il bonus di danno della carta, ma si riceve un malus di -1 (-2 per la rete) per ogni esagono di distanza dal bersaglio, ad esclusione del primo esagono. Una volta che l’arma viene lanciata, la carta viene rimessa nella scatola e un’arma da lancio non può essere lanciata se si sta effettuando un attacco corpo a corpo. Infine, per lanciare un’arma si deve avere una linea di vista sgombra da personaggi in piedi verso il bersaglio.

Arma particolare è la rete, questa può essere lanciata anche nel corpo a corpo, ed è meglio dato che subisce un malus di -2 per la distanza. La rete non procura danni, ma immobilizza l’avversario, e quando si lancia l’avversario non può utilizzare i bonus difensivi delle proprie armi per difendersi.

A nessuno arriva mai qualcosa che non sia in grado di sopportare

Altro aspetto simulativo del gioco sono gli stati del personaggio. Questi possono essere di 3 tipi:

  • Passivo: il gladiatore costretto a passare perché non ha la possibilità di eseguire azioni, per esempio perché ha finito i punti sangue e non ha carte azione in mano, diventa passivo. Questo giocatore non può eseguire azioni, reazioni o utilizzare poteri, ma può usare abilità e i bonus degli oggetti. Un giocatore diventa passivo anche quando viene attaccato alle spalle (ma la cosa non conviene, si guardi il sottoparagrafo relativo ai punteggi).
  • Intrappolato: avviene quando si viene colpiti dalla rete. Il giocatore riceve 3 cubetti intrappolamento, e potrà eliminarne ognuno al prezzo di 2 elementi del personaggio, sia primari che secondari. L’effetto è che il gladiatore subisce un malus di -3 sia in attacco che in difesa e si può difendere solo con l’opposizione, inoltre può solo ruotare ma non muoversi.
  • A terra: un personaggio è a terra quando ottiene il secondo cubetto bianco sbilanciamento. Può eliminare ogni cubetto bianco al prezzo di 2 elementi del personaggio, ma dovrà eliminare entrambi i cubetti per tornare in piedi. A terra si ha un malus di attacco e difesa di -5 e può utilizzare solo il blocco per difendersi. Anche in questo caso il personaggio non può muoversi ma solo ruotare.

Si noti come se si viene intrappolati il giocatore riceve sul colpo i 3 cubetti grigi, mentre i cubetti sbilanciamento, quelli bianchi, possono essere accumulati uno dopo l’altro per effetto di mosse o poteri che causano il sbilanciamento del gladiatore. Al secondo cubetto bianco il gladiatore cade a terra.

Io non sono stato il migliore perché uccidevo velocemente, ero il migliore perché la folla mi amava! Conquista la folla e conquisterai la libertà…

Gladiatori è un gioco a punti. Ogni volta che si effettua un attacco, o si compiono determinate azioni, si guadagnano punti che possono essere positivi o negativi (si, si può andare sotto lo zero). Ogni attacco onorevole (ossia verso il fronte dell’avversario o i 2 esagoni laterali a quello frontale) fa guadagnare +2 PV (punti vittoria), anche se l’attacco fallisce. Ogni punto ferita inflitto fa guadagnare un altro +1 PV, inoltre il primo sangue, il primo attacco che va a buon fine di una partita, da un +3, e un colpo fatale un +6. Attenzione però, i comportamenti disonorevoli sono disincentivati. Gli attacchi disonorevoli portano -3 PV, -2 PV per ogni punto ferita inflitto in modo disonorevole e, addirittura, un -12 PV in caso di attacco mortale. Inoltre, fuggire, ossia muoversi di 2 o più spazi allontanandosi dall’avversario senza avvicinarsi ad un altro, costa -2 PV, e girare le spalle al nemico senza mostrare il fronte ad un altro è considerato un atto di codardia e costa -3 PV. Alla fine della partita, dopo il sesto round, i personaggi sopravvissuti prendono +5 PV, mentre chi si arrende durante la partita prende -15 PV, queste ultime 2 regole sono importanti soprattutto nel gioco in modalità campagna. Come detto il gioco prevede anche la possibilità di giocare a squadre o in modo cooperativo contro le bestie, in questo caso i punti si sommano. Nel caso della modalità 2 contro 1, la squadra di 2 giocatori perde 10 PV a fine partita.

