Panic Mansion – Recensione

di Davide “Canopus” Tommasin

Titolo

Panic Mansion

Autore Asger Harding Granerud, Daniel Skjold Pedersen
Lingua versione provata Multilingua (Inglese, Francese, Tedesco, Italiano, Spagnolo, Portoghese, Olandese, Russo)
Editore versione provata Blue Orange
Altri editori
Numero giocatori 2 / 4
Durata partita 20 minuti
Anno pubblicazione 2017
Altri titoli
Meccaniche Gioco di abilità, filler
Dipendenza dalla lingua Nessun testo nel gioco
Prezzo indicativo (in data recensione) Circa 30€

Perché Panic Mansion mi ha colpito mentre camminavo per i corridoi dell’ultima edizione dello Spiel? Due principali motivi: il primo perché mi ricordava dei vecchi giochi che avevo da piccolo, in cui si faceva correre una pallina su un percorso senza farla cadere in dei buchi, e si sa che ai ricordi dell’infanzia non si può dir di no; la seconda è che non era necessario sedersi per provarlo, giri la scatola e puoi provare direttamente una demo… cosa che trovo davvero una grade idea di marketing! Ma di che si tratta? Il concetto è molto semplice: una scatola rettangolare senza coperchio come plancia per ogni giocatore, al cui interno ci sono 8 stanze quadrate collegate da porte, e lo scopo di spostare nelle varie stanze degli oggetti di diversa forma in base alle indicazioni di un mazzo di carte, il tutto inclinando la scatoletta. Da questa descrizione penserete che possa essere un titolo più adatto ad un pubblico di giovanissimi, in parte forse, ma vi dirò che ho visto 40’enni divertirsi come pazzi con tanto di dileggiamento verso gli avversari. Tra gli autori, Asger Harding Granerud è sicuramente noto per Flamme Rouge, ma in coppia con Daniel Skjold Pedersen ha realizzato 13 Days, 13 Minutes e, con Tascini, A Tale of Pirates. Mentre dell’editore, Blue Orange, direi che dopo Kingdomino non servono molte altre presentazioni. Ma ora vi do il ben venuto nella “dimora del panico”…

Ambientazione

Parto subito con una nota alquanto stonata relativa alla traduzione. Io ho tradotto Panic Mansion come “dimora del panico”, anche se dato il target del gioco sarebbe probabilmente più adatto il meno cupo “palazzo dello spasso”, ma non capisco come abbiano potuto i traduttori della Blue Orange tradurre mansion con fortezza, in tutto il manuale e sul retro della scatola. Non ha senso nemmeno al fine dell’ambientazione dato che si fa riferimento ad una casa. Infatti la nostra Panic Mansion è un maniero su cui grava una maledizione che consiste nel vedere strane sagome alle finestre e la casa stessa che dondola, praticamente rompe le scatole a tutto il vicinato. L’unica possibilità per riportare la quiete è darsi al feng shui e spostare alcuni oggetti in determinate stanze secondo degli schemi precisi. Indovinate a chi toccherà spostare i mobili?

Materiali

Parliamo per prima cosa della scatola, inutile al fine del gioco ma bellissima. La particolarità sta nel fatto che se si gira sul retro è presente una finestrella trasparente con cui è possibile provare una plancia spostando, inclinando la scatola, tra le stanze tre cubetti e un meeple. Una grande trovata pubblicitaria ma anche un modo trasparente per avere idea se il gioco fa per voi!

Plance giocatore

Panic Mansion - Plance

Sono 4, tridimensionali e rappresentano la vista dall’alto della casa. Praticamente delle scatole rettangolari aperte sul lato superiore e con le pareti laterali alte 3 centimetri che fanno da sponde. Ogni plancia è divisa in 8 stanze da dei separatori in cartoncino, che dovrete defustellare e montare, muniti di porte che connettono le stanze adiacenti. Ogni stanza è caratterizzata da un colore, utilizzato anche sulle pareti laterali, e un motivo geometrico per il pavimento. Sulle pareti delle stanze è raffigurato anche, al solo fine estetico, del mobilio.

