Aldebaran Duel – Colonizziamoli tutti questi pianeti – Guarda&Gioca #17
di Daniel “Renberche” | Aldebaran Duel / Guarda&Gioca #17
Titolo | Aldebaran Duel |
Autore | Vladimír Suchý |
Lingua versione provata | Inglese |
Editore versione provata | Dino Toys |
Altri editori | – |
Numero giocatori | 1-2 |
Durata partita | 60-90 minuti |
Anno pubblicazione | 2023 |
Altri titoli | – |
Meccaniche | Gestione carte, economico, gestione risorse |
Dipendenza dalla lingua | Nessuna |
Livello di difficoltà | Medio |
Prezzo indicativo (in data recensione) | ~40€ |
Gioconauta 2412 – Cleared to land, hold short of 23 – Essen Fair Airport
| Cos’è Aldebaran Duel?
Aldebaran Duel è un gioco competitivo per uno o due giocatori che andranno a esplorare nuovi mondi, creare industrie, coltivando la ricerca scientifica, il tutto pescando e giocando carte e facendo avanzare il progresso dei propri cubetti. Il nome deriva da una stella della costellazione del Toro, cosa che ho scoperto solo di recente.
Il gioco è uscito a Essen 2023, l‘autore è il noto Vladimír Suchý, l’edizione provata è della Dino Toys. Attualmente non c’è un’edizione italiana e non credo ne sia prevista una all’orizzonte.
| Come funziona
Ecco il video delle regole:
In sintesi:
- In Aldebaran Duel vince il giocatore che fa più punti vittoria dopo tre round di gioco.
- Alla base ci sono le carte, che rappresentano pianeti, fabbriche, astronavi.
- I giocatori nel turno hanno la possibilità di pescare carte da un set comune, sempre composto da sei carte, o di giocare carte dalla propria mano.
- Le carte possono essere giocate o utilizzate come risorse.
- Alla fine di ogni round c’è una valutazione dei livelli sulle scale militare, economico e diplomatico che potranno aumentare la forbice di punti tra i giocatori.
- La creazione di un motore di risorse è fondamentale nel gioco.
| Impressioni
La grafica delle carte è funzionale e le illustrazioni sono curate. Le plance e i vari token sono di buona qualità. Forse la scatola è un po’ troppo grande per essere un gioco di carte.
Per quanto si siano sforzati di rappresentare un’ambientazione spaziale, essa non è influente nel gioco e potrebbe benissimo essere sostituita con un’altra.
Il regolamento è scritto abbastanza bene, anche se alcuni punti possono dare adito a dei dubbi. Purtroppo sembra manchi una regola che è presente solo nel video tutorial ufficiale, come riportato nel video sopra.
Il gioco non presenta particolari innovazioni dal punto di vista delle meccaniche, l’elemento più rilevante che ho notato è che la coperta è molto corta e che servono un po’ di partite per ingranare.
Un’impressione avuta è che sia fondamentale non cercare di fare un po’ tutto ma specializzarsi in aree specifiche per le risorse e cercare di ottimizzare al massimo la gestione dei pianeti. Sono questi uno degli elementi più importanti, visto che sono un grossa fonte di punti.
Decisamente importante è salire sulle scale del militare, dell’economia e della diplomazia, perché possono dare un grosso vantaggio a discapito dell’avversario.
I turni sono abbastanza lineari, spesso ci si ritroverà a pescare carte su carte, per poi giocarne una sola e questo è un aspetto che può risultare un po’ frustrante se non si ha adeguatamente creato un motore di gioco per giocare carte sempre più potenti e costose, infatti da un mazzo all’altro il costo salirà progressivamente.
Totalmente indiretta, vi è nel pescare carte magari utili all’avversario e soprattutto nel confronto nei vari tracciati, sia durante la partita che nel conteggio finale. Quindi non sarà necessario tanto vedere cosa sta facendo l’altro giocatore ma tenere sempre d’occhio dove i suoi cubetti stanno avanzando.
Direi abbastanza buona, è vero che le carte sono sempre le stesse ma le combinazioni possibili e le diverse strategie garantiscono un buona longevità. I diversi obiettivi che si saranno di volta in volta garantiranno un approccio diverso alla partita.
Ottimo sia in due giocatori che nella versione in solitario.
Conclusioni
Dopo la prova a Essen questo Aldebaran Duel mi aveva incuriosito, tanto da decidere di procedere con l’acquisto e alla fine non mi sono pentito della scelta fatta. Il gioco mi è parso spiazzante alle prime partite, dove non si riusciva a fare nulla, ma poi giocandolo sono un po’ entrato nei meccanismi e ogni partita è una sfida per fare sempre di meglio.
Le strategie possibili sono diverse, le tessere Scienza danno dei piccoli vantaggi che però possono risultare decisivi, l’aspetto set-collection può essere fonte di tanti punti ma l’elemento chiave sono i pianeti, senza dei quali si rimane molto indietro.
Non pensate che sia un gioco dove riuscite a fare tutto, anzi potrà risultare frustrante in certi momenti il trovarsi in situazioni al limite dello stallo.
Sfida appagante | Coperta molto corta |
Interazione indiretta impattante | Interazione indiretta impattante |
Solitario semplice ma funzionale | |
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