Non so che cosa uscirà da là dentro, so solo una cosa: se saremo uniti vinceremo!

Che gioco sui gladiatori sarebbe senza qualche bestiaccia che ti corre dietro e cerca di divorarti? Quella con gli animali sarebbe una variante, ma io la consiglio caldamente. Il gioco prevede 4 possibili animali: cani, lupi, leoni e orsi. Questi entrano in gioco in base a quello che decidono i giocatori, il manuale consiglia di utilizzare un certo numero di animali in base al numero di giocatori, ma questo aspetto è perfettamente personalizzabile. Per il gioco in modalità Colosseo, cioè tutti contro tutti e con gli bestie, queste entrano in gioco in base al risultato dei dadi: si lancia un D6 ad inizio turno, con valori da 3 a 6 da 1 a 3 animali entrano nell’arena. Per ogni animale che entra si lancia un ulteriore dado, a seconda del risultato ogni bestia entra dalla grata a sinistra o a destra. Per il movimento, ogni animale si muove di un D6 verso il giocatore più vicino senza entrare in esagoni occupati da altri animali. L’attacco cambia a seconda dell’animale: in genere attaccano sempre per primi e tirano un solo dado se si sono anche mossi o 2 dadi se attaccano senza muoversi. I poteri speciali degli animali si attivano a seconda dei casi, per esempio per i cani, se si lanciano 2 dadi e si fa un risultato doppio, entra subito in gioco un nuovo cane. La difesa invece prevede sempre di lanciare 2 dadi. Si, la presenza degli animali è motivo di una gran quantità di lanci di dadi. Giusto per citare una di quelle regolette semplici da dimenticare di cui parlavo: contro gli animali è possibile giocare qualsiasi carta mossa speciale, finta o potere per avere un bonus di attacco o difesa di +2 invece di utilizzarne l’effetto.

Oggi ho visto uno schiavo diventare più potente dell’imperatore di Roma

Sicuramente uno degli aspetti più importanti del gioco è la creazione del proprio personaggio, che è anche l’elemento gdr di cui parlavo. Questo non è un procedimento proprio semplicissimo e per le prime partite vi conviene utilizzare i personaggi pre-generati presenti nel manuale, sebbene siano solo 5 e presto sentirete il bisogno di imbarcarvi nella creazione della vostra macchina di morte personale. La creazione del personaggio avviene tramite un sistema a monete, che equivalgono grosso modo ai punti forza nei giochi di miniature. Ogni giocatore ha a disposizione 55 monete che utilizza per acquistare carte e punti di elementi primari e secondari. Anche in questo caso i giocatori possono decidere di modificare questo ammontare per rendere la partita sbilanciata e personalizzare anche questo aspetto del gioco, importante nella modalità 2 contro 1. Per prima cosa i giocatori acquistano le abilità, ovvero resistenza, attacco e difesa, che devono avere un valore minimo di 3 e un massimo di 9. Il costo dei punti aumenta a seconda del numero di punti che già si possiedono, ad esempio 3 punti attacco costano 3 monete, 6 punti invece costano 8 monete. Si passa poi alle capacità che costano una moneta per ogni punto, in modo lineare, anche qui con un intervallo di punti che va da 3 a 9. Si acquistano le carte ausiliarie che costano 1 moneta la carta energia da 0, 2 monete quella da 1 e 5 monete per la finta. Per le carte ausiliarie vi è un vincolo: si può avere una carta energia da 0 per ogni 6,5 monete iniziali, idem per le carte energia da 1, mentre si può possedere solo una carta finta. Si ricordi che le carte azione non vanno acquistate in quanto ogni personaggio ha un set di 4 carte di default. Infine si acquistano mosse speciali e poteri. In entrambi i casi il giocatore non può avere 2 mosse speciali o poteri uguali, i poteri costano 3 monete ciascuno, mentre le messe speciali variano da 1 a 3 monete. Discorso diverso vale per le armi: queste non vengono acquistate con le monete, ma i giocatori possono decidere come assegnarle, il manuale riporta alcune metodologie come l’asta o il draft, unico vincolo è che un giocatore non può possedere armi con lo stesso simbolo geometrico in alto a destra.