Gli oggetti

Panic Mansion - Oggetti

Sono il cuore di Panic Mansion è servono per realizzare gli obiettivi spostando alcuni di questi elementi in una determinata stanza indicata dalle carte. Per ogni giocatore sono presenti:

–          3 forzieri del tesoro rappresentati da 3 cubetti dorati;

–          3 meeple, 2 bianchi con la sagoma da fantasma e uno marrone che dovrebbe essere un avventuriero ma sembra un pompiere;

–          2 palline bianche raffiguranti 2 occhi giganti;

–          2 ragni di gomma;

–          2 serpenti viola a forma zigzagante.

Le carte

Panic Mansion - Carte

Infine abbiamo 48 carte quadrate, purtroppo fuori formato (per quel che ne so, lato 5,6 centimetri). Ogni carta presenta sul dorso il colore e motivo geometrico di una stanza della casa, mentre sull’altro lato la raffigurazione di 2 o più oggetti. In ogni carta, per motivi legati all’ambientazione, è sempre raffigurato l’avventuriero.

Setup e regolamento

Panic Mansion - Prima modalità di giocoIl setup dipende dalla modalità di gioco, ne sono presenti due, ma in entrambi i casi oserei dire che è questione di 1 minuto. In entrambi i casi ogni giocatore prende la propria dotazione di oggetti, ma in una modalità si inseriscono nella plancia del giocatore solo 5 oggetti (un avventuriero, un fantasma e 3 forzieri), nell’altra tutti gli oggetti.

Il regolamento è scritto letteralmente su due facciate e si legge in un attimo. Le due modalità di gioco sono spiegate per punti in modo molto schematico. Spiegazione delle regole quasi istantanea.

Meccaniche

Panic Mansion offre due modalità di gioco. Una in cui il livello di difficoltà va in crescendo e un’altra in cui resta pressoché costante. Due sono le cose in comune tra le due modalità di gioco. La prima è la condizione di vittoria: vince chi per primo risolve 5 “enigmi” (intesi come situazioni indicate dalle carte) prendendo la carta stanza. Le seconda è il modo in cui si muovono gli oggetti all’interno della plancia oscillando il contenitore a destra/sinistra/avanti/indietro/diagonali comprese. A tale proposito, prima di spiegare le modalità di gioco, è utile capire come gli oggetti si comportano in modo diverso tra loro quando si inclina la plancia: avventuriero e fantasmi si muovono allo stesso modo; i serpenti (fastidiosissimi) tendono a tappare le porte o incastrarsi, mentre, al contrario, i forzieri passano più facilmente sotto le porte; analogamente gli occhi, che sono sferici, si spostano alla minima inclinazione, mentre i ragni di gomma presentano un attrito maggiore e si muovono più lentamente.

Panic Mansion - Seconda modalità di giocoNella prima modalità di gioco, quella a difficoltà crescente, si prevede che tutti i giocatori inizino la partita con lo stesso numero e tipo di elementi nella loro plancia: un avventuriero, un fantasma e 3 forzieri. Il mazzo delle carte stanza è tenuto con il lato degli oggetti scoperto. Ad ogni turno si scopre una carta e il primo giocatore che riesce a posizionare l’avventuriero e 3 forzieri nella stanza indicata vince il turno e acquisisce la carta. Per contro, il giocatore alla destra del vincitore del round sceglie un elemento di disturbo non ancora nella sua plancia e glielo butta dentro augurandoli le peggio manovre. In questo modo per il vincitore del turno le cose si fanno sempre più difficili man mano che vince turni.

Nella seconda modalità di gioco, a difficoltà costante, tutti i giocatori hanno dentro la loro plancia tutti gli elementi della loro dotazione: un avventuriero, 2 fantasmi, 2 occhi, 2 ragni, 2 serpenti e 3 forzieri. Il mazzo delle carte è piazzato con il lato delle stanze scoperto. Ad ogni turno si ruota la carta in cima al mazzo scoprendo la stanza sul dorso della carta successiva e gli oggetti da piazzarci dentro sul lato della carta appena scoperta, il primo giocatore che riesce a completare l’obiettivo vince il turno e acquisisce la carta. In questo modo la partita inizia subito con il livello di difficoltà massimo e così rimane fino alla fine.

