Project L / videotutorial – Il puzzle game astratto con i pezzi del Tetris / Guarda&Gioca #9

di Davide “Canopus” | Project L / videotutorial – Il puzzle game astratto con i pezzi del Tetris / Guarda&Gioca #9

Titolo Project L
Autore Michal Mikeš, Jan Soukal, Adam Spanel
Lingua versione provata Italiano, Spagnolo e Portoghese
Editore versione provata Asmodee
Altri editori Boardcubator, ADC Blackfire Entertainment, Crowd Games, Rebel
Numero giocatori 1 / 4
Durata partita 20 / 40 minuti
Anno pubblicazione 2021
Altri titoli Projekt L
Meccaniche Astratto, costruzione pattern, puzzle game
Dipendenza dalla lingua Nessun testo nel gioco (ad esclusione dell’aiuto al giocatore)
Prezzo indicativo (in data recensione) Tra 25 e 30 euro

Una scatola minimale: solo una grande L stampata sopra con uno sfondo nero e lucido come fossero riusciti a plastificare la notte. Oggi per Guarda&Gioca, il nostro format di video-spiegazione rapida senza sprechi di tempo e commenti dettagliati scritti, parliamo di Project L. Sarà un tutorial ben più lungo dei soliti 5 minuti, ma una ragione c’è. Se mi fossi limitato alla sola spiegazione del gioco sarei rimasto tranquillamente entro i termini di tempo che mi ero prefissato, ma ho voluto tentare di spiegare anche la “tremenda” modalità di gioco in solitario. Guardate per credere.

| Cos’è Project L?

Build pieces, develop an engine, perfect your strategy, and win the game!”

Costruisci pezzi, sviluppa un motore, perfezione la tua strategia e vinci la partita! Questo è scritto nella pagina di bgg del gioco, questo trovate nel regolamento, questo è quel che dovrete fare!

Semplice e coinciso quanto uno sfondo nero con una L sopra che è poi la scatola di Project L. Sembra una di quelle cose che potresti trovare esposte in un museo d’arte moderna e rimanere indeciso se è qualcosa di bello e affascinante e se tuo nipote di 3 anni poteva farlo meglio. Ma l’arte moderna è così…

Quindi Project L, un gioco minimal nella grafica, ma con una scatola zeppa di materiali, in particolare questi pezzi del Tetris in plastica e colori sgargianti che dovrete utilizzare proprio per fare quel che dice l’introduzione: completare i puzzle per guadagnare altri pezzi, realizzare un motore che vi permetta rapidamente di completare altri puzzle, seguire una strategia per ottimizzare le vostre mosse e vincere. Perché? Per come? Non è importante! Più astratto di così non credo sia possibile.

Ovviamente, i componenti del Tetris in questo gioco sono decontestualizzati in un certo senso: non cadranno in verticale dall’alto e voi non dovrete ruotarli e muoverli per incastrarli in righe e guadagnare punti. Quindi è un gioco che probabilmente ha preso ispirazione da un videogioco, ma che non riprende le meccaniche di questo, come facevano altri titoli tipo Fire!, Under Falling Skies o Level 9.

| Come funziona

Ecco il video delle regole:

Riassumendo:

  • Project L è un gioco a punti.
  • Lo scopo del gioco è utilizzare i pezzi del Tetris in vostro possesso per completare puzzle così da guadagnare i punti associati a quel puzzle e altri pezzi del Tetris per completare puzzle più complessi.
  • Al proprio turno ogni giocatore esegue fino a 3 azioni tra: prendere un puzzle per sé dalla riserva dei puzzle, massimo 4 puzzle davanti a sé in fase di completamento e rimpinguo immediato della riserva quando si prende; piazzare un pezzo dalla propria riserva su un puzzle davanti a sé; prendere un pezzo di livello 1; cambiare un proprio pezzo di un livello con un pezzo di un livello immediatamente superiore o inferiore o anche dello stesso livello ma di forma diversa; piazzare fino ad un proprio pezzo su tutti i puzzle in completamento davanti a sé, questa è detta azione maestra.
  • Tutte le azioni possono essere eseguite più volte durate il proprio turno, ad eccezione dell’azione maestra che si può eseguire una solta volta per turno.
  • Un puzzle è completato quando si sono coperti tutti gli spazi bianchi con pezzi del Tetris, in tal caso si riprendono i pezzi utilizzati, si guadagna il nuovo pezzo indicato sul puzzle e si archivia la tessera per il calcolo dei punti a fine partita.
  • La partita termina quando si esaurisce la pila dei puzzle con dorso nero. Si termina il round in corso, si esegue un ultimo round e si fanno i ritocchi: cioè si piazzano pezzi sui puzzle non completati davanti a sé per completarli.
  • Si guadagnano i punti indicati sui propri puzzle archiviati sottraendo un punto per ogni ritocco eseguito, cioè per ogni pezzo piazzato dopo la fine della partita.
Project L - Componenti Project L - Setup
Project L - Partita Project L - Dettaglio

| Impressioni

Certamente Project L è un prodotto ben confezionato. Della grafica minimal si può certamente dire di tutto, può piacere o non piacere, ma nel bene o nel male esercita sempre una certa attrattiva. Personalmente io lo trovo bellissimo. O pezzi del Tetris, che probabilmente non c’entrano nulla con il Tetris ma nella mia mente non è possibile rompere questa associazione, sono in plastica spessa e di colori sgargianti che risaltano tantissimo sullo sfondo nero delle tessere puzzle. Queste ultime poi sono dei quadrati di cartoncino molto spessi che presentano un incavo dove incastrare i pezzi. Poi ci sono tutti quei piccoli particolari molto curati dalla patinatura del regolamento alle L traslucide sul dorso delle tessere. Materiali extralusso che avevano suscitato in me il timore di un prezzo fuori di testa… invece è perfettamente in linea con titoli dello stesso genere ma con materiali più scarni.