Ciò che facciamo in vita riecheggia nell’eternità

Come detto, il titolo è pensato per essere giocato a campagne, ovvero mantenendo il proprio gladiatore di partita in partita guadagnando punti esperienza (PE) ad ogni combattimento. In questo modo sarà possibile ottenere più monete dopo gli scontri per rendere il proprio gladiatore più forte. Alla fine di ogni partita, ogni 10 PV il gladiatore guadagna 1 PE e ogni 2 PE guadagna 1 moneta. Il giocatore che vince una partita guadagna 1 PE extra come bonus. Invece si perde 1 PE ogni -10 PV ottenuti. Infine, se un gladiatore viene ucciso ma ottiene un punteggio superiore a -4, si considera svenuto e potrà combattere nella partita successiva. Altrimenti si considera deceduto e non potrà più partecipare agli scontri.

NB: si, i titoli dei sotto paragrafi sono frasi tratte dal film Il Gladiatore, non potevo esimermi :-)

Conclusioni

Grafica e componentistica Buone la carte, fantastiche le miniature! Ma mi infastidisce il pensiero che dovrei utilizzare i cubetti presenti nella scatola per rappresentare gli animali nell’arena e la cosa non mi piace per niente, soprattutto dato il prezzo. L’autore, però, ha dichiarato che la motivazione è relativa al fatto che le regole per gli animali sono state inserite poco prima della pubblicazione del gioco e che non ha potuto inserire ulteriori componenti per motivi di tempo e costi. Gli appassionati e collezionisti possono comunque trovare delle miniature del lupo e del leone, in metallo, in vendita sul sito di Giochix (a 4,86€ l’una… si, sono un po’ costosette) e saranno disponibili anche alla PLAY.
Ambientazione Realizzata ottimamente e con interessanti dettagli storici (tipo le donne gladiatore, ecc.). Certo, è vero che non c’è una storia da seguire o un trafiletto da leggere ai giocatori per immedesimarli, ma il gioco si propone come un simulativo degli scontri in arena e funziona molto bene.
Manuale Caotico, prolisso e non facile da seguire. Giusto per fare un esempio riporta la spiegazione del movimento extra prima di spiegare l’azione movimento. La stessa spiegazione della meccanica di gioco delle carte azione mi ha ricordato gli astrusi teoremi che avevo davanti ad analisi matematica quando ero all’università. Avrete bisogno minimo di 2 letture, ma molto più probabilmente 3 o 4. Vi è anche un esempio a fine manuale che aiuta, ma non è esaustivo. La fortuna di chi si procura questo titolo adesso è che finalmente l’autore, dopo mesi, ha pubblicato la seconda parte del tutorial online su come giocare (la prima parte è in rete dal 2012, ma mostra praticamente solo i materiali e poca altra roba). La curva di apprendimento rimane comunque bella lunga e spesso vi capiterà di dimenticarvi qualcosa (a me capita ancora adesso che sono oltre le 5 partite, ma per fortuna, spesso, me ne accorgo in tempo).
Dipendenza dal caso e meccaniche Il caso è praticamente ridotto a 0, unico aspetto può essere l’assegnazione delle armi, se utilizzate un qualche criterio casuale, ma per il resto il gioco è completamente deterministico. Ok, si lanciano un sacco di dadi per gli animali, ma non vorrete mica pretendere di controllare pure il loro comportamento? Sarebbe irrealistico! Le meccaniche sono complesse, infatti è un titolo per giocatori esperti (hardcore come dice bgg), e le prime volte dimenticherete sempre una qualche regoletta da qualche parte (non vi dico come è stata la mia prima partita, praticamente ho giocato ad un altro titolo). Interessanti le meccaniche, la grande quantità di mosse unita alla possibilità di crearsi il proprio personaggio, vi mette a disposizione un ventaglio strategico praticamente illimitato. Inoltre, il titolo presenta un sacco di parametri personalizzabili e molteplici modalità di gioco (qualcuno ha pensato a Room 25!!!) che lo rendono un prodotto estremamente versatile. Poi gli elementi gdr implementati, creazione e sviluppo del personaggio, gli danno davvero un qualcosa in più. Molto bella l’idea di decrementare i punti vittoria per i comportamenti disonorevoli.