Attenzione, in entrambe le modalità di gioco, se un giocatore afferma di aver risolto l’obiettivo ma si sbaglia subisce una penalità perdendo una carta, se ne ha… altrimenti può provare a sparare un po’ a caso.

Conclusioni

Grafica e componentistica

Ho parlato abbondantemente della scatola, elemento scenico che mi è piaciuto molto ma non rilevante per le meccaniche di gioco. Gli oggetti in legno e i ragni in gomma sono di ottima qualità, anche le carte, sebbene “fuori formato”, sono di buon spessore. Il problema a mio parere riguarda le plance giocatore: innanzi tutto i separatore per le stanze non si incastrano adeguatamente nelle “scatoline” lasciando degli spazi tra parete e pavimento, per cui, in certi casi, può passarci sotto un ragno di gomma. Però si può risolvere impugnando adeguatamente la plancia e tenendo con i pollici le pareti aderenti al pavimento. Altro problema è la scelta cromatica per le stanze, in certi casi (il blu con il violetto o il verde chiaro con il color paglia) i colori tendono a confondersi e il motivo geometrico non è di immediatissima individuazione. Credo possa essere ancora più complicato da giocare per daltonici. Interessante il fatto che Panic Mansion richieda pochissimo spazio per giocare, le plance si tengono in mano e sul tavolo si appoggiano solo le carte e qualche oggetto di gioco al limite.

Ambientazione Non accattivante e scritta chiaramente in modo scanzonato e per un pubblico relativamente giovane, prova a giustificare il più possibile le meccaniche e tutto sommato ci riesce. Aspetto molto carino, che ho apprezzato, è il fatto che secondo l’ambientazione siamo degli avventurieri che devono spostare degli oggetti in una data stanza per risolvere la maledizione che grava sulla casa, e infatti in ogni carta da risolvere è sempre presente tra gli oggetti l’avventuriero.
Regolamento Rapidissimo da leggere e comprendere. Ha però ben poche cose da spiegare.
Meccaniche e dipendenza dal caso Panic Mansion è un titolo decisamente lineare la cui unica meccanica è quella di inclinare la propria casa/plancia per spostare gli oggetti al suo interno guidati dalle indicazioni delle carte. Le due modalità di gioco offrono sfide leggermente diverse tra loro. La seconda modalità richiama anche una componente di colpo d’occhio e memoria: le carte arrivano a raffigurare ben 8 oggetti e disegnati di dimensioni diverse tra loro. La prima modalità invece ha un aspetto più strategico nel studiare che oggetto inserire nella casa del vincitore del turno, anche se di solito si finisce per buttargli un serpente. L’aspetto casuale è relativo al fatto che la posizione degli oggetti ad inizio di un turno possa avvantaggiare un giocatore in base al fatto che potrebbe trovarsi oggetti utili già nella stanza in cui devono essere posizionati. Ma come effetto casuale non pesa molto dato il tipo di gioco. Il regolamento consiglia che ogni giocatore “agiti” la plancia dell’avversario alla propria destra per garantire una disposizione casuale degli oggetti, io lo trovo scomodo e lascio che siano i giocatori stessi a “shakerare” la propria plancia. Un po’ antipatico il fatto che se un giocatore non ha ancora vinto nulla può effettivamente prestare una soglia di attenzione minore alla carta stanza, soprattutto nella seconda modalità di gioco, e provare a dichiarare di aver risolto la prova.
Interazione tra i giocatori È un gioco di velocità che consiste nel risolvere la carta prima degli avversari. Nessun tipo di interazione, al punto che secondo me si potrebbe giocare in solitario contro il tempo. Solo la prima modalità di gioco ha un qualche effetto interattivo nell’aggiungere ostacoli alla plancia del vincitore di turno. C’è però da dire che non si sente particolarmente la mancanza di interazione.
Longevità Decisamente ridotta, per quanto divertente all’inizio, dopo poche partite risulta noioso e dà l’impressione di fare sempre la stessa cosa.
Scalabilità Nessun problema di scalabilità. Il regolamento prevede anche una versione per due giocatori in cui, per aumentare il livello di sfida, nella seconda versione del gioco si devono piazzare nella stanza indicata gli oggetti non raffigurati nella carta. È una variante che a mio parere può essere tranquillamente utilizzata per un numero di giocatori maggiore. Essendo praticamente un solitario in linea teorica si potrebbe giocare tranquillamente in quanti giocatori si vuole, avendo a disposizione abbastanza materiali, anche se tutti dovrebbero essere in grado di vedere le carte al centro del tavolo. Da questo punto di vista è un peccato che il gioco si limiti a 4 giocatori invece di 6. Anche perché a mio parere Panic Mansion è decisamente più divertente all’aumentare del numero di giocatori, giusto per scherzare e prendersi in giro un po’.
Impressioni giocatori Panic Mansion può essere tranquillamente giocato da bambini di 6 anni, anche nella seconda modalità di gioco, magari eliminando le carte con 8 o 7 oggetti. Per un pubblico più “stagionato” il titolo si presenta sicuramente con un appeal diverso: più “demenziale” ed ironico, ma con un livello di sfida decisamente poco interessante (anche se non è semplice risolvere le carte) che stanca in fretta. Ciò non toglie che ho visto giocatori di tutte le età divertirsi a Panic Mansion, dato che comunque all’inizio il gioco è avvincente, ma per qualche partita solamente. Il gruppo di gioco è fondamentale, i giocatori non devono prendersi troppo sul serio e avere la giusta dose di ironia… e non essere troppo veementi se non volete vedere oggettini di legno in giro per la casa (vostra questa volta).