Il regolamento è immediato, non che abbia molto da spiegare. La modalità in solitario è spiegata maluccio, ma perché è fatta lei maluccio a dirla tutta. Il manuale prevede anche un QR code che porta al sito dell’editore per scaricare delle varianti di gioco, ma al momento sono tutte solo in inglese.

Project L è un puzzle game di ottimizzazione sia spaziale che delle mosse. Questo è un parolone pomposo per dire che ogni tessera puzzle è una sorta di enigma in cui la soluzione è banale ma è necessario arrivarci nel minor numero di azioni possibili, appunto ottimizzando le mosse, quindi impiegando al meglio i pezzi in proprio possesso per riempire la sagoma, ottimizzazione spaziale.

Da questo punto di vista il gioco è estremamente dinamico e da una forte sensazione di crescita per il fatto che la vostra riserva di pezzi si arricchirà rapidamente di nuovi elementi. Credo che l’aspetto strategico fondamentale nella partita sia utilizzare al meglio l’azione maestra che vi consentirà di piazzare più di un pezzo con un’unica azione, ma è limitata ad una volta per turno.

Poi non so voi, ma per me incastrare sagomine (i pezzi del Tetris) in degli spazi per riempire delle forme ha sempre un effetto rilassante e soddisfacente, come mi prendessi cura di un giardino Zen. Questo anche se lo devo fare con la pressione del minor numero di azioni possibili. Ma adoro questa ottimizzazione degli spazi alla Seconda Chance.

Il problema, a mio parere, sta invece nel meccanismo con cui si prendono le tessere puzzle. Partiamo dal presupposto che ci sono due categorie di tessere puzzle, quelle con il dorso bianco che sono più semplici e quelle con il dorso nero che sono più impegnative. Ovviamente queste due categorie offrono ricompense diverse tra loro, ma anche all’interno di ogni categoria c’è molta eterogeneità, per esempio le tessere bianche possono dare da 0 a 2 punti con diverse tipologie di ricompense e difficoltà crescente nel risolverle. Quindi capita di frequente che non sia disponibile una tessera con un puzzle che vi interessa, magari rapido da completare o che fornisce un componente di livello alto, e accontentandovi di quel che offre il convento facciate comparire una tessera utilissima ad un vostro avversario (come capitava in Splendor per capirci). La fortuna si sente abbastanza.

A livello di interazione tra i giocatori Project L è molto solitario. Non si sente nemmeno molto il fatto che un giocatore possa rubarvi una tessera che vi serve, piuttosto è più facile “arrabbiarsi” per far comparire una tessera utile a qualcun altro… ma come offesa a voi stessi, dato che non è nemmeno facile capire chi è in testa durante la partita.

In una simile condizione di interazione non ha molto senso parlare di scalabilità, se non per la modalità in solitario che ho trovato semplicemente orribile. Si capisce subito che nella realizzazione dell’automa, l’avversario fittizio contro cui giocherete e che esegue azioni automatiche, gli autori si sono mossi mettendo delle toppe ai problemi piuttosto che guidati da un’idea precisa. Il risultato è un sistema macchinoso, inutilmente complesso, piatto e, a mio parere, pure poco testato. Uccide il divertimento.

Non ho avuto modo di provare le varianti disponibili online di Project L. Non perché siano solo in inglese o perché dovrei scaricarle da un sito, ma perché non ne sento molto il bisogno. Project L è già molto interessante così, con una variabilità dovuta al gran numero di tessere puzzle presenti, anche se le bianche sono sempre tutte in gioco. A mio parere è difficile che annoi.

 

Materiali extralusso e un prezzo assolutamente non eccessivo.

Pesca delle tessere puzzle molto fortunosa.

Puzzle game molto dinamico e con forte sensazione di crescita.

Gioco solitario, non ci si accorge nemmeno degli altri giocatori al tavolo.

Elevata longevità.

La modalità in solitario più complessa (relativamente al gioco) e brutta che abbia mai visto.

Canopus

Giocatore per passione, german di vocazione, non dico di odiare la presenza del caso nei giochi ma io e la dea bendata abbiamo rotto molto tempo fa e non siamo rimasti proprio in buoni rapporti. Divoratore di fumetti, anime, serie televisive, giochi e soprattutto buon cibo; appassionato di viaggi e buon cibo; ho una natura curiosa e sono fiero di essere un ossessivo compulsivo (ma pure un po’ convulsivo) per schematizzazioni e analisi, oltre che… un amante del buon cibo. Ok, mi piace il buon cibo! Scrivo prevalentemente recensioni e sono specialista delle moderne tecniche di management, come il pungolo elettrico, che utilizzo con i nauti. Gioco come non ci fosse un domani!

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