Interazione tra i giocatori Dipende dalla modalità, se giocate in cooperativo contro le bestie non sarà molto elevata e si ridurrà ad aiutare gli altri ad abbattere qualche bestione particolarmente grosso, come leoni e orsi. Giocando in modalità competitiva, a squadre, o 2 contro 1, tutte senza animali, avrete il massimo dell’interazione giocandovi carte contro a vicenda. Una ottima alternativa è la modalità Colosseo che alterna il malmenare gli animali con il malmenare gli avversari (giusto per non annoiarsi) mantenendo comunque un elevato livello di interazione.
Idea Di card driven ne ho visti molti, ma questo lo ritengo un titolo davvero originale, da che ho memoria almeno. Ogni carta ha un suo utilizzo e un suo perché, e tutte le situazioni sono state studiate e rappresentate il più vicino possibile alla realtà, forse anche troppo. Poi giochi sui gladiatori con elementi gdr non ne ho mai visti, di solito sono sempre fantasy.
Longevità Come detto, il gioco presenta un sacco di parametri personalizzabili, giusto per citarne alcuni: possibilità di variare le assegnazioni dei punti, possibilità di creare nuove bestie per l’arena, possibilità di dare degli handicap per rendere le partite più varie o aiutare giocatori meno esperti, ecc. Per non parlare poi delle svariate modalità di gioco: competitiva, Colosseo, individuale, a squadre, cooperativa contro le bestie, 2 contro 1. Insomma, c’è tutto quello che serve per mantenere elevato l’interesse verso il gioco con il passare del tempo. Ricordiamo poi che il titolo da il meglio di se in modalità campagna e creandosi il personaggio per poi svilupparlo.
Scalabilità Direttamente influenzata dalla modalità di gioco che si sceglie. In 2 l’ideale è la modalità cooperativa (anche se io ho sperimentato una modalità competitiva in cui si possono attaccare solo le bestie e non gli avversari e che sto cercando di aggiustare un po’). Certo, contro un solo avversario le modalità competitiva e Colosseo appariranno un po’ noiose e dovrete per forza optare per modalità che sacrificano l’interazione. Mentre in 4 non avrete problemi: la modalità Colosseo saprà soddisfare anche i palati più fini. In 3 consiglio il 2 contro 1 con gli animali. Riassumendo, c’è una modalità adatta a qualsiasi numero di giocatori.
Impressioni giocatori Ho fatto diverse partite facendolo provare a più tipologie di giocatori diversi. Allora, scordatevi i neofiti o gli occasionali: si stancheranno, non capiranno nulla e manderanno a ramengo la partita dopo il secondo turno. Questo gioco non fa assolutamente per loro. I giocatori abituali ho visto invece che rispondono abbastanza bene, manifestando l’intenzione di rigiocarci, ma dovrete faticare un po’ per far accettare possibili campagne (magari le prime fatele corte). L’ho provato pure in un gruppo di giocatori abituati ai gdr che sono rimasti amareggiati dal fatto che gli abbia fatto utilizzare i personaggi pre-generati (l’idea di farseli li aveva gasati un sacco, ma non avevo tempo di fare altrimenti) ma che lo hanno apprezzato nonostante molte difficoltà con le regole.
Giudizio personale Lo trovo un buon prodotto sebbene la storia della componentistica mancante, o addirittura da comprare separatamente, mi ha lasciato molto amaro in bocca. Troverete del materiale online a supportarvi: viedotutorial dell’autore, foglio excel per creare i personaggi e le schede giocatore per il personaggio bonus scaricabili (che ha solo motivazioni estetiche). Questo fatto è una cosa che apprezzo molto, soprattutto ora che viviamo in un mondo 2.0. Per il resto lo trovo un titolo strutturato, divertente, complesso e originale. Di solito le persone con cui gioco impazziscono per la parte di creazione del personaggio, stando a valutare tutte le possibilità, io invece sono molto più grossolano e non vedo l’ora di buttarmi nell’arena. La mia modalità preferita è quella Colosseo, che consiglio a tutti (devo anche provare una mia variante per far entrare le bestie dalle grate più piccole raffigurate intorno all’arena), in quanto la trovo la più varia, in termini di situazioni da gestire, e strategica. Inoltre, apprezzo molto le diverse possibilità di personalizzare il gioco che sfrutto spesso e volentieri. Nel complesso, quindi, mi è piaciuto.