Giudizio personale

Siamo nel campo di quelli che potremmo definire riscoperte di meccaniche “antiche”, in cui si re-implementano, ovviamente in modo moderno e con maggiore completezza, meccaniche di giochi decisamente datati (molti di voi ricorderanno il labirinto con la pallina di cui parlavo nell’introduzione). La meccanica di Panic Mansion non è sicuramente originale, ma viene ristrutturata in un modo nuovo, con maggiori parametri di gioco ed implicazioni, al punto che sulla carta risulta molto interessante. Questo procedimento può sicuramente vantare delle ottime referenze (si pensi al domino con Kingdomino) ma in questo caso manca qualcosa. La sensazione di ripetibilità pesa e la componentistica particolare unità alla novità di avere delle plance da inclinare non compensa il problema. Forse Panic Mansion è più un gioco per bambini, o comunque giovani giocatori, ma abbastanza particolare per divertire saltuariamente anche gli adulti.

Panic Mansion - Vista dall'alto

Pro

Contro

Ottime carte e bellissimi materiali, molto accattivante il packaging.

Infelice scelta cromatica per le stanze, divisori delle pareti che non aderiscono perfettamente al pavimento della plancia.
Regole semplici, titolo adatto per neofiti o giocatori di giovane età. Scarsa longevità. Avvincente, ma solo per le prime partite.
Richiede poco spazio per giocare.

Peccato sia limitato a 4 giocatori. Poteva gestirne tranquillamente 6.

 

Canopus

Giocatore per passione, german di vocazione, non dico di odiare la presenza del caso nei giochi ma io e la dea bendata abbiamo rotto molto tempo fa e non siamo rimasti proprio in buoni rapporti. Divoratore di fumetti, anime, serie televisive, giochi e soprattutto buon cibo; appassionato di viaggi e buon cibo; ho una natura curiosa e sono fiero di essere un ossessivo compulsivo (ma pure un po’ convulsivo) per schematizzazioni e analisi, oltre che… un amante del buon cibo. Ok, mi piace il buon cibo! Scrivo prevalentemente recensioni e sono specialista delle moderne tecniche di management, come il pungolo elettrico, che utilizzo con i nauti. Gioco come non ci fosse un domani!

Un pensiero su “Panic Mansion – Recensione

  • 26 Gennaio 2018 in 14:41
    Permalink

    Ci abbiamo giocato un sacco durante le feste quest’anno! Anche i più musoni si son divertiti :-D

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