Curiosità

Ecco cosa troverete online a supportare la vostra esperienza ludica:

Pro:

Contro:

Bellissime miniature in metallo. Mancanza delle miniature per gli animali, si dovrebbero utilizzare i cubetti (che però hanno altro scopo e sono solo in 2 colori mentre ci sono 4 tipologie di animali) oppure comprarle a parte.
Molteplici modalità di gioco e tanti parametri per variare le meccaniche. Un titolo versatile. Regolamento non lineare, poco chiaro e di difficile lettura.
Meccaniche originali che permettono un elevato ventaglio di possibilità strategiche. Difficilissimo da spiegare, per usare un eufemismo.
Esperienza di gioco appagante per giocatori “hardcore”. Assolutamente un gioco anti neofiti o giocatori occasionali.
Ambientazione storicamente precisa e sensata. Costosetto.
Elementi gdr ben amalgamati: possibilità di creare il proprio personaggio e di farlo sviluppare in una campagna. Molte regolette facili da dimenticare e che aumentano le possibilità di errori durante il gioco.
Buona scalabilità e longevità.
Completa eliminazione del fattore fortuna.

Canopus

Giocatore per passione, german di vocazione, non dico di odiare la presenza del caso nei giochi ma io e la dea bendata abbiamo rotto molto tempo fa e non siamo rimasti proprio in buoni rapporti. Divoratore di fumetti, anime, serie televisive, giochi e soprattutto buon cibo; appassionato di viaggi e buon cibo; ho una natura curiosa e sono fiero di essere un ossessivo compulsivo (ma pure un po’ convulsivo) per schematizzazioni e analisi, oltre che… un amante del buon cibo. Ok, mi piace il buon cibo! Scrivo prevalentemente recensioni e sono specialista delle moderne tecniche di management, come il pungolo elettrico, che utilizzo con i nauti. Gioco come non ci fosse un domani!

11 pensieri riguardo “Gladiatori – Recensione

  • 6 Marzo 2013 in 13:23
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    Ciao Davide,
    bella recensione! :-) Complimenti!

    Ti volevo “rispondere” a due cose:

    L’idea. Gladiatori è stato annunciato molto prima di Spartacus (BGG testimonia). Quando ho saputo di Spartacus ci sono rimasto male e ho pensato di aver fatto troppa pubblicità al gioco e che mi avessero copiato :( Ma alla fine non credo sia così.
    Spartacus e Gladiatori sono giochi lontani anni luce, come hai detto tu. Uno è un gestionale con un combattimento ridottissimo, l’altro un gioco di combattimento puro. Uno è relativamente facile e ha un target ampio, quasi da mass market visto il telefilm, l’altro solo per ultra-gamers.

    Le miniature degli animali. Le regole degli animali le ho aggiunte alla fine. Le usavo per giocarci da solo e testare il gioco, ma alla fine mi sono detto che erano molto divertenti e le ho aggiunte :-). Non era possibile aggiungere altri componenti per due motivi: il primo il tempo, ce ne era troppo poco! il secondo motivo è il costo. Il gioco è stato fatto in piccola tiratura ed è costato moltissimo, purtroppo: aggiungere qualcosa lo avrebbe reso proibitivo da fare e da comprare.
    Però alla fine penso sia stato meglio metterle che lasciarle fuori.

    Le miniature sono state annunciate poco fa per Play, come pezzi da collezione. Molto dopo Essen quindi. Non c’era l’intenzione infatti di fare il gioco “a pezzi” per venderli separatamente. Verranno prodotte poi sempre in metallo e in pochissime copie (anche qui il costo è proibitivo) principalmente come promo in Fiera, in sostituzione della promo della ragazza che ha avuto chi ha preso prima. Tra chi ha già il gioco credo che le prenderà solo il collezionista.

    PS. Mandami pure tutte le tue domande e dubbi: così li metto nelle FAQ. A proposito ci sono anche le FAQ online :-)

    • 6 Marzo 2013 in 16:26
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      Ciao Michele,
      grazie per i tuoi complimenti e grazie soprattutto per aver commentato il mio articolo: sono molto contento quando vedo che gli autori partecipano attivamente dicendo la loro opinione e integrando le informazioni da me riportate :-)
      Provvedo subito ad integrare la mia recensione inserendo anche un link alle Faq del gioco.
      Non ho mai pensato che il gioco di Spartacus potesse averti influenzato, non tanto per le date, non mi ero accorto che il tuo fosse precedente, ma perché sono veramente 2 giochi molto diversi sia per meccaniche che per pubblico di riferimento. Praticamente l’unica cosa che hanno in comune è l’ambientazione dell’arena. Però parlando dell’ambientazione “gladiatori dell’impero romano” non potevo non tirare fuori il telefilm ;-)
      Riguardo alle regole sugli animali hai fatto bene a metterle, come ho detto la modalità Colosseo è di gran lunga la mia preferita (se ci gioco in più di 2 giocatori). Ti ringrazio per la delucidazione relativa alla genesi del titolo e al perché non sono presenti componenti per indicare gli animali nel gioco. Provvederò a integrare queste informazioni nella mia recensione.
      Grazie ancora per il tuo intervento e a presto.

  • 15 Marzo 2013 in 18:24
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    Sarò un bel po’ OT, ma non vedo l’ora di leggere la recensione di CO2. Più ne leggo in giro e più mi viene voglia di leggerne qui un parere approfondito.

    • 15 Marzo 2013 in 21:13
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      Ovviamente il tuo articolo l’ho già letto, ma le recensioni di Canopus hanno un taglio ancora diverso, soprattutto dopo la prova su strada.

  • 16 Marzo 2013 in 10:23
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    Io sono invece sono curiosissimo di leggere qualcosa su KanBan (da buon ingegnere) :)

  • 17 Marzo 2013 in 07:32
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    Un altro concorrente scende nell’arena: si tratta di Arena Rex

    https://www.kickstarter.com/projects/1596689756/arena-rex-gladiator-combat-in-a-mythic-age-0?ref=category

    Come al solito belle miniature e nemmeno uno straccio di regolamento. Stanno curando il bilanciamento dei vari personaggi. In estate si va di playtest.
    Certo che fare il regolamento e pensare POI alla componentistica è davvero una cosa talmente stupida che viene in mente solo a me.
    Per fortuna che c’è Kickstarter grazie al quale possiamo partecipare al processo creativo facendo il playtesting comodamente seduti a casa nostra!

  • 29 Marzo 2013 in 12:04
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    Di giochi di gladiatori, o meglio di face-to-face combat ce ne sono ad iosa. Sia un’arena o uno Spazioporto il concetto non cambia.
    Ma solo uno è originalissimo… indovinate quale? ehhehehe

  • 29 Marzo 2013 in 12:05
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    dimenticavo: PLAY è alle porte e ci sarò a spiegare Gladiatori… i coraggiosi si facciano avanti!

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